venerdì 18 dicembre 2020

Le parole fanno male!

Ho sempre sostenuto che ogni forma di violenza e di prevaricazione nei confronti di qualcuno che non è in grado di difendersi deve essere fermata immediatamente. Spesso ci soffermiamo sui gesti e non pensiamo quasi mai al peso delle parole. Una frase o una battuta possono ghettizzare e ferire più di uno schiaffo. Mettere alla gogna qualcuno significa bullizzarlo e quindi violentarlo nell’anima. Se vogliamo estirpare il bullismo e il cyberbullismo dobbiamo iniziare a fare una riflessione seria sul linguaggio e i mezzi che utilizziamo continuamente. Come consigliato dal XIV Dalai Lama dobbiamo seguire le 3 R e cioè: “Rispetto per te stesso. Rispetto per gli altri. Responsabilità per le tue azioni”. I miei studenti sanno che in classe applico una tolleranza zero per i fenomeni di bullismo e proprio per questo anche quest’anno ho portato in aula il dibattito sulla tossicità delle parole ed ho cercato di avvicinarli alla comunicazione non violenta. Lo psicologo statunitense Marshall Rosenberg aveva già individuato negli anni‘60 che dietro molti casi di violenza verbale si nascondono spesso alcuni traumi legati al modo in cui siamo stati trattati in passato. Il nostro compito deve essere proprio quello di modificare sostanzialmente le frequenze negative ricevute e trasformarle in vibrazioni empatiche. Le parole, come recita il titolo di un libro di Rosenberg, possono essere finestre oppure muri. Considerato che su questo argomento mi sono già espresso abbondantemente in diversi libri e articoli cedo volentieri la parola ad alcune mie allieve e allievi del CIRS di Misterbianco. La loro maturità e sensibilità mi ha profondamente colpito. Ecco alcune delle loro opinioni. 

 - Giuseppe C. 2C «Essere prima bambini e poi adolescenti è il periodo più bello della nostra vita. Purtroppo non capisco perché rimaniamo talvolta così infantili e ignoranti contro altre persone. La parola è un diritto di tutti e qualsiasi persona al mondo ha il diritto di esprimere la propria opinione o una sua riflessione su un argomento senza essere insultata. Essere bulli, secondo me, vuol dire sentirsi superiore a chi ci sta intorno. Il bullismo non si vede solamente se si insulta o si picchia e quant'altro, ma lo si può notare anche nei piccoli gesti. Il bullismo ha varie forme e ultimamente la più nota è il cyberbullismo dove, per esempio, una ragazza viene semplicemente attaccata con parole offensive soltanto perché ha postato su un social una sua foto in costume da bagno mentre magari si trovava in spiaggia. La vita è bella e bisogna sorridere senza pensare al giudizio di altre persone perché evidentemente questi bulli sono solo persone invidiose che non sanno proprio godersi nulla». 

 - Mario 2C «Le frasi che diciamo alle persone possono ferire abbastanza. Non sempre quando proviamo a scusarci riusciamo a far tornare tutto alla normalità. Non tutte le persone ferite reagiscono allo stesso modo. Possono arrabbiarsi oppure accettare normalmente le nostre scuse, ma chi è stato offeso anche se ha accolto le nostre scuse rimane sempre un po’ offeso dentro e tutto non ritorna come prima. Forse prima di dire qualcosa di offensivo bisogna pensarci bene perché una frase può sembrare scherzosa per noi ma non per quella data persona e il nostro rapporto non sarà mai più lo stesso».
- Mariagrazia 1B «Secondo me il bullismo è qualcosa di molto brutto perché molte persone deboli non riescono a rispondere e di conseguenza si fanno criticare senza reagire e pensano subito al suicidio. Ogni persona può scegliere chi deve essere e cosa vuole diventare nella vita ma questo non deve passare attraverso le offese ad altre persone». 

- Giusy 1B «Il peso delle parole è un argomento molto serio e delicato e riguarda soprattutto gli adolescenti. Ci sono molte forme di violenze verbali: omofobia, razzismo e bullismo. Io credo che una persona deve prima di tutto sentirsi bene con se stessa e soprattutto deve fare attenzione a come si usano le parole. Con le nostre parole possiamo ferire una persona e portarla a compiere anche dei gesti estremi per la ferita provocata (ovviamente mi riferisco al suicidio). Una persona può anche non esserti simpatica, ma la cattiveria gratuita tenetevela per voi. In tal modo non ferirete persone fragili e sensibili. Non è grande chi ha bisogno di farti sentire piccolo». 

 - Martina 1A «Per me le parole hanno un peso perché esistono modi e modi per dire le cose e spesso usiamo quelli più crudeli». 

 - Sara 1A «Le parole feriscono ed hanno necessariamente un peso» 

- Gioele 1A «Le parole che diciamo hanno un peso e non esistono differenze se le pronunciamo nella vita di tutti i giorni oppure se le scriviamo in internet o sui social network»

 - Martina D. 1C «Secondo me tutti noi dobbiamo riflettere tanto prima di parlare. Spesso feriamo qualcuno anche senza volerlo, dicendo parole inappropriate. Non ci accorgiamo che le parole fanno male».

 Cristian Porcino

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sabato 12 dicembre 2020

Affascinare ed Educare

Ciao, Prof! è un libro che non dimenticherò e porterò per sempre nel mio cuore. L’autore in quanto insegnante si rivolge agli educatori di oggi, ma allo stesso tempo a tutti, poiché è la comunità ad educare, non solo la scuola. Educare così oggi è quasi un sogno perché oltre i programmi ministeriali e oltre i voti esistono le persone e non sempre si trova il tempo di riflettere su questo aspetto. L’autore infine ci ricorda proprio la gioia dell’insegnamento e io sono ormai troppo vecchia per ritornare a scuola e imparare ad imparare. Lo farò forse nella prossima vita. (Felicia Lorenzon). Il libro Ciao, Prof! è in vendita su Amazon

venerdì 11 dicembre 2020

“Una terra promessa” di Barack Obama

(“Una terra promessa” di Barack Obama, Garzanti, pp. 805, € 28,00). L’ex presidente Usa Barack Obama ci consegna la sua autobiografia. Con lo stile appassionato di sempre e l’attenzione per i dettagli coinvolge i lettori nella sua vita ma soprattutto nella sua attività politica. Come già accaduto ne I sogni di mio padre Obama si racconta con grande lucidità e verità. Non tralascia i momenti bui, gli insegnamenti del pastore Jeremiah Wright e ovviamente il racconto dei fallimenti accumulati che lo hanno sempre spinto a rialzarsi e a puntare in alto per abbracciare “L’audacia della speranza”. Dalle pagine evocative di Una terra promessa emerge nitidamente la figura del giovane Barack impegnato nelle sue battaglie per cambiare il mondo e sconfiggere i pregiudizi e affermare i diritti civili. Certamente non ha mai perso la sua vocazione a migliorare la qualità di vita della gente ma si è ancor più intensificata dopo aver incontrato e sposato Michelle LaVaughn Robinson. Il libro ci racconta gli sforzi intrapresi da Obama per diventare il 44° presidente degli Stati Uniti nonché il primo presidente afroamericano. Barack nel suo testo non nasconde ovviamente i suoi timori per l’avvento di Donald Trump alla Casa Bianca ma non si perde mai d’animo e anzi esorta i giovani a scendere in politica e contagiare la società con le loro idee per cambiare il mondo. In definitiva un libro che non può mancare nelle librerie di tutti gli appassionati di storia. Da leggere assolutamente. Cristian Porcino ® Riproduzione riservata

sabato 5 dicembre 2020

Sorseggi di cultura al tempo del Covid

Avete già pensato a cosa far trovare sotto l’albero in questo Natale pieno di speranze e diverso dal solito? Da marzo 2020 le nostre vite sono state catapultate ad una realtà quasi surreale, dove nessuno si è ritrovato preparato a fronteggiare un’emergenza simile. I nostri equilibri sono stati ribaltati a causa di un piccolo anzi millesimale ma che dico invisibile nemico di nome Covid 19, purtroppo a pagarne care le conseguenze è stata non solo l’economia ma anche e soprattutto i rapporti sociali, tutti ormai siamo restii gli uni con gli altri in quel poco tempo di libertà che ci viene concessa; nel restante ed abbondante tempo avuto a disposizione abbiamo forse, capito l’importanza di due dei concetti fondamentali che pian piano stavano scomparendo, quali la famiglia e la cultura. Grazie a questa reclusione “forzata” abbiamo passato più tempo con i nostri cari e soprattutto abbiamo avuto del tempo da dedicare alla lettura e all’aggiornamento. Proprio poco tempo fa, a stuzzicare la mia curiosità è stato appunto un libro scritto dal Prof Cristian A. Porcino Ferrara che in prima persona ha dovuto reinventare e stravolgere il suo modo di insegnare e fare didattica; in quanti conoscevano prima di adesso la DAD? Bé oggi grazie a questa abbiamo potuto continuare ad imparare. In questo secolo dove ormai i social sono diventati i canali principali di comunicazione, leggendo questo libro ho riscoperto quanto un Prof può essere social scrivendo, e ho scoperto come si possono toccare degli argomenti “forti” come l’omofobia ed essere trasformati in argomenti di piacevole riflessione. L’accostare l’utile al dilettevole rende il tutto più leggero e comprensibile. Consiglio vivamente la lettura di Ciao, Prof! in quanto oltre ad essere motivo di riflessione ed aggiornamento, risulta essere una piacevole compagnia in queste giornate d’inverno trascorse tra “sorseggi” di cultura e amore… chissà magari Babbo Natale quest’anno penserà ad un pacchettino sotto l’albero. (Serendipity08). Il libro Ciao, Prof! è in vendita su Amazon.

mercoledì 25 novembre 2020

Lezioni sulle origini storiche della violenza contro le donne

Nelle mie classi da circa un mese ho iniziato un ciclo di lezioni sulle origini storiche della violenza contro le donne. Per illustrare meglio l’argomento ho utilizzato spezzoni di film, documentari, testi letterari e canzoni pop. Come vedete in foto ho analizzato, tra l’altro, le canzoni di Levante Gesù Cristo sono io, Renato Zero Libera e Fiorella Mannoia Nessuna conseguenza. Si è puntato soprattutto l’attenzione su diverse figure femminili che hanno portato avanti una lunga battaglia per sradicare dalle nostre vite diversi pregiudizi culturali. Ringrazio pertanto il CIRS di Misterbianco per l’interesse da sempre mostrato nella lotta contro la violenza di genere e ogni forma di pregiudizio. “Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne” (Alda Merini)

lunedì 23 novembre 2020

Un dono per un insolito Natale

E voi? Siete riusciti a ritagliarvi un po’ di tempo? Avete già pensato a cosa far trovare sotto l’albero in questo Natale pieno di speranze e diverso dal solito? A quanti di voi sarebbe venuto in mente di poter ascoltare un artista come Mengoni e prenderne uno spunto di riflessione per capire l’umanità? Ho trovato esilarante l’accostamento di tematiche importanti come l’omofobia ad argomenti leggeri e piacevoli come il testo di una canzone. Addentrandomi nel vivo della lettura del libro di cui intendo parlarvi, sono rimasta incantata da spezzoni di vita personale inseriti all’interno di quest’ultimo tra un capitolo e l’altro, proprio come se l’autore volesse far immedesimare ed appassionare passo dopo passo il lettore! Con estrema gioia noto che ragazzi soprattutto adolescenti, ritrovano finalmente nella scuola un punto di incontro, di confronto e non (come di solito accade) di diniego e soffocamento. “Ciao, Prof!” (è questo il titolo del libro di cui vi parlavo) è una lettura veramente piacevole, ti farà riscoprire la voglia di leggere, conoscere ma soprattutto di domandare e riflettere; e chi poteva più di questo fantastico ed originale Prof liceale, pensare di poter parlare di Harry Potter (saga di fama mondiale che unisce grandi e piccini) ed arrivare ad argomentare concetti cosi profondi?! All’interno troviamo esempi che vanno dalla mitologia come il mito di Abelardo e Eloisa alla filosofia di Socrate, dalla favola di Pinocchio alla filosofia del sorriso accostato a Woody Allen e per finire si fa anche riferimento al grande Charlie Chaplin. Insomma il libro perfetto da leggere in compagnia o da soli nelle giornate “freddose” con un plaid sulle gambe ed una bella manciata di pop-corn! Nel ringraziare il Prof Cristian A. Porcino Ferrara per aver portato una bella ventata di filosofia ai nostri tempi che interesserà tutti, consapevoli di leggere un libro davvero “social” da far trovare magari sotto l’albero vi auguro buona lettura! E voi? Siete riusciti a ritagliarvi un po’ di tempo? (Dott.ssa Martina Di Benedetto). Il libro "Ciao, Prof!" è in vendita su Amazon

lunedì 2 novembre 2020

45 anni senza Pasolini

“Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l'erba, la gioventù. L'amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro” Pier Paolo Pasolini. PPP venne barbaramente assassinato il 2 novembre 1975. Foto: © Cristian Porcino

domenica 1 novembre 2020

“La verità ci rende liberi ” di Alberto Maggi con Paolo Rodari

(“La verità ci rende liberi ” di Alberto Maggi con Paolo Rodari, Garzanti, pp. 135, € 16,00). Alberto Maggi ci restituisce l’essenza reale del Vangelo e del messaggio di Gesù. Dai dialoghi con il vaticanista Paolo Rodari emerge un Dio d’amore che molto spesso la religione ha cercato di nascondere per renderlo invece più simile ai propri rappresentanti terreni. Questo libro non è solo una gioia per lo spirito ma un vero e proprio ristoro dell’anima. Le parole del biblista Maggi squarciano l’ipocrisia che si annida da secoli nella Chiesa cattolica e ci conducono alla scoperta della forza dell’Amore: “La verità che libera non è altro che la scoperta dell’amore”. Tanti gli argomenti trattati: la figura di Gesù, la vocazione sacerdotale, l’omosessualità etc. Come scrive Rodari: “Da tempo desideravo lavorare a un libro che, partendo dal Nuovo Testamento, cercasse di mostrare il volto autentico di Gesù di Nazareth e cosa significhi seguirlo oggi. La nostra conoscenza di lui, infatti, è inevitabilmente mediata dagli incontri che facciamo, dalle letture nelle quali ci imbattiamo, più in generale da quanto la Chiesa cattolica ci trasmette e da come essa interpreta i vangeli. Inevitabilmente, non tutti i «mediatori» riescono a trasmetterci con efficacia il suo volto, il suo messaggio”. In definitiva questo splendido libro regala speranza anche a un non credente come me. Da leggere assolutamente. Cristian Porcino ® Riproduzione riservata

venerdì 30 ottobre 2020

“Strani amori” di Fabio Croce

(“Strani amori” di Fabio Croce, Edizioni Croce, pp. 141, € 15,00). Paolo vive un’esistenza monotona e fin troppo ordinaria. Per anni ha cercato di silenziare la sua voce interiore gettandosi in una relazione di coppia con Giulia. La vera natura di Paolo rimaneva però nascosta. Arrivato alla soglia dei cinquant’anni Paolo riesce a trovare il coraggio di assecondare il proprio orientamento sentimentale. Tutto questo però accade all’improvviso e nel momento forse più inaspettato. L'amore non può essere soffocato ma deve schiudersi come un fiore. Fabio Croce ci conduce lungo i sentieri contorti dell’amore e lo fa attraverso le pagine di un romanzo avvincente e realistico. “Strani amori” racconta proprio la scoperta dell’amore in età matura e non il solito flirt adolescenziale. In tv o al cinema ci si sofferma sempre e solo sugli amori giovanili. Questo giovanilismo così tanto ostentato esclude dal proprio orizzonte tutti coloro che hanno superato il target prestabilito dal mercato. Come cantava Battiato in una sua canzone: “I desideri non invecchiano quasi mai con l'età ..... Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore. Nuove possibilità per conoscersi. E gli orizzonti perduti non si scordano mai”. Infatti Croce denuncia l’omologazione dei sentimenti e la totale adesione a dei modelli estetici che sopprimono l’amore ed esaltano la mercificazione dei corpi e la visibilità social. In definitiva un libro disincantato e crudo da non perdere assolutamente. Cristian Porcino ® Riproduzione riservata

sabato 19 settembre 2020

Addio a Ruth Bader Ginsburg

L’anno scorso ho fatto conoscere alle mie classi Ruth Bader Ginsburg. Dopo la visione del film Una giusta causa ho spiegato l’importanza di Notorious RBG (Notorious come il famoso rapper Notorious Big). Fu la seconda donna a ricoprire la carica di giudice della corte suprema USA. Grazie alle sue battaglie e ai suoi “I dissent” ha riscritto la storia delle pari opportunità e non solo. Ha condotto diverse battaglie sociali: parità salariale, matrimonio egualitario, diritto all’aborto, diritto ad un’assistenza sanitaria per tutti e molto altro. Il suo lavoro ha modificato il volto ipocrita e patriarcale di una società che da secoli continua a sottomettere le donne. Diceva: "Non chiedo favori per il mio sesso, chiedo solo che smettano di calpestarci". In breve RBG è diventata un punto di riferimento nel mondo. Una icona pop che nessuno di noi dimenticherà mai. Addio RBG. © Prof. Cristian A. Porcino Ferrara

lunedì 3 agosto 2020

“Accadde domani. Scritti quasi profetici” di Luciano De Crescenzo

(“Accadde domani. Scritti quasi profetici” di Luciano De Crescenzo, pp. 202, Mondadori, € 18,00).

“Accadde domani” esce a un anno di distanza dalla morte dell’autore. Il testo racchiude alcuni articoli che Luciano De Crescenzo scrisse per diversi quotidiani e settimanali dal 1977 al 2002. De Crescenzo spazia tra diversi argomenti e ogni sua riflessione ci spinge a ragionare sulla nostra umanità. Il volume è stato curato e voluto dalla figlia di Luciano, Paola. Lei stessa scrive nell’introduzione: “Rileggendo gli articoli di mio padre scritti tra la fine degli anni Settanta e i primi del Duemila, mi sono accorta che alcuni temi da lui approfonditi, come per esempio l’omosessualità, il nucleare, l’inquinamento, la corruzione, o ancora l’influenza della tecnologia nei rapporti sociali, il problema delle carceri e la cosiddetta ‘questione meridionale’ sono ancora al centro di accesi dibattiti”.
De Crescenzo è stato sempre un anticipatore dei tempi e proprio per questo motivo sentiamo la sua mancanza. Luciano aveva già previsto in tempi non sospetti l’avvento della tv on-demand, il dominio della tecnologia e della Rete e molto altro ancora.
In definitiva un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

® Riproduzione riservata

giovedì 16 luglio 2020

Quattro chiacchiere con l’autore di “Ciao, Prof!”

I lavori di Cristian A. Porcino Ferrara sono interessanti rispetto alle normali pubblicazioni filosofiche specialistiche poiché (PECCATO NON AVERLO AVUTO COME PROF ALLE SUPERIORI) va direttamente al sodo e senza tanti giri di paroloni o espressioni complicate.
foto storia di topolino.
Ma a volte ciò è un bene perché ti spinge ad interessarti alla materia ed arriva al cuore e all'anima della gente: (https://youtu.be/4XkghDlnkbo)

Proprio per questo volevo approfondire il suo ultimo lavoro “Ciao, Prof!” e gli ho fatto alcune domande:

1) Come mai hai dedicato il libro a Luciano De Crescenzo che in vita è stato spesso emarginato e snobbato dai media mainstream?

«A un anno dalla sua scomparsa era per me doveroso dedicare il libro a colui che mi ha spinto ad intraprendere i sentieri della filosofia. Nel libro racconto delle lettere che ci siamo scritti in questi anni. È stato il mio maestro e si sente la sua mancanza. Chi lo ha snobbato in verità lo ha solamente invidiato. Luciano era capace di spiegarti un concetto complesso con metafore ed esempi illuminanti. Infatti in “Ciao, Prof!” racconto dell’interesse mostrato dai miei allievi per i suoi libri.»

2) Ottimo modo di affrontare il bullismo non parlandone direttamente solo come gesto di violenza fisica ma in maniera ampia e proponendo anche degli anticorpi per difendersi. Come mai questa scelta?

«Ogni forma di violenza e di prevaricazione nei confronti di qualcuno che non è in grado di difendersi va fermata immediatamente. Spesso ci soffermiamo sui gesti e non pensiamo quasi mai al peso delle parole. Una frase o una battuta possono ghettizzare e ferire più di uno schiaffo. Mettere alla gogna qualcuno significa bullizzarlo e quindi violentarlo nell’anima. Se vogliamo estirpare il bullismo e il cyberbullismo dobbiamo iniziare a fare una riflessione seria sul linguaggio e i mezzi che utilizziamo continuamente. I miei studenti sanno che in classe applico una tolleranza zero per i fenomeni di bullismo. Durante le mie lezioni di Educazione Civica mi sono soffermato a lungo su tale problematica e devo dire che ho riscontrato in loro una grande voglia di cambiamento».

3) Visto che hai dedicato un capitolo alla lotta contro l'omofobia cosa ne pensi della legge che ne punisce l'odio? Oppure come affermano alcuni << Le leggi sull'odio sanno di regime. Non approverò mai una legge che mi cancella in favore di maschi che si sentono donne, così come non accetto di non poter più dire che un bambino nasce da uomo e donna o che non devo chiamarmi più donna ma persona che mestrua sennò sarei transofoba. In Inghilterra avviene, informati. Io non sacrifico la mia identità per i capricci di una minoranza di eccentrici sessuali.>> ?

«Chi ha già letto i miei libri precedenti (Canzoni contro l’omofobia e la violenza sulle donne e Altro e altrove) sa già come la penso in merito. Combatto l’omofobia e la misoginia da anni e di conseguenza confido molto in questa legge e nella sua approvazione. Ai miei studenti ho sempre insegnato a lottare quotidianamente per combattere l’omofobia e gli stereotipi di genere. Le affermazioni che citi sinceramente non meritano un ulteriore commento. L’ignoranza è una brutta bestia e chi fa determinate affermazioni deve avere poi il coraggio di affrontare le conseguenze, anche penali, delle proprie parole. È giunto il momento di punire chi semina odio!».

4) Dal capitolo su Abelardo ed Eloisa, J.Paul Sartre e Simone de Beauvoir desumo che sei un nostalgico delle vecchie gite d'istruzione ?

«Ho visitato le tombe di Sartre-De Beauvoir e il monumento funebre eretto in memoria di Abelardo e Eloisa non in gita scolastica ma durante un viaggio personale fatto a Parigi diversi anni fa. Ho viaggiato tanto e fin da piccolo ma questo lo devo certamente ai miei genitori e non alla scuola. Per avere nostalgia di qualcosa devi averla provata e io al liceo non ho fatto gite d’istruzione così importanti»

5) Come fare ad ignorare certi individui, o enti nel tuo caso, per consegnarli all'oblio e quindi non cadere nell'odio?

«John Fitzgerald Kennedy diceva: “Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi”. Il metodo più efficace per ignorare individui o enti che non si sono comportati bene con noi è proprio quello di consegnarli all’oblio. Nominarli significa conferirgli un’importanza che non meritano. Per vivere bene occorre sgombrare il campo dall’odio e da futili recriminazioni. Nella tradizione ebraica dare un nome a qualcuno è fondamentale perché esiste un legame tra l’anima e chi lo porta. Motivo per cui non nominando il nome di un soggetto non solo lo consegniamo all’oblio ma lo spostiamo in una sorta di limbo lontano dalla nostra realtà. L’oblio talvolta è necessario per sopravvivere. Infatti nella Storia sono stati fatti diversi Patti dell’oblio. Penso ad esempio a Trasibulo nel 404 a.C o a certi richiami presenti anche nell’Editto di Nantes (1598). Per andare avanti e non pensare troppo ai torti subiti dobbiamo stipulare nuovi Patti della Dimenticanza. Forse come sosteneva Ethel Darling “Quando si protegge il passato, si perde il futuro”».

6) Poeta o filosofo? Oppure entrambi?

«Ti rispondo con dei versi di Emily Dickinson che ho sempre amato: "Io sono nessuno, tu chi sei? Sei nessuno anche tu? Allora siamo in due. Non dirlo, potrebbero spargere la voce”.


(Giuseppe Scano)


Il libro "Ciao, Prof!" è in vendita su Amazon

sabato 11 luglio 2020

"Ciao, Prof!" e l'empatia di un lettore

Ieri ho ricevuto questo messaggio privato che mi ha profondamente colpito. Ho chiesto al diretto interessato di poter condividere alcune parti del suo messaggio. Permesso accordato.

«Gentilissimo Prof. Porcino, dopo aver letto “Ciao, Prof!” ho subito ripensato ai miei anni passati sui banchi di scuola. Ho sperato per tutta la vita di imbattermi in un insegnante come lei ma non è mai accaduto. Ai miei tempi nessun insegnante è stato in grado di aiutarmi a partorire la fantasia che avevo dentro. Ero un fantasma che si materializzava solo durante le interrogazioni. Se ho un voto dunque esisto. (...) Il suo libro invece mi ha fatto fare pace con i miei trascorsi scolastici e oggi le dico grazie anche a nome di quei giovani studenti che attendono ancora di essere visti dai loro insegnanti per come sono davvero. A differenza sua però io non ho ricavato nulla dagli insegnamenti dei cosiddetti cattivi maestri e ho cercato, invece, di rimuoverli dal mio orizzonte esistenziale (...). Complimenti per lo splendido libro e per la passione che mette nel suo lavoro» Michele G.

Il libro "Ciao, Prof!" è in vendita su Amazon

lunedì 6 luglio 2020

LE RIFLESSIONI DEL FILOSOFO SORRIDENTE - L'ultimo libro di Cristian Porcino

Porcino dà alle stampe un nuovo lavoro, Ciao, Prof!, ed è subito gioia. Come definirlo? Diario d'un insegnante ai tempi del Covid? Riflessioni degli studenti alle prese con la DaD? Troppo poco, e anche scontato, per un autore la cui cifra è l'imprevedibilità. Assieme a Cristian Porcino si sa da dove si parte ma non dove si arriva. E ciò fa di lui, oltre che un narratore, un autentico docente: colui che conduce, stimola e fa emergere la creatività di ogni ragazzo/a. Un novello Socrate - uno dei ricordi del Nostro si apre proprio con questo nome - che prende per mano i suoi Fedone e le sue Diotima, infrange le loro certezze, li fa deragliare, li emoziona, li diverte, per poi condurli sui Campi Elisi del sapere infinito. E irrisolto. Porcino assomma l'entusiasmo del giovane alla saggezza del filosofo. Non fornisce risposte, non è il suo compito. Solo nella diuturna ricerca crescono le civiltà, solo in essa si diviene adulti. Un filosofo sorridente, come il Luciano De Crescenzo cui il volume è dedicato, come la Filosofia del sorriso della quale vengono elargite vivide pennellate, ma non per questo meno rigoroso. Il titolo confidenziale del libro non deve ingannare: il "prof" è sì un amico, però la sua è una philia, affinità d'animo; elevazione. Così, si possono affrontare temi molto seri - i più squisitamente letterario-filosofico-amorosi quali Abelardo ed Eloisa, la coppia Sartre-De Beauvoir o un commosso ricordo di Sepulveda, e altri storico-antropologici (appassionanti i monologhi di Eva e Ipazia sulla condizione femminile), o di più stretta attualità: la pandemia certo, ma anche il razzismo, l'omofobia, la nonviolenza, spaziando da Marco Mengoni a Tiziano Ferro, da Woody Allen ad Harry Potter, da Pinocchio a Margaret Atwood, senza dimenticare la lezione di papa Francesco. Al termine, Porcino si fa da parte per lasciare la parola a Chaplin e al suo celeberrimo Discorso all'umanità: e ha l'umiltà di non affiancargli chiose, che necessariamente svilirebbero la pregnanza di quell'appello. Perché se è vero che le parole hanno un peso - per citare ancora Ferro -, le troppe parole sono un vuoto affabulare, un cupio dissolvi della comunicazione; chi le dilapida è una mala persona, ammoniva Carducci. Un poeta, naturalmente. E la poesia è il luogo dove il verbo si fa carne: "Io sono il ricordo, io sono te", sintetizza Porcino nella lirica conclusiva. E qui, davvero, non occorre aggiungere altro.

(Prof.ssa Daniela Tuscano)


Il libro è in vendita su Amazon al seguente link: https://www.amazon.it/Ciao-Prof-Cristian-Porcino-Ferrara/dp/1716830346/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=ciao+prof&qid=1594065133&s=books&sr=1-1

giovedì 2 luglio 2020

“Politica in pillole” a cura di A. Frith, R. Hore, L. Stowell

(“Politica in pillole” a cura di A. Frith, R. Hore, L. Stowell, Edizioni Usborne, pp. 127, € 12,90).

Solitamente quando si parla di politica le persone sono poco preparate e fin troppo diffidenti verso i rappresentanti politici. Questo succede perché la mancata conoscenza della politica genera un malcontento generale. Il libro edito da Edizioni Usborne riesce nella titanica impresa di spiegare con semplicità i meccanismi che regolano la nostra vita sociale. Grazie alle numerose illustrazioni di Kellan Stover il libro si rivolge ai più piccoli. Bisogna imparare fin dalla più tenera età che la politica non è qualcosa di estraneo alla nostre vite ma parte integrante della nostra socialità. Come diceva Aristotele l'uomo è uno zoon politikon cioè un animale politico e di conseguenza non possiamo ignorare qualcosa che fa parte della nostra vita. Grazie a questo volume possiamo iniziare a familiarizzare con termini e figure istituzionali di grandissima importanza. Come scrive il filosofo Fernando Savater: “Si chiama società perché siamo soci, non è un’azienda da cui possiamo dimetterci. Lasciare tutto in mano ai dirigenti è stupido e non conviene.”
In definitiva in libro imperdibile.

Cristian Porcino

® Riproduzione

martedì 30 giugno 2020

"Ciao, Prof!" di Cristian A. Porcino Ferrara

Il nuovo libro del Prof. Porcino raccoglie alcune lezioni svolte dall’autore durante l’emergenza sanitaria del Covid-19.
All’interno del libro troviamo diversi argomenti come il bullismo, il razzismo, la violenza di genere, il peso delle parole e molto altro.
Un modo intelligente e piacevole per restare vicini ai propri allievi in un periodo di distanziamento sociale. Il libro è in vendita su Amazon

martedì 16 giugno 2020

In uscita "Ciao, Prof!" il nuovo libro di Cristian A. Porcino Ferrara

“Ciao, Prof!” raccoglie alcune lezioni svolte dall’autore durante l’emergenza sanitaria del Covid-19.
All’interno del libro troviamo diversi argomenti come il bullismo, il razzismo, la violenza di genere, il peso delle parole e molto altro.
Un modo intelligente e piacevole per restare vicini ai propri allievi in un periodo di distanziamento sociale.

"Ciao, Prof!"
pp. 100
€ 14,00
Lulu Edition
ISBN: 9781716830341

Preso in vendita su Amazon

sabato 11 aprile 2020

“Zombi strane storie di santi” di Arnaldo Casali

(“Zombi strane storie di santi” di Arnaldo Casali, Graphe.it Edizioni, pp. 88, € 7,50).

Gli appassionati di cinema horror troveranno in questo saggio di Arnaldo Casali pane per i loro denti. Bisogna tenere presente che i corpi riesumati ed esposti alla venerazione dei fedeli è una cosa macabra e ripugnante. In moltissime chiese troviamo angoli riservati ai cadaveri di beati e venerabili conservati in delle teche di vetro. Nella basilica di San Pietro, ad esempio, troviamo esposto il corpo imbalsamato di Giovanni XXIII e i resti di Innocenzo XI. Quest’ultimo dovette lasciare il suo posto alla tomba di Giovanni Paolo II per essere collocato in un luogo meno visibile della stessa basilica. Come potete immaginare la storia del cattolicesimo non è estranea a storie di santi le cui membra sono state recise e poi custodite per essere venerate dai fedeli. Casali riporta diversi casi di mostri entrati ormai nel nostro immaginario orrorifico come zombie, vampiri e fantasmi. Queste figure si intersecano alla perfezione con la storia di alcuni santi della tradizione cristiana. Casali è un cinefilo e sa individuare i film più emblematici che ci riportano a certi parallelismi con le spoglie mortali di santi zombi, beati e pontefici che dall’Oltretomba, secondo antiche leggende, inviavano messaggi ai propri credenti.
In definitiva un libro assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

® Riproduzione riservata

domenica 8 marzo 2020

“Sete” di Amélie Nothomb

(“Sete” di Amélie Nothomb, Voland, pp. 109, € 16,00).

Il Gesù di Amélie Nothomb conosce appieno il significato dell’incarnazione.
Il Cristo nothombiano assapora il lato umano e non meno importante della sua missione terrena. Soltanto chi ha un corpo può comprendere le necessità della carne. "Non lo ripeterò mai abbastanza: avere un corpo è quanto di più bello possa mai capitare". Il Redentore smentisce certe affermazioni racchiuse nel vangelo e sostiene che: “I Vangeli sono categorici”. Il protagonista di Sete è un falso calmo che non teme i sentimenti ed è disposto a deviare i piani del padre per placare la sua sete d’amore e il dolore della solitudine. Il Messia si accosta alla Vita come un assetato che sorseggiando un semplice bicchiere d’acqua sperimenta Dio. Bere diventa quindi un’esperienza mistica.
In un momento storico particolare il Gesù della scrittrice belga ci invoglia a riscoprire il senso della nostra umanità.
Assolutamente consigliato.


Cristian Porcino

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sabato 1 febbraio 2020

“Sguardi che contano” di Federica Fabbiani

“Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica” di Federica Fabbiani, Iacobelli, pp. 159, € 13,00).

Federica Fabbiani, giornalista e scrittrice, si interroga sulla visibilità lesbica nella rappresentazione cinematografica e televisiva degli ultimi anni. Per moltissimo tempo il lesbismo è stato raccontato attraverso immagini distorte e stereotipate. Tali immagini sono il prodotto di una cultura eterocentrica dominante che fomenta lo stigma sociale nei confronti delle persone omosessuali.
Scrive l’autrice: “Oggi, sugli schermi mainstream, la lesbica esiste e detiene intenzionalmente lo status di chi guarda e chiede di essere guardata (Carol) perché il suo desiderio, attraverso il suo/nostro sguardo, conta. Quindi stiamo tutti bene? Abbandonato lo status di oppresse, almeno in alcune parti del mondo, dove rintracciare un nuovo e vivificante elemento di coesione e identificazione?”.
Nel saggio in questione Fabbiani esamina diversi film e serie televisive offrendo ottimi spunti per ulteriori riflessioni.
In definitiva un libro assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

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giovedì 2 gennaio 2020

“Il trionfo del cristianesimo” di Barth D. Ehrman

(“Il trionfo del cristianesimo” di Barth D. Ehrman, Carocci, pp. 298, € 23,00)

Il saggio di Ehrman affronta con precisione chirurgica l’enigma storico del trionfo del Cristianesimo. Lo storico americano analizza con attenzione le fonti antiche e ci restituisce il significato più profondo di una religione che ha rivoluzionato e trasformato il nostro modo di pensare. L’autore analizza anche il modus operandi di alcuni seguaci di Cristo che attuarono una strategia per sedurre il cuore e l’intelletto della gente. I primi cristiani riuscirono a convertire i pagani attraverso il racconto dei miracoli compiuti dagli apostoli e grazie alla geniale invenzione dell’aldilà. Come scrive Ehrman: “Il popolo di Dio stava per entrare in un mondo di gioia, pace e gloria eterne. Ma quelli che non accoglievano questo annuncio avrebbero pagato un prezzo enorme. Le sofferenze del presente non erano nulla in confronto ai tormenti che attendevano coloro che respingevano la verità e continuavano ad adorare i servi del male. Per costoro c’era un’unica spaventosa prospettiva: l’angoscia eterna”. Infine il testo si sofferma sulla scalata al potere di Costantino e la conversione al cristianesimo. In definitiva un libro da non perdere assolutamente.

Cristian Porcino

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