martedì 1 ottobre 2019

“Perché le balene conoscono le lingue straniere” di Katharina Jacob

(“Perché le balene conoscono le lingue straniere” di Katharina Jacob, Edizioni Il Punto d’incontro, pp. 285, € 14,90).

Capire gli umani è già difficile ma decriptare il linguaggio animale sembra quasi impossibile. Il libro di Katharina Jakob tenta di dissipare i dubbi sulla rete comunicativa degli animali. Dal testo emergono straordinarie quanto insolite capacità diffuse tra le altre specie. Grazie a Jakob apprendiamo dell’intelligenza emotiva dei cani e la loro capacità di leggere le nostre espressioni facciali. Familiarizziamo con il pappagallo cenerino Alex che ha rivelato le spiccate capacità cognitive dei pappagalli e apprendiamo anche dei suoni particolari che emettono in superficie i cetacei. Come scrive l’autrice: “Questo non significa che i nostri amici animali siano identici a noi. Le differenze sono enormi, ma le capacità animali stanno pian piano ottenendo il posto che spetta loro, poiché non vengono più classificate inferiori a priori, ma semplicemente per quello che sono: diverse, di una complessità tutta loro”.
Randolf Menzel sottolinea che: “Noi uomini ci sentiamo molto superiori agli (altri) animali. In effetti, questi ultimi non compongono sinfonie né hit, non costruiscono automobili, non calcolano la portata dei ponti e non riflettono sulla possibilità di un’altra esistenza dopo la morte”.
Luigi Pirandello ha scritto che il cavallo non ha metafisica perché non sa di dover morire.
Proprio per questo il libro di Katharina Jacob ci aiuta a riflettere sugli errori del passato e sull’arroganza tipica di noi umani intenti sempre a ricondurre ogni cosa a un mondo a nostra immagine e somiglianza.
In definitiva un libro assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

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