mercoledì 24 dicembre 2014

“Il bell’Antonio” di Brancati al Teatro Stabile di Catania

Nel 1949 Vitaliano Brancati, uno degli scrittori più originali e interessanti del Novecento, pubblica il romanzo “Il bell’Antonio”. Ed è proprio questa splendida opera che ieri sera è andata in scena al Teatro Stabile “Giovanni Verga” di Catania, con la regia di Giancarlo Sepe su una riduzione curata dalla figlia dello stesso scrittore, Antonia Brancati, e Simona Celi. La storia è ambientata a Catania negli anni Trenta, in piena epoca fascista. La scenografia della rappresentazione teatrale è scarna ma essenziale. Una colonna grigia domina l’intera scena. Il suo richiamo fallocentrico compensa ed evoca la mancanza, soprattutto nella prima parte, di “quella cosa” di cui tutti parlano ma che non si può esplicitare se non grazie ad allusioni colorite. Antonio Magnano (Luchino Giordana) è spaesato, infastidito da una fama di sciupafemmine che ha alimentato per fugare i dubbi sulla sua vera condizione. Il personaggio costruito dal sentire popolare lo ha reso "famoso" e schiavo di se stesso, ma a quale prezzo? Inviso dal parroco e da molti mariti, agognato dalle donne di qualunque ceto sociale Antonio arriva a detestarsi, a sperare di poter mutare la propria impotenza fisiologica sposandosi con la bella Barbara Puglisi, ma tutto peggiora e svela pubblicamente il suo segreto. Il padre di Antonio, Alfio Magnano (Andrea Giordana), si fregia continuamente delle prodezze sessuali del figlio, però arriva perfino a disconoscerlo quando si rende conto che Antonio non ha consumato il matrimonio ed è destinato ad essere oggetto di maldicenze. Alfio è un esemplare di quel “gallismo” che Brancati prese spesso di mira nelle sue opere. Con Antonio vive un rapporto conflittuale e sarà proprio lui a riscattare l'onore del figlio andando con una prostituta di un bordello, e lì morirà a causa di un bombardamento aereo. Il bell'Antonio riesce a trovare conforto solamente nelle parole dello zio Ermengildo (Giancarlo Zanetti), fine intellettuale e l’unico in grado di capirlo e consigliarlo.

Ogni scena è segnata da un drappo che insegue i personaggi e spazza via le ore e i giorni. La bravura di Andrea Giordana impreziosisce l’intera rappresentazione e non stona accanto ad un cast affiatato e in sintonia. In definitiva uno spettacolo da vedere assolutamente soprattutto in un momento storico in cui il gallismo sembra proprio ritornare di moda sotto mentite spoglie.

Cristian Porcino


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lunedì 22 dicembre 2014

"Un'altra vita"... per un natale diverso

“Diverso”. Aggettivo forse abusato, come sempre accade quando un argomento diventa di pubblico dominio. Ma regalatevi "Un'altra vita", breve ed emozionante romanzo di Cristian Porcino, e vi accorgerete che l'appellativo ci sta tutto. Cristian narra una storia autentica, semplice e al tempo stesso spiazzante. Oggi si sente tanto parlare di omosessualità, ma siamo davvero preparati ad accettare un figlio/a, fratello, amico gay o lesbica, soprattutto se abbiamo ricevuto un'educazione rigidamente religiosa? E noi, siamo in grado di accettarci, superando l'omofobia interiorizzata? È quanto accade a Shlomo, giovane ebreo ortodosso newyorchese, educato - programmato? - a perpetuare la tradizione paterna, a diventare un rabbino, sposare una donna adatta a lui, proliferare e mantenere una diversità che però, a differenza di quella che gli piove addosso, ha tutti i tratti d'una superba separazione dal resto della compagine umana. Scoprendosi omosessuale, Shlomo invece si trasforma in un diverso aperto al mondo, alle sue suggestioni, culture, credi. Rinasce e si ricrea, senza alcuna certezza preconfezionata, ma con l'unica, paradossale convinzione del dubbio come unica verità della vita. Un romanzo che pone domande più che fornire risposte: ed è questo il suo grande pregio. Siamo pronti a raccoglierne la sfida?
Franco Ferrari
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giovedì 18 dicembre 2014

“Come conquistare il mondo con una buatta” di Antonio G. D’Errico e Tony Cercola

(“Come conquistare il mondo con una buatta” di Antonio G. D’Errico e Tony Cercola, Edizioni Anordest, pp. 221, € 10,90).

Tony Cercola, musicista e percussionista di spessore, si racconta ad Antonio G. D’Errico con umiltà e sincerità. Attraverso il ricordo delle prestigiose collaborazioni con Pino Daniele, Edoardo Bennato, Brian Ferry, Tullio De Piscopo e persino Bob Dylan (e molte altre), il lettore si lascia coinvolgere nella vita di un uomo che ha scelto la musica per raccontare il suo mondo interiore. Le sue sonorità racchiudono l’essenza del Vesuvio, ma si aprono ad altre culture e contaminazioni etniche riconosciute anche a livello internazionale. Come scrive Antonio Pascotto: “La sua è una carriera lunga, segnata dalla passione per la musica e per il rapporto con la gente, con il prossimo”. Alla fine del testo si trovano le testimonianze di amici e colleghi come: Gigi D’Alessio, Eduardo De Crescenzo, Enzo Decaro, Pupi Avati etc. In definitiva un libro assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

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martedì 16 dicembre 2014

Riflettori su Renato Zero

"Chiedi di lui" - viaggio nell'universo musicale di Renato Zero - è un piccolo miracolo e un grande libro. Piccolo perché non è facile ottenere lusinghieri risultati di vendite per due autori poco conosciuti e non supportati da adeguato battage pubblicitario. Ma è accaduto. E, a distanza di quasi un anno, l'opera continua a destare interesse e curiosità. Grande perché "Chiedi di lui" affascina per la scrittura vivace, la completezza delle informazioni, l'originalità della narrazione. Il testo è suddiviso in tre parti: nella prima, affidata a Daniela Tuscano, si percorre la prima fase della carriera di Zero; Cristian Porcino si dedica ai suoi anni più recenti; nella terza si trova una nutrita raccolta di testimonianze di "sorcini" di ogni età e non manca nemmeno una inedita galleria fotografica.
Attraverso i brani del cantautore scorrono, come in un film, oltre quarant'anni di vita italiana (e non solo), quarant'anni in cui è cambiato tutto, stravolte convinzioni, ribaltato valori, sovvertito - e ricomposto - rapporti interpersonali. E molto di più.


- E oggi, che cosa resta di tutte quelle strade, di quei tentativi, di quell'allegria, anche? Quanto è davvero mutato e quante sfide restano ancora aperte?

DANIELA: «Esistono periodi storici irripetibili e l'ultimo scorcio del '70 fu uno di questi. Anni tragici per molti, anni tossici, malati, del declino dell'innocenza (e l'assassinio di Pasolini segna, in tal senso, uno spartiacque); e, nel frattempo, di grande sperimentalismo, nell'arte e soprattutto nel costume. Quindi anni anche colorati, provocatori. Un abbozzo di rivoluzione. Dove un personaggio come Renato Zero s'impose come sfavillante meteora. Declinò in un lessico italiano le suggestioni di Marc Bolan, David Bowie, Mick Jagger ecc. Non se ne accorsero in tanti».

- Eppure, voi raccontate che molti insospettabili intellettuali seguono, o hanno seguito Renato Zero. Anche amanti della musica "seria". Come si spiega?

CRISTIAN: «Nel melodramma delle opere liriche dei nostri più grandi compositori è racchiusa una tragicità del tutto connaturale alla vita. In questo Zero si avvicina a quel mondo e ben lo rappresenta. Nella sua intera produzione sono presenti elementi scenografici (e non solo) del mondo del teatro, incluso quello lirico. Il grande Luciano Pavarotti stimava Zero e anche Katia Ricciarelli; perfino il maestro Riccardo Muti ha espresso grande interesse e ammirazione nei confronti delle canzoni del cantautore romano. Il musicista Daniel Barenboim ha detto in un’intervista: “Purtroppo negli ultimi tempi troppe persone vivono senza mai nessun contatto con essa. La musica è finita in una torre d'avorio, puro piacere estetico per pochi eletti. Invece dovrebbe essere prima di tutto educazione alla vita. Se impari a "pensare la musica" capisci tutto: che il tempo può essere oggettivo e soggettivo, la relazione tra passione e disciplina, la necessità di aprirsi agli altri... Se suoni il violino e non ascolti allo stesso tempo il clarinetto non si può far musica”. Per parafrasare il titolo di un libro di Barenboim, “La musica è un tutto”!»

- Non va comunque dimenticato che Zero non è stato solo melodia, ma anche ritmo e rock - aggiunge Daniela. - Io lo conobbi così e per me quell'immediatezza secca ed esplicita è un tesoro da ritrovare assolutamente.

- Mi sorprende l'aggettivo "esplicito" per Renato Zero. Io avrei usato "elusivo/allusivo", ma confesso di non averlo conosciuto agli inizi. Invece, leggendo il libro...

DANIELA: «...ci si rende conto che era proprio così. Si potrebbe aggiungere "spontaneo" che, del resto, non significa improvvisato. Renato era un talento naturale, diciamo pure selvaggio, non un'operazione studiata a tavolino né il frutto di un'elaborazione intellettuale. A differenza di altri cantautori il suo messaggio - non solo le canzoni, ma l'aspetto, il personaggio, la sua stessa vita - giungeva diretto, senza intermediari. Era unico, perfino solo. Ma in ciò risiedeva la sua forza. Oggi taluni scrivono di percezioni, di fraintendimenti, quasi il Nostro intendesse comunicare qualcosa di diverso da ciò che in realtà era. Si propongono interpretazioni capziose di certi suoi brani, si tende a rendere episodico quanto invece costituiva il nerbo della sua intera poetica, si accantonano testimonianze per sottolinearne solo altre. No, se Renato si fosse limitato a dipingere, in maniera magari impeccabile ma distaccata - o, peggio, metaforica -, un mondo che non gli apparteneva non sarebbe entrato nel cuore di tanta gente. Del resto lui stesso non mancava mai di sottolinearlo, ben consapevole che in quello, non nell'essere un semplice esecutore o "traduttore" d'emozioni altrui, risiedeva la sua originalità».

- Naturalmente - incalza Cristian - l'ascoltatore recepisce messaggi che poi rimodula e adatta alla propria vita in base alle esigenze personali. Non si può continuare sulla falsariga d'un repertorio già sentito. Vivere significa anche cambiare idea.


- Cristian, per ragioni anagrafiche ti sei avvicinato a Zero dalla seconda parte della sua carriera. Che cos'hai trovato di stimolante in lui negli ultimi tempi?

CRISTIAN: «Vivevo quel determinato periodo storico e non potevo entusiasmarmi a qualcosa che non conoscevo. Su di me la sua musica ha esercitato una certa influenza soprattutto con i suoi album del passato. Grazie a questi ultimi ho compreso lo Zero che ascoltavo in quel preciso momento. In ogni periodo artistico esiste una certa continuità e dovevo risalire alla fonte di questa sorgente creativa. Ovviamente lo credevo sincero nei suoi messaggi altrimenti non mi sarei mai lasciato trasportare da qualcuno che millantava esperienze ed emozioni mai provate. Ogni artista quando ascolta la propria anima elabora contenuti onirici e immaginifici che provengono da una dimensione esistenziale non definibile. In quel momento il suo Io interiore è nudo e non può fingere. Poi ovviamente torna in sé e magari fatica a comprendere ciò che ha scritto in quel preciso istante. Il processo creativo di un artista è qualcosa che ci avvicina alla nostra origine primigenia, quando eravamo tutt’altro da ciò che siamo oggi».

- Un discorso di coerenza?

CRISTIAN: «La coerenza è d’obbligo per un essere umano adulto, e a maggior ragione per un artista. Solo l’artista, però, è in grado di sapere se ha rispettato la sua voce interiore. Naturalmente, come ho detto, si può cambiare opinione. L’unica cosa che può stonare in tutto il contesto è negare o prendere di fatto le distanze da un passato storico che, nel bene o nel male, ci ha fatto diventare ciò che siamo. Diceva Lao Tzu: “La correzione si converte in falsità”. Diciamo che un artista deve utilizzare più riflessione critica verso se stesso anziché autocelebrazione».

- Avete menzionato Pasolini. E nel libro descrivete Zero come un "pasoliniano inconsapevole"...

DANIELA: «Pasolini è uno dei massimi poeti del Novecento, Renato Zero un cantante pop. Si potrebbe finire qui. Ma c'è quell'aggettivo, inconsapevole, appunto. È sempre il discorso della spontaneità: Zero nella primissima parte della sua vicenda artistica e umana somigliava a un protagonista dei romanzi romani del poeta. In seguito no, negli ultimi anni ne ha anche preso le distanze. Senza volerlo ha però dato voce e a suo modo amplificato, a livello di fruizione popolare, quei marginali tratteggiati da Pier Paolo. La tanto bistrattata "canzonetta", in fondo, serve anche a questo. Ho saputo di gente che si è avvicinata a Pasolini dopo aver ascoltato alcuni vecchi brani di Zero».

CRISTIAN: «Non credo che nei primi anni della sua vita artistica Zero si sia soffermato più di tanto a studiare dettagliatamente l’opera di Pier Paolo. Era totalmente preso dalla sua carriera e dall’inseguire quella voglia di riscatto che albergava in lui. A Pasolini lo legava un certo modo di vivere la periferia e l’esistenza dei più ultimi, ma i due hanno effettuato un percorso esistenziale e artistico ben diverso. Quello di Pasolini estremo e fatale, quello di Zero audace in un primo momento e più rasserenante nella seconda parte della sua carriera».

- Daniela, la tua narrazione si ferma al 1991 anche se apri significativi spiragli sulle decadi successive. Qual è il periodo secondo te più fecondo del Renato maturo?

DANIELA: «L'ho scritto: la seconda metà degli anni Ottanta, cioè quel lasso di tempo oscuro - dal punto di vista delle vendite - non ancora sufficientemente valorizzato e l'intero decennio dei Novanta. Veramente, adesso considero quelle sonorità un po' datate ma all'epoca le trovai interessanti, forse un tantino manieristiche, ma Renato è anche bel canto, più vicino a Claudio Villa che a Modugno. Fra gli album del periodo Duemila ho apprezzato in particolare "Cattura" e le prove dal vivo».

- A breve si inaugurerà "Zero", una mostra multimediale sull'arte di Renato...

DANIELA: «Ovviamente non ne so molto, anzi, come tutti, quasi nulla! Renato, così italiano, ancora una volta sembra ripercorrere le strade dei colleghi d'oltremanica, Beatles e David Bowie. Sarà l'occasione per avvicinare alla poetica di Zero un pubblico più ampio e vario rispetto ai fans abituali? È presto per dirlo. Alcuni suoi pezzi compaiono in alcune antologie scolastiche. Forse ancora poche. Non è necessario un riconoscimento dall'Accademia dei Lincei per i cantautori, come pure qualcuno pretende. I cantautori non sono poeti. Ma un loro spazio nell'immaginario e, perché no, nella creazione d'un nuovo linguaggio popolare probabilmente lo meritano».

CRISTIAN: «Concordo con Daniela. Si sa molto poco di questo evento, e quindi non posso esprimermi in tal senso. Nondimeno una carriera non è fatta esclusivamente di momenti visibili da accumulare ed esporre in vetrina. Il visibile non corrisponde certamente al vissuto dell’artista e a quello dei suoi ammiratori. Si corre il pericolo di focalizzarsi e cristallizzarsi in una dimensione nostalgica che produce solamente una vuota deferenza al passato che si è vissuto con estrema intensità. Mi rammarica tuttavia che prima dell’uscita del libro e inizialmente, quando nel 2008 pubblicai il testo “I cantautori e la filosofia da Battiato a Zero”, nessuno scorgeva nella sua opera appigli culturali. Adesso, invece, è iniziata una caccia al tesoro, con tanto di concorsi letterari creati per decifrare questo artista un tempo fin troppo snobbato e adesso giustamente osannato. Mi fa piacere per lui, ma occorre ricordare che in tempi non sospetti ci eravamo già interessati all’aspetto culturale della sua arte e, ahimé, non siamo stati presi granché in considerazione. Meglio tardi che mai!»

Emilio Bacchetta (Color Porpora, dicembre 2014)

giovedì 11 dicembre 2014

Rassegna stampa romanzo “Un’altra vita” di Cristian Porcino



1) «Un’altra vita” Lulu Edition, pp. 124, è un bel romanzo di Cristian Porcino che tratta un tema importante per il nostro vivere sociale, quello della diversità. Lo fa con una scrittura sciolta e accattivante come è solito l’autore. (…) Un testo adatto anche ai ragazzi per far loro comprendere come la difficoltà di essere diversi nasca soprattutto da uno stato mentale inculcato dall’ educazione e dal retaggio» Maria Giovanna Farina (filosofa e scrittrice - "L'Accento di Socrate").

2) «Come prima cosa volevo complimentarmi con te per avermi regalato delle emozioni vere, sincere. Anche se non ci conosciamo posso assicurarti che difficilmente mi lascio contagiare e trasportare da un libro. Ho trovato il tuo romanzo davvero entusiasmante e coinvolgente sin dall’ inizio. Il protagonista di “Un’Altra vita” con il suo tipico atteggiamento da rivoluzionario silenzioso mi ha ricordato Holden Caulfield del capolavoro di Salinger. Grazie ancora per aver dato vita a Shlomo» Marco 57 (lettore).

3) «Cristian Porcino, filosofo e critico letterario, si cimenta col romanzo. Shlomo, protagonista di "Un'altra vita" (sempre per Lulu ma disponibile anche su Amazon), potrebbe rischiare la follia o, per reazione, trasformarsi in un violento fondamentalista. Il suo spirito, però, ha conservato un nucleo di spontaneità che lo previene da questi pericoli. E il suo carattere dolce non lo rende remissivo, ma curioso di esplorare se stesso e il mondo che lo circonda» Franco Vivaldi (giornalista).

4) «Potremmo invece, considerare “Un’altra vita” come un romanzo di formazione sentimentale, secondo la tradizione settecentesca inventata da Goethe e continuata da Sthendal e da Flaubert fino alla sua ultima ed eccentrica ripresa, quel geniale “Seminario sulla gioventù” di Busi che Porcino conosce perfettamente» Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese (scrittori).

5) «Leggendo il primo romanzo di Cristian Porcino “Un’altra vita” ci si imbatte in una lettura piacevole, scorrevole ed entusiasmante. L’autore è una continua scoperta e in questo romanzo affronta con delicatezza e positività il tema della sessualità, dell’omofobia e della rinascita affettiva» Viviana Cosentino (giornalista).

6) «Il nuovo libro di Cristian Porcino “Un’altra vita” raccontala vita di Shlomo, un giovane ebreo ortodosso che dovrà fare i conti con la mentalità chiusa e bigotta dei propri genitori e della comunità in cui risiede (…) Porcino smaschera il voyerismo di facciata che sembra tanto arrovellare i perbenisti dell’ultima ora. (…) La narrazione prosegue con tanti episodi suggestivi e densi di liricità in una cornice scenografica accattivante come quella di New York City» Veronica Di Stefano (giornalista).

7) «Il romanzo si sviluppa con molto garbo, mettendo in evidenza l'ottima preparazione culturale dell'autore che accompagna i due protagonisti con occhio benevolo e cosciente della"svolta" che il mondo contemporaneo ha impresso alla vita di tutti gli omosessuali» Salvatore Scalisi (scrittore).

8) «“Diverso”. Aggettivo forse abusato, come sempre accade quando un argomento diventa di pubblico dominio. Ma regalatevi "Un'altra vita", breve ed emozionante romanzo di Cristian Porcino, e vi accorgerete che l'appellativo ci sta tutto. Cristian narra una storia autentica, semplice e al tempo stesso spiazzante. Oggi si sente tanto parlare di omosessualità, ma siamo davvero preparati ad accettare un figlio/a, fratello, amico gay o lesbica, soprattutto se abbiamo ricevuto un'educazione rigidamente religiosa? E noi, siamo in grado di accettarci, superando l'omofobia interiorizzata? È quanto accade a Shlomo, giovane ebreo ortodosso newyorchese, educato - programmato? - a perpetuare la tradizione paterna, a diventare un rabbino, sposare una donna adatta a lui, proliferare e mantenere una diversità che però, a differenza di quella che gli piove addosso, ha tutti i tratti d'una superba separazione dal resto della compagine umana. Scoprendosi omosessuale, Shlomo invece si trasforma in un diverso aperto al mondo, alle sue suggestioni, culture, credi. Rinasce e si ricrea, senza alcuna certezza preconfezionata, ma con l'unica, paradossale convinzione del dubbio come unica verità della vita. Un romanzo che pone domande più che fornire risposte: ed è questo il suo grande pregio. Siamo pronti a raccoglierne la sfida?» Franco Ferrari (lettore), dicembre 2014

9) «Un tema attuale e spiazzante come quello dell’omofobia dall’aspetto pregiudiziale per il culto religioso, romanzato e narrato con un racconto che ti coinvolge fino alla fine, “Un’altra vita”, scritto da Cristian Porcino, come avere una seconda pelle addosso all’insaputa da chi ti ha messo alla vita. Shlomo è il protagonista di questa storia ingarbugliata, un giovane ebreo ortodosso che vive nell’America bigotta dei giorni nostri la propria diversità, alla ricerca di un mondo tutto nuovo ancora da esplorare, lontano dalla cultura con cui è stato svezzato. Lui non è un cristiano, appartiene a quel popolo eletto da Dio. L’autore vuole calcare l’aspetto tradizionalista, quasi comandato dal tuo credo religioso, dell’amore tra un uomo e una donna come principio fondamentale del bene di vivere, mettendo in primo piano l’altra realtà dell’amore, quello a senso unico con persone dello stesso sesso. Shlomo all’età di 21 anni viene cacciato da casa perché confesserà quali sono le sue vere passioni, vivere accanto a un uomo e confrontarsi con il mondo esterno rompendo gli schemi imposti dalla società in cui vive. “Cittadino del nuovo millennio Shlomo non capiva perché amare una persona poteva essere considerato peccato. Voltaire: “I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d’occhio”. Sfruttato l’altro al fine di compiacere se stesso. Non esiste una cultura gay così come non esiste una cultura etero”. Porcino non usa fronzoli o giochi di parole per mettere a nudo un problema che causa suicidi in tutto il mondo, perché la diversità è considerata come la malattia del secolo, quasi fosse la peste da evitare. Shlomo nella Grande Mela riscopre se stesso rivalutando le sue vere passioni e ridando sfogo al suo essere interiore per anni ghettizzato dall’immagine di un rabbino, Yona, questo è il suo nome, a capo di una congregazione religiosa che scruta la tua vita, e di un padre e una madre legati da un matrimonio forzato celebrato senza la propria volontà, come quello programmato e mai accaduto, tra Shlomo e Routh. Il romanzo come sempre è scritto bene e non lasciando nulla al caso.» Antonio Agosta (giornalista), pubblicato su "Generazione web", ottobre 2015.

(Il libro è in vendita su www.amazon.it e su www.lulu.com. Cliccate a destra nell’area corrispondente alla cover del libro e sarete indirizzati al link per l’acquisto).

lunedì 8 dicembre 2014

“Passeggiate d’autore” di Giuliano Capecelatro

(“Passeggiate d’autore” di Giuliano Capecelatro, Iacobelli Editore, pp. 234, € 15,00). Il libro di Capecelatro ci porta alla scoperta di Roma attraverso 56 personaggi che hanno trascorso una vita intera o soltanto poco tempo nella città eterna. Troviamo, ad esempio, Caravaggio, Cagliostro, Beatrice Cenci, Giordano Bruno, Pasolini fino ad arrivare ai Beatles. Come ricorda l’autore nella sua introduzione: “Va da sé che non basterebbe un volume grosso quanto l’elenco telefonico per dare conto di tutti i personaggi celebri che, in vario modo, hanno usufruito dell’ospitalità di Roma. Una selezione si impone; se alcuni passaggi sono pressoché obbligati, un margine di arbitrarietà è inevitabile”. In definitiva un testo che riesce a documentare e raccontare gli aneddoti nascosti in ogni angolo della città. Da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 1 dicembre 2014

“I grandi maestri del pensiero laico” di AA.VV

(“I grandi maestri del pensiero laico” di AA.VV, Claudiana, pp. 238, € 25,00). Il presente volume raccoglie diversi saggi scritti da personalità autorevoli quali Giulio Giorello, Pietro Rossi, Piero Calamandrei ecc., e tutti incentrati sul tema della laicità. Il tema del pluralismo religioso nei secoli può essere rintracciato nell’opera filosofica di Spinoza, Kant, Locke, Mill e molti altri. Come ricorda nell’introduzione Massimo L. Salvatori intento del testo è proprio quello: “Di offrire un contributo, uno stimolo all’impegno civile e politico di tutti i laici consapevoli delle minacce che a livello mondiale gravano sulla libertà di cui la laicità costituisce un pilastro senza il quale la libertà, le singole libertà che ne conseguono e la democrazia non possono esistere”. In definitiva un libro utile per combattere ogni forma d’intolleranza religiosa. Da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

giovedì 6 novembre 2014

“Breve storia della letteratura a fumetti” di Daniele Barbieri

(“Breve storia della letteratura a fumetti” di Daniele Barbieri, Carocci Editore, pp. 199, € 16,00). Spesso quando si parla di fumetto si tende a ridimensionare l’enorme impatto che suscitò agli esordi, e soprattutto la funzione di alfabetizzazione che riuscì a compiere. Barbieri ripercorre in modo sintetico la storia del fumetto e lo fa analizzando il contesto socio politico e la struttura narrativa e stilistica di questa letteratura per immagini. Impossibile dimenticare le avvincenti storie create da artisti come: Raymond, Foster, Gould, Disney e Gottfredson, Lee e Kirby, Segar, Hergé, Schulz, Goscinny e Uderzo, Peyo, Morris, Go Nagai e i nostri Tofano, Jacovitti, Sclavi, Bonelli, Crepax, Pratt e tanti altri ancora. I loro personaggi sono entrati nell’immaginario collettivo e il cinema ha attinto a piene mani dal fumetto per realizzare diversi film destinati a sbancare i botteghini. In definitiva una piccola enciclopedia del fumetto raccontata sapientemente, e arricchita da moltissime illustrazioni. Assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 3 novembre 2014

“All’inseguimento del cane nero” di Roddy Doyle

(“All’inseguimento del cane nero” di Roddy Doyle, Guanda, pp. 221, € 12,00). Il nuovo libro di Roddy Doyle, illustrato da Chris Judge, racconta con delicatezza il tema della depressione attraverso gli occhi dei bambini. Questa bestia assurda e infingarda con la forma di un cane nero investe la città di Dublino rubando la voglia di vivere dei propri cittadini. Così i bambini decidono di lottare contro questa belva per riscattare la tristezza degli adulti. Un libro che ogni genitore, zio o nonno dovrebbe leggere insieme ai propri figli o nipoti. Una storia avvincente raccontata da uno scrittore già vincitore dell’Irish Children’s Book of the year 2008. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

sabato 1 novembre 2014

“One on One” di Craig Brown

(“One on One” di Craig Brown, Edizioni Clichy, pp. 444, € 17,00). La vita è l’arte degli incontri, e il libro di Brown lo conferma pienamente. In una suggestiva carrellata di centouno incontri realmente accaduti apprendiamo di Hitler che sopravvisse ad un incidente stradale, Kipling e Mark Twain, Michael Jackson a cena con Madonna e poi Oscar Wilde e Marcel Proust, Elvis e i Beatles, Hemingway e Salinger, Walt Disney e la madre di Mary Poppins, Salvador Dalì e Freud e molti altri ancora. Il lettore si ritrova dunque a percorrere la storia senza annoiarsi, e soprattutto con una voglia matta di continuare questo viaggio nel passato. Con il suo stile impeccabile, l’autore ci svela virtù e meschinità di moltissimi artisti e personaggi. “One on One” è un libro interessante, frizzante, insomma uno di quei testi che consiglio vivamente di non lasciarsi scappare. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 28 ottobre 2014

Press release for "Born Too Late to a World Too Old" by Cristian Porcino

America Star Books Presents Born Too Late to a World Too Old by Cristian Porcino. Frederick, MD October 23, 2014 – America Star Books is proud to present Born Too Late to a World Too Old by Cristian Porcino from Italy. A brief synopsis of the book: "Cristian Porcino's Born Too Late to a World Too Old delves into that territory through writing, to explore all the principles and purposes that becomes a tool for probing the moods and smells of a quite complex and varied universe. Then, the poet takes a trip or a re-visitation where he meets people, places, moods and feelings that dot the path and that miraculously become his traveling companions. Thus, the language translates into a communication code characterized by modulations and colloquialisms that prefigure the soundings. Porcino does not chase certainties but rather analyzes and make queries, relying on the word as a guide." America Star Books is the home of almost 60,000 authors. America Star Books is a traditional publishing company whose primary goal is to encourage and promote the works of new, previously undiscovered writers. Like mainstream publishers, America Star Books pays its authors royalties and makes its books available through all bookstores. America Star Books offers a distinctly personal, supportive alternative to vanity presses and less accessible publishers. For Immediate Release Contact: Public Relations Department (PRDept@americastarbooks.com). Visit us online at www.americastarbooks.com, Facebook and Twitter. END

giovedì 23 ottobre 2014

“Il Tramonto dell’Occidente” di Mario Venuti

“Il Tramonto dell’Occidente” di Mario Venuti è un vero capolavoro. Il titolo richiama la monumentale opera del filosofo Oswald Spengler "Der Untergang des Abendlandes"pubblicata nel 1918. A differenza del filosofo tedesco, Venuti in questo tour panoramico all’interno della nostra società malata ci accompagna nei luoghi dell’anima e in quelle periferie geografiche ed esistenziali che molto spesso tendono ad essere isolate e osteggiate perché sono “come dei pugnali conficcati nel ventre della città”. Un album per certi aspetti pasoliniano e quindi vero fino al midollo. L'album è superlativo, ricco di suggestioni letterarie e musicali. Un compendio di emozioni in cui raramente ci s'imbatte in Italia. Un cantautore da sempre attento alla ricerca di suoni non stereotipati, e alla stesura di testi di qualità. Quest'ultime sono caratteristiche che ritroviamo anche nei suoi album precedenti come "Grandimprese", "Magneti", "L'officina del fantastico", "L'ultimo romantico", etc. Infine " Passau a cannalora" è un piccolo gioiello incastonato in una corona composta da 11 veri successi. Un lavoro davvero superbo che vede la collaborazione di artisti del calibro di Franco Battiato, Alice, Bianconi, Kaballà, etc. Assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata. Recensione pubblicata in anteprima su Facebook il 21/09/2014 alle ore 10:33

mercoledì 22 ottobre 2014

“Giuseppe Garibaldi. Andante ma non troppo” di Stefano Berlini

(“Giuseppe Garibaldi. Andante ma non troppo” di Stefano Berlini, Edizioni Libreria Croce, pp. 109, € 14,00). Il libro di Berlini toglie quella patina stucchevole e inverosimile formatasi attorno alla figura di Giuseppe Garibaldi e alla sua spedizione dei Mille. Spesso la storia che un po’ tutti conoscono non è realmente quella che si è verificata sui campi di battaglia. In questo saggio che si legge come un romanzo Berlini svela intrighi e realtà occultate sulla vita di Garibaldi, e restituisce dignità a quei patrioti ignorati e oscurati dalla fama internazionale dell’eroe dei due mondi. Da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

venerdì 10 ottobre 2014

“Ti porterà fortuna” di Luciano De Crescenzo

(“Ti porterà fortuna” di Luciano De Crescenzo, Mondadori, pp. 161, € 17,00). Leggere un libro di Luciano De Crescenzo è sempre un piacere per il corpo e lo spirito. Anche se certi aneddoti li conosci già perché hai letto tutte le sue opere, pur di ascoltarlo fingeresti di non aver mai sentito quel preciso racconto. In questo libro Luciano De Crescenzo diventa una guida insolita per la città di Napoli in compagnia di una studentessa di filosofia, Carla, che sta scrivendo una tesi di laurea sulla sua opera letteraria e filosofica. Tra i vicoli di Napoli affiorano Diogene il cinico, Benedetto Croce, Socrate, Raffaele e tanti altri personaggi che da sempre popolano l’universo immaginifico di De Crescenzo. Con la semplicità e l’umiltà di sempre il filosofo partenopeo ci regala un altro splendido libro da non perdere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 7 ottobre 2014

“Dia-ferenze” di Riccardo Dri

(“Dia-ferenze” di Riccardo Dri, Edizioni Del Faro, pp. 243, € 17,00). Non lasciatevi spaventare dal titolo. La parola greca utilizzata dall’autore sta per differenza, divisione, separazione. Nella sua ultima opera il filosofo Riccardo Dri si occupa del vero significato della Differenza, cioè di quell’atto che ciascuno di noi compie nel quotidiano, quando opera una netta distinzione. Il testo è scritto con cura certosina e si legge con piacere ma Dri utilizza un linguaggio tecnico, con continui riferimenti ad una terminologia e a studi di ermeneutica filosofica certamente non in possesso di ogni suo potenziale lettore. Dri sostiene che la morte del sacro è la conseguenza diretta di questa umanizzazione del divino che trova nella figura di Cristo l’esempio più illustre. “Il dio non può essere morale perché è la sintesi di bene e male, che convivono in qualità di contrari in una realtà dove il principio di non contraddizione non può essere applicato”. L’invito dell’autore è proprio quello di prendere consapevolezza della totale infondatezza di ogni religione, poiché nessuna è in grado di alleviare o spiegare il nostro destino di esseri mortali. Con impeto nicciano Dri ci ricorda che tocca a noi umani prenderci cura di noi stessi, magari riappropriandoci di quello stato indifferenziato del pensiero da cui forse siamo in continua fuga, ma che in realtà ci riporta a quell’unità originaria dimenticata da tempo. In definitiva un libro di spessore assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 6 ottobre 2014

“Io Amo” di Vito Mancuso

(“Io Amo” di Vito Mancuso, Garzanti, pp. 210, € 14,90). In questa piccola filosofia dell’amore il teologo Vito Mancuso affronta le dinamiche che regolano il sentimento amoroso. Rivolgendosi a diverse discipline come la psicologia, filosofia, antropologia e attingendo al bagaglio culturale e spirituale presente nelle diverse religioni, l’autore c’illustra la potenza di questa forza così dirompente e misteriosa chiamata amore. Non mancano nel testo alcune riflessioni in merito alla rigida morale sessuale cattolica e sulle possibili aperture da operare per favorire un dialogo fecondo con la contemporaneità. In definitiva un saggio interessante che tenta “di dire in poche pagine ciò che non basta una vita intera a imparare”. Assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

mercoledì 1 ottobre 2014

“Anche le coccinelle nel loro piccolo…” di Menno Schilthuizen

(“Anche le coccinelle nel loro piccolo…” di Menno Schilthuizen, Bollati Boringhieri, pp. 323, € 22,00). Schilthuizen, ecologo e biologo evoluzionista olandese, esamina e racconta con una facilità di linguaggio davvero impressionante gli organi sessuali degli animali e la loro evoluzione. Una panoramica sulla vita sessuale degli animali, inclusi noi esseri umani, interessante, originale ed estremamente dettagliata. L’autore svecchia il solito modo di narrare stucchevole e melenso degli esperti del settore e dà vita ad un saggio rivolto a tutti. Come ha scritto Frans De Waal: “Fin dalla prima pagina Menno Schilthuizen ci fa ridere e pensare, parlando dell’incredibile varietà degli organi genitali nel mondo animale. Ridiamo delle forme oltraggiose che questi organi riescono ad assumere, ma poi meditiamo sul tema centrale del libro: come l’anatomia dei genitali maschili e femminili si sia adattata per la procreazione. Una lettura esilarante, ma incredibilmente formativa”. In definitiva un libro da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 23 settembre 2014

“Born Too Late to a World Too Old” di Cristian Porcino

È uscito il primo libro in lingua inglese di Cristian Porcino con editore americano: “Born Too Late to a World Too Old”, America Star Books, pp. 110, $ 18,95, ISBN: 9781611026108. In vendita nelle librerie Usa, Inghilterra e Canada oppure nei seguenti siti internet: www.amazon.com, www.amazon.co,uk, www.americastarbooks.net. Sinossi del poeta Angelo Scandurra: “Cristian Porcino’s Born Too Late to a World Too Old delves into that territory through writing, to explore all the principles and purposes that becomes a tool for probing the moods and smells of a quite complex and varied universe. Then, the poet takes a trip or a re-visitation where he meets people, places, moods and feelings that dot the path and that miraculously become his travelling companions. Thus, the language translates into a communication code characterized by modulations and colloquialisms that prefigure the soundings. Porcino does not chase certainties but rather analyzes and make queries, relying on the word as a guide”.

giovedì 4 settembre 2014

Uscita la nuova edizione del libro “La solitudine non va mai in vacanza” di Cristian Porcino

Uscita la nuova edizione del libro “La solitudine non va mai in vacanza” di Cristian Porcino. Con prefazione di Salvatore Scalisi: «L’autore con penna veramente felice, ci fa riflettere sulle mille sfaccettature dell’animo umano e sui tanti miti creati da varie culture che influiscono negativamente o positivamente su ognuno di noi». Dati tecnici del libro: “La solitudine non va mai in vacanza” di Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 150, € 13,00, Isbn:, in vendita su lulu.com, amazon.it, amazon.com, etc

martedì 2 settembre 2014

In vendita la nuova edizione del libro "Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi" di Cristian Porcino

In vendita la nuova edizione del libro "Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi" di Cristian Porcino. (Nuova Edizione) Con prefazione della giornalista Viviana Cosentino: «Questo lavoro denuncia l’inutile orrore prodotto dalla pena di morte e difende il valore inalienabile della persona umana. Il libro, con la sua carica di verità, scuote il lettore dal torpore quasi cinico in cui è precipitato a causa della spettacolarizzazione della morte offerta dai mass media.» Dati tecnici del libro: “Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” di Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 226, codice Isbn: 978-1-326-00455-2, € 13,00. Il libro è in vendita su lulu.com, amazon.it, amazon.com, ecc

“Altre 50 storie a fumetti di Pimpa” di Altan

(“Altre 50 storie a fumetti di Pimpa” di Altan, Franco Cosimo Panini, pp. 205, € 13,50). Ci sono personaggi che riescono a sopravvivere durante gli anni grazie alla loro genuinità, naturalmente stiamo parlando di Pimpa, dolce creatura di Altan. Questo volume raccoglie 50 storie a fumetti che hanno come protagonista la cagnolina Pimpa. Pimpa è un cane bianco con pallini rossi, ragiona e discute con Armando, l’umano che le fa da papà. Ogni storia di Pimpa racchiude una morale; piccole riflessioni filosofiche impartite da una bestiola che ragiona come una bambina in continuo dialogo con ogni creatura vivente. Leggendo queste storie ognuno di noi riscopre il valore della spontaneità e semplicità tanto caro ai nostri figli e nipoti. In definitiva un libro da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 1 settembre 2014

“Cose che parlano di noi” di Daniel Miller

(“Cose che parlano di noi” di Daniel Miller, Il Mulino, pp. 197, € 16,00). Le cose che ci circondano hanno un legame molto personale con la nostra esistenza, e spesso per capire certi comportamenti è utile relazionarsi anche con l’ambiente che ci sta intorno, come i mobili, le foto e altro. Ignoriamo volutamente che gli oggetti conservati con cura nelle nostre abitazioni sono in grado, in qualche modo, di parlare finanche di noi. L’antropologo Daniel Miller analizza, in questo saggio, il rapporto fra le cose e le persone. Per farlo si reca in un quartiere della città di Londra e studia per 17 mesi gli appartamenti e le vite di dodici persone. Cosa può significare una casa vuota? Centinaia di dischi sparsi in giro per l’appartamento? E i giocattoli regalati dai McDonald’s? Questo e molto altro nell’avvincente saggio di Miller. Come scrive lo stesso autore: “Ovviamente gli oggetti non parlano. O forse invece lo fanno? Una persona seduta nel suo salotto comincia a raccontare di sé e risponde alle domande che le poniamo. Eppure, anche tutti gli oggetti presenti nella stanza sono una forma attraverso cui ha scelto di esprimersi”. In definitiva un libro da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

venerdì 1 agosto 2014

“I più celebri discorsi della storia” di Roberta Mazzini

(“I più celebri discorsi della storia” di Roberta Mazzini, Barbera Editore, pp. 253, € 24,90). Roberta Mazzini ha raccolto nel presente volume i discorsi più influenti della storia pronunciati da scrittori, politici, pontefici e monarchi di tutti i tempi. Troviamo Pericle, Cicerone, Elisabetta I, Lincoln, Kennedy, Mandela fino ad arrivare a Barack Obama. Attraverso la ricostruzione biografica dei protagonisti, l’autrice descrive il contesto politico e sociale in cui vennero formulati tali discorsi. Un compendio dell’arte oratoria utile per capire la genesi delle nostre strutture politiche, e la forza della parola utilizzata per convincere e persuadere le masse. Consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 28 luglio 2014

Versione eBook del romanzo "Un'altra vita" di Cristian Porcino

“Un’altra Vita” di Cristian Porcino, Nuova Edizione. Dalla prefazione di Daniela Tuscano: “Un breve e intenso itinerario alla scoperta di se', l'ingresso nell'età adulta, il coraggio della verità, la voglia di sorprendersi e di osare, un “lieto fine” aperto a un futuro incognito e fascinoso: questo e molto di più è "Un'altra vita", il romanzo di Cristian Porcino uscito oggi in una nuova edizione”. Dati tecnici del libro: “Un’altra vita” di Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 124, formato eBook € 5,00. In vendita su: www.lulu.com.

Nuova edizione del romanzo “Un’altra Vita” di Cristian Porcino

“Un’altra Vita” di Cristian Porcino, Nuova Edizione. Dalla prefazione di Daniela Tuscano: “Un breve e intenso itinerario alla scoperta di se', l'ingresso nell'età adulta, il coraggio della verità, la voglia di sorprendersi e di osare, un “lieto fine” aperto a un futuro incognito e fascinoso: questo e molto di più è "Un'altra vita", il romanzo di Cristian Porcino uscito oggi in una nuova edizione”. Dati tecnici del libro: “Un’altra vita” di Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 124, formato cartaceo € 14,00, codice Isbn: 978-1-291-96493-6. in vendita su: www.lulu.com, www.amazon.it, ww.amazon.com, etc.

giovedì 24 luglio 2014

“Da zero alle stelle” di Maria Giovanna Farina

(“Da zero alle stelle” di Maria Giovanna Farina, Eden Editori, pp. 215, € 11,90). “Da zero alle stelle” di Maria Giovanna Farina affronta l’importante legame che esiste fra musica e anima. Per farlo l’autrice si affida a quattro musicisti diversi per esperienza e sensibilità come: Renato Zero, Alberto Fortis, Mariella Nava e Cristiana Pegoraro. Grazie alle loro opere, ascoltate in diversi periodi della sua vita, Farina intuisce che i significati dell’esistenza si celano anche all’interno di canzoni popolari apparentemente snobbate per il loro carattere immediato. Scrivere di filosofia e musica contemporanea non è mai cosa facile, e lo so per esperienza diretta in quanto proprio nel 2008 ho pubblicato il libro “I cantautori e la filosofia da Battiato a Zero”. Tale accostamento fra le due discipline dell’anima fa arricciare spesso il naso ai soliti accademici. Quest’ultimi, forse, non hanno ancora compreso il vero significato della filosofia. Ma fortunatamente Farina non si lascia fuorviare dalle chiacchiere e chiama in suo aiuto il pensiero del padre della filosofia moderna, Cartesio. In virtù della sua esperienza di consulente filosofico l’autrice consegna ai lettori un percorso di vita terapeutico per imparare a modificare gli atteggiamenti errati del nostro presente. Da leggere. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 8 luglio 2014

“Breve storia di Roma” di Peter Jones

(“Breve storia di Roma. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere” di Peter Jones, Bollati Boringhieri, pp. 303, € 16,00). Il libro di Peter Jones descrive in modo scrupoloso la storia romana e i suoi oltre 1200 anni di vita. Un testo suggerito non solo agli studenti di ogni ordine e grado ma a coloro che amano la storia del mondo classico. Attraverso i capitoli e le tavole cronologiche l’autore con fare ironico ma dettagliato redige un affresco completo dello stile di vita dei romani e dei suoi principali protagonisti. Come ha scritto il Sunday Times: “Non ho mai conosciuto Peter Jones, ma ora che ho letto questa sua deliziosa introduzione al mondo romano antico posso dire che avrei tanto voluto che fosse stato lui il mio professore di latino a scuola”. Grazie alla capacità espositiva di Jones il lettore scoprirà un amore segreto verso la civiltà romana. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

domenica 6 luglio 2014

“Cristina D’Avena. 50 anni di sogni” a cura di Gabriele Dadati

(“Cristina D’Avena. 50 anni di sogni” a cura di Gabriele Dadati, Laurana Editore, pp. 118, € 12,90). Chi ha trent’anni o poco più non può non riconoscersi ed emozionarsi fra le pagine di questo libro dedicato alla neo cinquantenne Cristina D’Avena. Come centinaia di bambini e ragazzini della mia età Cristina è stata la prima ragazza a rubarci il cuore. Leggendo le varie testimonianze delle autrici si palesa chiaramente che noi nati o cresciuti negli anni’80 eravamo pervasi da una certa positività, contagiati dai buoni sentimenti che venivano anche dai cartoni animati in cui Cristina D’Avena era l’unica interprete ed ambasciatrice di quel mondo fatato. Come non ricordare le vecchie musicassette di Fivelandia e le varie compilation di “Cristina D’Avena e tuoi amici in tv” consumate oltre ogni limite. Attraverso i dodici racconti scritti da Lucia T. Ingrosso, Sarah Spinazzola, Marianna Natale e molte altre, prende corpo un universo costellato di ricordi e di emozioni. Riaffiorano alla memoria personaggi come Gargamella, Grande Puffo, David lo gnomo, Mila e Shiro, Denver, la Stella della Senna e il Tulipano Nero, etc., tutti riuniti in un’ unica sede per cantare in coro: “Buon compleanno Cristina”. In definitiva un libro da non perdere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 1 luglio 2014

“A letto con i filosofi” di Maurizio Zani

(“A letto con i filosofi” di Maurizio Zani, Riza Edizioni, pp. 159, € 11,00). Il libro di Maurizio Zani prosegue idealmente il lavoro intrapreso a suo tempo da Pietro Emanuele con il saggio “Filosofi a luci rosse”. “A letto con i filosofi” analizza e studia i maggiori esponenti del pensiero attraverso il loro costante rapporto con la sessualità e l’amore. Come scrive l’autore nella premessa: “Alla filosofia ci siamo avvicinati in diversi modi: sui banchi di scuola, qualche articolo sui giornali, interviste alla televisione, da nostro figlio che frequenta il liceo…In tutte queste occasioni difficilmente ci è passato per la testa che anche i filosofi hanno un mondo privato, una loro vita affettiva e sessuale. Anzi, pensarlo ci turba un po’: temiamo ci sottragga quell’alone di sacralità che avvolge il nome di ogni filosofo”. Zani non si focalizza esclusivamente sul piacere sessuale, ma approfondisce il significato dell’amore nella storia della filosofia mondiale. Ulteriore pregio dell’opera è aver incluso alla fine del libro una sezione antologica di brani tratti dalle opere di Platone, Aristotele, Voltaire, Ouspensky ecc. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 16 giugno 2014

"La valigia quasi vuota” di Haim Baharier

(“La valigia quasi vuota” di Haim Baharier, Garzanti, pp. 143, € 14,90). L’enigmatica e affascinante esistenza di Monsieur Chouchani è narrata in questo splendido libro attraverso i ricordi personali di Haim Baharier, allievo di Emmanuel Lévinas e noto esperto di ermeneutica biblica. Nella Parigi anni’50 Baharier vive la sua infanzia e adolescenza e tramite i racconti e la testimonianza diretta dei suoi genitori conosce la tragedia dei cambi di sterminio, impara inoltre ad accostarsi allo studio della Torah e del Talmud e molto altro. Come racconta lo stesso autore: “Non è stato facile sezionare, dividere, fare ordine tra i ricordi, le sensazioni. Ogni momento che scandiva la mia crescita era prezioso e portatore del nuovo”. In una sapiente miscela di filosofia e autobiografia “La valigia quasi vuota” spinge il lettore a riflettere sul significato dell’etimologia delle parole e sul valore della “claudicanza”. Da non perdere. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

giovedì 1 maggio 2014

“L’ultima fuga di Bach” di Chiara Carminati

(“L’ultima fuga di Bach” di Chiara Carminati, Edizioni rueBallu, pp. 109, € 16,50). Il libro di Carminati con un linguaggio scorrevole e avvincente racconta la vita del grande musicista tedesco Johann Sebastian Bach. La narrazione prende vita grazie alle diverse voci di personaggi che incontrarono il compositore per caso o per amicizia. La poetica descrizione di Carminati si arricchisce anche delle illustrazioni di Pia Valentinis. Come scrive l’autrice: “Beethoven ha detto che Johann Sebastian non avrebbe dovuto chiamarsi Bach, cioè “ruscello”, ma Oceano. Forse anche perché la forza di quello che ha composto è trascinante, abissale e insondabile, proprio come un oceano. E scivolando sulle sue acque, Bach ha trovato il modo di inseguire il tempo e superarlo, per arrivare fino a me. E molto altro”. Un libro delizioso che si rivolge principalmente ai più giovani ma non smetterà di incuriosire anche gli adulti. Assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 15 aprile 2014

“Storia della pubblicità italiana” di Vanni Codeluppi

(“Storia della pubblicità italiana” di Vanni Codeluppi, Carocci Editore, pp. 182, € 20,00). Il sociologo Vanni Codeluppi ripercorre la nascita e lo sviluppo della pubblicità nel nostro paese. La sua attenta analisi parte dal 1863 e approda fino ai giorni nostri. Ciò che si evince dalla lettura di questo saggio è il grado di arretratezza delle nostre campagne pubblicitarie rispetto ai paesi più evoluti. Come scrive l’autore: “Qualcuno ancora oggi considera la pubblicità come una forma d’arte, ma si tratta invece di un’attività che viene praticata da imprese che si pongono generalmente al servizio di quelle operanti negli altri settori”. A parte alcune sporadiche eccezioni i nostri pubblicitari hanno osato ben poco, e si sono fossilizzati nel riproporre alcuni modelli tipicamente nostrani, poco in linea con gli standard qualitativi già sperimentati all’estero. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 1 aprile 2014

“Voyeur” di Flavio Caroli

(“Voyeur” di Flavio Caroli, Mondadori, pp. 135, € 15,00). Cosa si cela dietro uno sguardo incrociato per caso all’angolo di una strada? Cosa nasconde la realtà immortalata da un artista? Flavio Caroli, attraverso questo romanzo, intende sondare e approfondire il significato di uno strumento filosofico come la macchina fotografica. Grazie all’esperienza di Fabrizio, fotoreporter di fama mondiale, il lettore ripercorre eventi storici come la violenza nel 1970 dei ribelli del Biafra, l’incontro con Andy Warhol, l’11 settembre 2001 e molto altro. Un romanzo rigorosamente scandito da immagini che non si osservano, ma sono raccontate ed evocate dall’autore. Come il protagonista del libro trascorriamo quasi tutta la nostra vita a guardare le cose ma non a vederle. Ci soffermiamo più sull’aspetto superficiale di ciò che ci circonda, e non alla loro reale sostanza. Da buon storico dell’arte Caroli ha deciso di inserire in copertina un dipinto molto interessante e poco conosciuto come l’“Uomo con lanterna” di Antono Cifrondi. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 24 marzo 2014

“Oscar Arnulfo Romero. La fede consumata nell’amore e nel martirio” di Antonio Agnelli

(“Oscar Arnulfo Romero. La fede consumata nell’amore e nel martirio” di Antonio Agnelli, Editrice Tau, pp. 78, € 8,00). Il libro di Agnelli ricostruisce il percorso spirituale di Mons. Romero, arcivescovo di San Salvador barbaramente assassinato il 24 marzo 1980, mentre celebrava la messa nell’ospedale della Divina Provvidenza. Romero fu sempre vicino agli ultimi, ai più poveri vessati dalle prepotenze di una dittatura di stampo fascista che umiliava i salvadoregni. Il suo impegno civile si è sempre sposato con la profonda fede nel vangelo cristiano. La sua azione pastorale in favore del popolo, degli emarginati e di coloro che subivano minacce e ritorsioni ben presto lo fecero diventare un simbolo di pace ma un obiettivo da annientare a tutti i costi. Dopo la sua morte l’ONU ha deciso di segnalare Romero come simbolo di difesa delle popolazioni più deboli, mentre la Chiesa cattolica ha già avviato un processo di beatificazione per innalzarlo alla gloria degli altari. In definitiva un libro consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

giovedì 13 marzo 2014

“Fernando Pessoa l’astrologo” a cura di Paulo Cardoso e Jerónimo Pizarro

(“Fernando Pessoa l’astrologo” a cura di Paulo Cardoso e Jerónimo Pizarro, Cavallo di Ferro, pp. 173, € 14,50). In questo libro è svelato un lato inedito del famoso poeta, scrittore e filosofo Fernando Pessoa. In pochi sanno che l’autore portoghese sotto lo pseudonimo di Raphael Baldaya elaborava carte astrologiche su alcuni personaggi importanti della storia come: William Shakespeare, Oscar Wilde, Charles Dickens, Mussolini, Chopin, Hugo e molti altri. Come si legge nell’introduzione: “Pessoa lasciò nei suoi bauli più di trecento carte astrologiche. È bene ricordare che all’inizio del xx secolo non era cosa molto facile. Oggigiorno, grazie a determinati programmi, si può dire che chiunque sia interessato può calcolare una mappa astrale in pochi secondi. Le tabelle più diffuse all’epoca di Pessoa, al contrario, obbligavano a lunghi e complessi calcoli prima di riuscire a fare un oroscopo”. Sicuramente gli estimatori di Pessoa apprezzeranno l’originalità del volume. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 3 marzo 2014

“Strane coppie. Antagonismo e parodia dell’uomo qualunque” di Stefano Brugnolo

(“Strane coppie. Antagonismo e parodia dell’uomo qualunque” di Stefano Brugnolo, Il Mulino, pp. 194, € 18,00). Il saggio di Stefano Brugnolo prende in esame le strane coppie che popolano i grandi classici della letteratura e del cinema. Ad esempio troviamo Jules e Vincent protagonisti del film di Tarantino “Pulp Fiction”, Stanlio e Ollio, Il Gatto e la Volpe di Collodi, i sicari del “Riccardo III” di Shakespeare, i giovani bulli raccontati da Matteo Garrone nel film “Gomorra” e molti altri. Come scrive l’autore: “Ebbene: le strane coppie non sono composte di coniugi o amanti; non sono composte da un servo e un padrone; non sono dei doppi; e infine non sono dei gemelli. Più in generale non sono coppie formate da personalità autonome e indipendenti”. L’opera in questione approfondisce un aspetto molto interessante, solitamente poco trattato negli studi letterari. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

sabato 1 marzo 2014

“La vera storia di papa Francesco” di Stefano Filippi

(“La vera storia di papa Francesco” di Stefano Filippi, Barbera Editore, pp. 138, € 9,90). Il libro di Stefano Filippi, pubblicato ad un mese dall’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro, ripercorre la biografia di papa Francesco e ne traccia un ritratto abbastanza fedele. Bergoglio arrivato in punta di piedi al conclave 2013 è riuscito, ad un anno dalla sua elezione, a diventare un punto di riferimento per il mondo cattolico e non solo; se consideriamo le numerose attestazioni di stima arrivate da ogni confessione religiosa, inclusi i non credenti. Persino il “Time” nel 2013 ha proclamato Francesco persona dell’anno. Come scrive l’autore nell’introduzione Bergoglio è: “Il Papa dei record (primo latinoamericano, primo gesuita, primo a scegliersi il nome del Poverello di Assisi) ha già avviato la tanto invocata riforma della Chiesa dopo gli scandali degli ultimi anni”. In definitiva un libro assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

mercoledì 12 febbraio 2014

Recensione libro “Chiedi di lui – Viaggio nell’universo musicale di Renato Zero”

(Articolo di Fabio Maria Marongiu). Un lungo viaggio tra le parole e le note di una favola che continua a raccontarsi senza conoscere epilogo, ma anche un album di famiglia che Daniela Tuscano e Cristian Porcino ricostruiscono con precisione, lucidità e grande affetto. Gli estimatori dello Zero delle origini ritroveranno quel percorso, unico nella storia della musica leggera Italiana, che negli anni 70 rivestì di colore le parole e la musica di un'autorialità genuina, profonda e incredibilmente differente. Per chi ha qualche anno in più sarà un po' come ritrovare qualcosa che già gli appartiene. Per i più giovani, sarà riscoprire uno Zero contestualizzato nelle vicende di una storia che racconta l'emarginazione, la periferia, la solitudine, ma soprattutto la disperata voglia di esserci e di lasciare la propria impronta. Cristian Porcino rilegge l'ultimo ventennio con entusiasmo e passione, ma anche con la chiarezza di chi vuole essere comunque voce critica e decide di raccontare le luci così come le ombre. Per chi apprezza Renato Zero, per chi è curioso e vuole saperne qualcosa in più e per chi continua a chiedersi come un artista, possa e sappia calcare la scena per quattro decenni continuando a entusiasmare un pubblico che mette insieme il quattordicenne e il settantenne. Fabio Maria Marongiu © Riproduzione riservata

lunedì 3 febbraio 2014

“Chiedi di lui – Viaggio nell’universo musicale di Renato Zero” di Daniela Tuscano e Cristian Porcino

“Chiedi di lui – Viaggio nell’universo musicale di Renato Zero” di Daniela Tuscano e Cristian Porcino. Dalla prefazione di Maria Giovanna Farina: “Ognuno di voi può trovare in questo libro se stesso/a o una parte del proprio cuore, del proprio vissuto emozionale, della propria storia o del proprio futuro. Leggerlo diventa quindi un atto di grande rilievo per il proprio viaggio sulla Terra, ma anche nell’interiore che rimane, a volte, oscuro”. Contiene un'inedita galleria fotografica dell’AMO Tour. Dati tecnici del libro: “Chiedi di lui – Viaggio nell’universo musicale di Renato Zero” di Daniela Tuscano e Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 178, € 16,00, Isbn: 978-1-291-73211-5, in vendita su: www.lulu.com, www.amazon.it, ww.amazon.com, etc.

sabato 1 febbraio 2014

“Quattro zampe e un amore” di Edoardo Stoppa

(“Quattro zampe e un amore” di Edoardo Stoppa, Mondadori, pp. 172, € 16,00). Il famoso e coraggioso inviato di Striscia la notizia racconta in questo romanzo la storia di Eddy, un ragazzo costretto dalla vita a doversi confrontare con le assurdità dell’esistenza. L’ amore per gli animali e il senso d’appartenenza che lega tutte le creature viventi, spingeranno il protagonista ad affrontare un lungo viaggio non solo al di fuori dei propri confini geografici ma all’interno di sé; imparando quindi a conoscere culture, storie e religioni in grado di arricchire la sua filosofia di vita. Grazie all’amore incondizionato di Flem e poi di Miracle il nostro protagonista riuscirà a riappropriarsi del significato più profondo dell’ essenza di ogni essere umano. Edoardo Stoppa scrive: “Con il nostro cane possiamo essere noi stessi: belli, brutti, strani, inquadrati o alternativi, euforici o depressi, stanchi o pieni di vita. A lui non interessa, a lui andiamo bene in tutti i modi”. In definitiva un romanzo da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 20 gennaio 2014

“I miei occhi hanno visto” di Ágnes Heller

( “I miei occhi hanno visto” di Ágnes Heller, Il Margine, pp. 125, € 15,00). Dall’incontro di Francesco Comina e Luca Bizzarri con la filosofa Ágnes Heller è nato questo splendido libro. La filosofa ungherese affronta argomenti importanti quali l’immane colpa di Auschwitz, Hiroshima, il rapporto con i colleghi da lei conosciuti ed il valore della filosofia in una società come la nostra votata ad un consumismo sfrenato e a principi effimeri. Ágnes Heller sostiene che la filosofia non è morta, ma più viva che mai; bisognerebbe, invece, rivedere il concetto accademico di filosofia e la modalità con cui si insegna tale disciplina. Attraverso il suo sguardo sempre attento all’evolversi della vita, il lettore ritrova non una pensatrice distante dal mondo di tutti i giorni, ma una donna che ha lottato in prima persona per i diritti umani e per la libertà di ogni singolo uomo. “Un mondo che è la patria dell’umanità rappresenta la fine dell’odissea della filosofia giacché in un mondo siffatto essa si trova a casa”. Da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

lunedì 13 gennaio 2014

“Magarìa” di Andrea Camilleri

(“Magarìa” di Andrea Camilleri, Mondadori, pp. 94, € 15,00). Il papà del commissario Montalbano questa volta si mette alla prova scrivendo una favola per bambini. I protagonisti di “Magarìa” sono una bimba di nome Lullina e il suo nonnino. Mentre passeggiano in campagna, la bambina racconta al nonno lo strano sogno da lei fatto. Un nano vestito di giallo le è apparso per confidarle le sette parole mammalucchigne che permettono a chi li pronuncia di scomparire come d’incanto. Così Lullina dopo aver proferito queste parole sparisce davanti agli occhi increduli del nonno. Riuscirà quest’ultimo a riabbracciare Lullina? Lo saprete soltanto leggendo questa deliziosa favola di Andrea Camilleri con ben tre finali diversi; uno per ogni gusto. A voi la scelta. Un libro consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

domenica 12 gennaio 2014

Recensione libro “6 canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne”

(Articolo di: Andrea Amendolagine). "6 canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne" del Dott. Cristian Porcino è un' utile quanto incredibilmente edificante opera che evidenzia ed elabora tematiche sociali di estrema contemporaneità ed urgenza, aprendo la mente del lettore a riflessioni profonde e più mature. L'autore (che mostra, come nelle sue precedenti opere, un'estesa conoscenza in campo filosofico, storico, psicologico e musicale) decide volontariamente di non soffermarsi su una sterile trattazione degli argomenti proposti, ma coglie anche l'occasione per esporre il suo pensiero e la sua ferma denuncia su ciò che degrada l'intelletto e il vivere umano quali il pregiudizio, la discriminazione, la sopraffazione nei confronti del prossimo ritenuto "diverso"; regalando, alla saggistica italiana un lavoro estremamente completo a cui il Dott. Porcino vuole dare un risvolto concreto, proponendo anche un importante progetto educativo rivolto in primis agli studenti delle scuole medie e superiori. E' proprio verso i giovani che infatti "6 canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne" si rivolge, e il Dott. Porcino, cosciente dell' estrema importanza dell'educazione delle nuove generazioni su tali tematiche, decide di rivolgersi a loro in modo semplice ma incisivo elaborando il suo progetto conoscitivo/educativo prendendo spunto per la sua analisi dalla musica e dalle serie televisive americane, le quali sono le prime che, con il loro immediato impatto, riescono a veicolare nelle menti dei giovani, attirandole a sé, messaggi talvolta fondamentali e utili, rivelandosi di estrema importanza per lo sviluppo personale dell'individuo e dunque meritevoli di attenzione ed approfondito studio. Ecco quindi che il Dott. Porcino inizia la sua opera citando testi ed episodi biblici e storici (dando anche consigli preziosi su quale sia il giusto approccio alla lettura della Bibbia per permettere una presa di coscienza sana delle tematiche sociali/religiose descritte nel testo sacro dei Cristiani), nella piena e forte volontà di scardinare il pregiudizio sulle donne e l'omosessualità (che purtroppo sfocia spesso in violenza), prendendo per mano la mente e l'anima del lettore in un cammino a piccole tappe fatto di presa di coscienza delle tematiche, il sorgere di importanti quesiti, la risposta a tali quesiti e una nuova presa di coscienza questa volta più matura e consapevole. Ottima la selezione dei pezzi di musica leggera scelti dal Dott. Porcino che con intelligenti accostamenti passa da Madonna a Mia Martini, da Lady Gaga a Renato Zero passando da Elton John e i Pooh, e quasi come fosse un pretesto quello di richiamare i concetti di "universalità" e "uguaglianza" della musica, ecco che il messaggio dell'autore si esprime nel suo mai vinto intento e continua lotta nell'affermare l'universalità dell'amore verso il prossimo e verso di sé che si coniuga perfettamente con il sentimento (da far rinascere in molti esseri umani) di uguaglianza fra tutti gli uomini senza nessun tipo di distinzione. "6 canzoni contro l'omofobia e la violenza sulle donne" è educazione vera, un approccio ed insegnamento completo su tematiche scottanti di cui tutti abbiamo indistintamente bisogno per colmare le nostre lacune che forse, prima di leggere questa opera, pensavamo arrogantemente di non avere. Andrea Amendolagine © Riproduzione riservata

mercoledì 1 gennaio 2014

“Moscerine” di Anna Marchesini

(“Moscerine” di Anna Marchesini, Rizzoli, pp. 250, € 17,00). Anna Marchesini concretizza nove storie attraverso una scrittura felice, colta, realista e ironica. A tratti, sembra quasi di scorgervi lontane reminiscenze veriste, e intuizioni degne della sapiente e talvolta spietata e cinica struttura narrativa di Giovanni Verga. Nove racconti che mettono in scena la vita e la morte in una lunga sequela d’immagini talvolta tetre e altre volte divertenti. Come ha scritto la stessa autrice: “In quasi tutte queste storie esiste un imprevisto trascurabile, un tarlo, un insetto che si insinua sornione nella trama, si intrufola, si accomoda, si incista, si nutre al buio, fa la tana, corrode, si ingrassa, prolifica, crepa e deflagra sino a provocare il ribaltamento della trama e costringe la storia a riscrivere il finale”. Grazie ad una cura maniacale per i dettagli e ad un solido apparato linguistico Anna Marchesini consegna ai lettori un libro intenso e toccante. In definitiva un libro da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata