sabato 22 aprile 2023

Lo scrittore Stefano Benaglia recensisce “Sulle tracce dell’altrove”


 Leggere questo 27° libro dello scrittore, professore e filosofo Cristian Adriano Porcino Ferrara è come fare un tuffo in un lago di sensazioni e di emozioni, un lago a volte placido ed altre tempestoso. 

Cristian cita come esempio le avversità patite da Origene, Diogene, Montaigne, oppure inflitte da Paolo di Tarso, papa Wojtyla e papa Ratzinger, per analizzare attentamente e con oggettività le responsabilità della religione nel tarpare le ali e nell’opprimere con sensi di colpa l’adolescenza di tanti di noi: “Si rubano ai giovani i momenti dei primi amori, delle prime infatuazioni, momenti che non torneranno più, frammenti di esistenza amputati da un corpo vivo che desiderava solo esprimersi come tutti”.

Altrettanto appassionati sono i ricordi della sua profonda amicizia con il cantautore/poeta/filosofo Franco Battiato, nonché del sodalizio professionale di quest’ultimo con il filosofo Manlio Sgalambro, autore di alcuni testi di Battiato. Sgalambro fu un faro nella vita del nostro Autore, che ebbe modo di incontrarlo in alcune occasioni instaurando con lui un dialogo fatto di punzecchiature ma di stima reciproca. 

Il libro si snoda poi attraverso un excursus di canzoni e film, esaminati dall’Autore in maniera profonda per analizzare i riverberi che essi hanno avuto – e continuano ad avere – nella sua vita e nella vita di molti di noi. Libri come “Tropico del Capricorno”, oppure film come “L’Attimo Fuggente”, da cui l’Autore trae spunto per una riflessione sul rapporto non sempre di interscambio tra professori ed alunni. I brani di Barbra Streisand, Raffaella Carrà, Elton John, Calum Scott e la sua toccante “No Matter What”, Jimmy Sommerveille e lo spietato videoclip di “Smalltown Boy”, Judy Garland con la sua “Over the Rainbow”, dalla quale nacque l’idea della bandiera rainbow delle comunità LGBTQ+ proprio per omaggiare questo testo. 

Attraverso il ricordo di personaggi femminili come Artemisia Gentileschi, Rosa Parks, Eunice Newton Foote, Ruth Bader Ginsburg – solo per citarne alcune – l’Autore trae spunto per affrontare il tema della violenza di genere. 

Toccanti sono poi i tributi-ricordo a Matthew Shepard, vittima dell’onnipresente omofobia; a Bayard Rustin, stretto collaboratore di Martin Luther King sempre tenuto nell’ombra a causa della sua omosessualità dichiarata. 

Insomma: attraverso tante citazioni, tanti aneddoti, tante esperienze vissute in prima persona e messe a nudo come mai prima, l’Autore ci regala un intenso viaggio dentro i sentimenti profondi di ognuno di noi – piacevoli o dolorosi che siano – che da sempre ci accompagnano durante l’intera nostra esistenza. 


(Stefano Benaglia)


“Sulle tracce dell’altrove” è in vendita su Amazon 


domenica 2 aprile 2023

Ciao Ryūichi


La tua musica ha cullato i miei dolori e sollevato i miei umori. Hai accompagnato la stesura dei miei libri e calmato i miei momenti di grande sconforto. Con la tua morte il pianoforte della vita perde una nota imprescindibile. Ciao Ryūichi 💔

Un viandante sulle tracce dell'Altrove. Giuseppe Scano intervista il Prof. Cristian A. Porcino Ferrara





1) Questo altrove è diverso dal precedente oppure è la continuità d’esso?



«Sicuramente ti riferisci al mio libro precedente "Altro e Altrove" uscito nel 2018, ma la mia ricerca della Verità è quotidiana e costante. Sono sempre proiettato in quell'altrove che fa parte della mia vita. Esiste ovviamente un filo conduttore che lega i miei lavori ma "Sulle tracce dell'altrove" indaga nella mia vita con spietata sincerità e imparzialità. Non lo avevo mai fatto prima per paura delle conseguenze emotive e alla fine ho vinto le mie insicurezze»



2) Dici che il parlare non è comunicare allora cosa sarebbe? Se ho ben capito stai rifiutando e mandando a ramengo la cultura orale?



«Parlare non vuol sempre dire veicolare contenuti di valore. Ci trinceriamo dietro parole vuote che sono lo specchio delle nostre effimere esistenze. Nella nostra società non c'è più spazio per i sentimenti e le emozioni. Il virtuale ha preso nettamente il sopravvento sul reale. Purtroppo continuiamo a ripetere parole trite e ritrite che non hanno più un vero significato. Siamo arrivati all'assassinio linguistico della Parola. L'idea di condivisione è solo un modo per acchiappare like e follower. In questa pratica riscontro la negazione del concetto di condivisione. 

Le parole sono importanti ma le abbiamo talmente svilite che fatichiamo a comprenderle davvero»




3) Oltre a Battiato e Sgalambro e agli altri riferimenti ce ne sono altri/e che ti hanno spronato per il tuo coming out?



«Non sono stato spinto da nessuno. Come ha ben scritto Ferzan Özpetek: “E quando trovi il coraggio di raccontarla, la tua storia, tutto cambia. Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto, il buio si fa luce e la luce ti indica una strada”. È andata proprio così. Ho deciso innanzitutto di raccontare la mia storia per aiutare coloro i quali vivono il proprio orientamento sentimentale con difficoltà. Volevo semplicemente essere d'aiuto ma per farlo dovevo raccontarmi senza infingimenti. Per essere credibile devi essere trasparente e non ricattabile.»



4) Rifiuti la religione considerandola come arma di distrazione di massa o oppio dei popoli ma poi citi esponenti delle religioni /fedi  diverse... non è una contraddizione? Forse sei come Battiato spirituale.



«L'unica contraddizione che noto è confondere la religiosità con la spiritualità. Come ben sai il discorso è spiegato nel libro in modo dettagliato. Chi legge "Sulle tracce dell'altrove" comprende le mie riflessioni e di conseguenza preferisco non aggiungere nulla. Per quanto riguarda Franco Battiato io eviterei le etichette. Lui era un essere speciale e non si può definire in alcun modo»



 5) Per chi muove i primi passi critici ed autocritici verso la fede /religione imposta  dalla società e dalle convenzioni puoi spiegare se c'è la differenza tra religione e spiritualità?



«La spiritualità appartiene ad ogni essere umano mentre la religione è un percorso specifico che gli individui percorrono e in cui scelgono di credere. Spiritualità non è sinonimo di religiosità. Battiato ha scritto una canzone su quest'argomento e si chiama "I'm that". Io non posso fornire alcun consiglio in campo religioso. A me il cattolicesimo ha fatto molto male mentre a qualcun altro potrà invece essere d'aiuto. Io ho raccontato solo la mia esperienza e nulla più. Per tale motivo invito le persone interessate a leggere il libro per capire il percorso tracciato. A tal proposito Margherita Hack sosteneva che: "Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici»



6) Dov’è il tuo  altrove? 



«Il mio altrove è ovunque e al contempo da nessuna parte. Si trova oltre l'arcobaleno e oltre gli steccati ideologici che ci rendono così superficiali. Sono così stanco di definirmi e definire che preferisco di gran lunga esistere e indagare altre piste. Sono un viandante sul sentiero dell'altrove»



7) Quali scenari di felicità e possibilità creative possono aprirsi quando smettiamo di aspirare a una crescita infinita su un pianeta finito e iniziamo invece a crescere come persone, comunità e noi stessi natura che vive?



«Nel libro rifletto sul nostro egoismo e sui vari meccanismi che ci portano a disumanizzarci. Il libro si apre proprio con una riflessione sulla nostra infelicità. Siamo soggetti dediti all'apparenza e alla disarmonia. Rifiutiamo il concetto di parentela universale ma condividiamo un destino unico di fratellanza e sorellanza senza nessun tipo di distinzione. Fino a quando continueremo a violentare la natura con il nostro forsennato egoismo non ci potrà mai essere uno scenario felice per tutti noi.»


Il libro “Sulle tracce dell’altrove “ è in vendita su Amazon 

sabato 1 aprile 2023

Una mail che tocca il cuore

 


Il 30 marzo ho ricevuto questa mail toccante. La persona che l'ha scritta mi ha autorizzato alla diffusione della stessa nella modalità da me pubblicata. Sono io a doverti ringraziare Micky. Se un giorno ci incontreremo sarò ben lieto di abbracciarti.


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Caro Cristian,

ho acquistato il tuo libro su Amazon e l'ho divorato in pochissimi giorni. Non sono un lettore così veloce ma le tematiche raccontate appartengono al mio mondo. Molti anni fa ho lasciato il mio paese umbro per vivere a Düsseldorf. (...) La mia omosessualità mi ha certamente spinto a cambiare aria. Non mi sono mai nascosto e non ho mai voluto vivere nell’ombra. Sono nato e vissuto per tanto tempo in un piccolo paese e la mentalità così bigotta e meschina ha condizionato parte della mia vita. (...) Le tue riflessioni mi hanno ridonato una luce e una speranza che pensavo ormai perdute. Credevo di essere solo e dopo averti letto ho compreso che non era così. Il tuo libro racconta senza vittimismo il dolore che la società ci infligge e che talvolta malauguratamente ci autoinfliggiamo. In Germania mi sono sempre sentito accettato e tutelato a differenza dell’Italia dove sono e rimango un cittadino di serie B. (... ) Il tuo "Sulle tracce dell'altrove" mi ha riconciliato con una parte di me. (…)  Hai ragione quando sostieni che dobbiamo essere fieri di noi perché non esistono distinzioni. Condivido il tuo pensiero e spero di poterti incontrare un giorno per poterti abbracciare e dirti grazie.


(Micky)