domenica 31 dicembre 2023

Io sono. Un’affermazione della propria essenza

 


Un Cristian Porcino, come sempre delicato e profondo. Con un linguaggio semplice e immediato ci accompagna in un mondo letterario (chiaro specchio del nostro mondo reale) in cui il protagonista riesce con un percorso interiore, non privo di dolore, ad affermare la propria identità e vivere finalmente la sua vita a pieno, incontrando l'Amore,  lontano dal fanatismo religioso che troppo spesso è gabbia per le fragili coscienze degli esseri umani.

"Un'altra vita", un libro da leggere e da consigliare.


 Francesca Curreli

martedì 19 dicembre 2023

Celebrare la diversità attraverso la poesia


(ARS Istruzione Misterbianco) Le nostre alunne del 3° e 2° anno specializzande nel Settore Estetico Rapisarda Chiara e Giannitto Cristina, quest'oggi hanno ricevuto un' Attestato di Partecipazione alla III° rassegna della "Giornata del Disabile" rilasciatogli dall'Associazione Umanità Solidale O.D.V

per la realizzazione d'un componimento poetico incentrato sulla tematica della diversità.

Un ringraziamento speciale va al nostro Docente Porcino Cristian Adriano per aver supervisionato i componimenti delle sue alunne.




domenica 10 dicembre 2023

L'antica sapienza, quando la filosofia dialoga con ognuno di noi


 “Alle medie fu l’incontro con Platone e di conseguenza con Socrate a lenire le mie giovani ferite.

I libri mi hanno salvato da una voglia costante di sparire nel nulla. 

Forse come sostiene Andrè Aciman: “Chi legge lo fa per nascondersi. 

Per nascondere chi è realmente.

 E chi si nasconde non sempre si piace”.

Con questo breve saggio dal titolo “Sulle tracce dell’altrove”, il prof Cristian A. Porcino Ferrara, conosciuto come Il filosofo impertinente, ci accompagna nei meandri della sua mente e delle sue riflessioni, a partire dall’incontro con l’Antica Sapienza che è la protagonista del primo capitolo e apre il libro.   

Come coetanea dell’autore, classe 1981, non ho faticato a riconoscermi  nella descrizione della nostra generazione, cresciuta sicuramente in modo sereno, a pane e Bim Bum Bam, ma dove certi tipi di discorsi inerenti all’educazione sessuale e all’affettività, non si affrontavano in modo specifico o erano del tutto assenti.

Ognuno di noi si faceva una propria personale idea su tutta la sfera delle relazioni interpersonali, attingendo a giornalini ben poco attendibili come il settimanale “Cioè”.

C’era molta remore a parlare di certi argomenti in famiglia, meno che mai a scuola. 

La nostra adolescenza è stata un po’ nebulosa, molti di noi avevano concezioni ingenue e infantili che si sono portati dietro fino all’età adulta; mentre oggi basta un click per farsi un’idea scientifica su qualsiasi argomento, noi che non avevamo né Internet, né i social, vivevamo in una bolla e le nostre amicizie non sconfinano oltre i nostri ristretti ambienti di vita.

Non so dire col senno di poi, se questa ristrettezza ci possa aver salvato da tanti pericoli che vedo negli adolescenti di oggi, certamente posso affermare di essere stata felice fino ad un certo momento nella mia bolla, ma di aver poi realizzato di aver vissuto in modo molto limitato.

Non era facile per noi capire di avere un problema o semplicemente una diversità e condividerle con gli altri. In un capitolo del saggio l’autore esprime molto bene questa difficoltà, quella che veniva considerata come “devianza dalla norma” non si poteva manifestare, pena la condanna ad una vita da emarginato.

In questa solitudine e impossibilità di comunicare con l’altro, l’incontro con la filosofia e la letteratura ha teso una mano al Prof Cristian A. Porcino nel suo cammino di vita e di consapevolezza; autori come Wilde, Rimbaud, Proust, Verlaine, Forster, Pasolini,  gli permisero di accendere un faro  nel fitto e intricato caos dei sentimenti.

Il prof. Porcino ci parla inoltre del suo illuminante incontro con il filosofo Manlio Sgalambro, che ha collaborato con Franco Battiato (altro suo idolo insieme a Renato Zero) alla scrittura dei testi di un suo disco, e che ha probabilmente contribuito ad accendere in lui il fuoco per la filosofia.

Devo dire che la filosofia è stata anche per me una disciplina piuttosto ammaliante; ricordo di aver letto L’apologia di Socrate a 16 anni e di averla trovata affascinante, così come tutta la teoria Platonica della conoscenza. Inutile dire che anche Renato Zero è stato la colonna sonora di gran parte della mia adolescenza, con canzoni come Marciapiedi, Periferia, Inventi, Sogni di latta o La favola mia.

Ma sono molti gli artisti citati nel saggio che non conoscevo e che andrò sicuramente ad approfondire, ad esempio Calum Scott, autore di una canzone dal titolo “No Matter What” che mi ha profondamente commosso.

Nel saggio il Professor Cristian A. Porcino ci accompagna sulle tracce dell’altrove trattando anche una serie di altre tematiche sensibili come il corpo esposto, le religiosità tossica, la sessualità, la violenza di genere, e la lotta all’omofobia.

Io ringrazio sentitamente il filosofo-impertinente per la fiducia che mi ha accordato affidando proprio a me il suo prezioso saggio.

Non è facile parlare di tematiche così personali ed aprirsi ai propri lettori con sincerità, mostrando le proprie fragilità e prendendosi  anche le responsabilità per l’assunzione di prese di posizione forti e coraggiose. 

Ho letto nella biografia che questo saggio è solo l’ultimo di tanti altri testi pubblicati in passato dall’autore, ad esempio “I cantautori e la filosofia da Battiato a Zero” o “Canzoni contro l’omofobia e la violenza sulle donne”e che credo valga la pena di scoprire.

Credo che sia un ottimo libro da regalare e da auto-regalarsi se ci concediamo il lusso di lasciarci prendere per mano e guidare dalle profonde riflessioni filosofiche ed esistenziali disseminate nel saggio dal Professor Cristian A. Porcino Ferrara.


(Serena Bufano)

 


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venerdì 1 dicembre 2023

Diversamente simili



Incredibili analogie e curiose similitudini che hanno caratterizzato stralci della mia vita sono balzate fuori dalle pagine del breve ma intenso “Sulle tracce dell’altrove”, ennesima fatica letteraria dell’amico Cristian. Un sipario mai completamente chiuso su questa incredibile commedia, a volte dramma, che è la nostra esistenza terrena; passando fra le braccia di personaggi immortali come Franco Battiato, Raffaella Carrà, Manlio Sgalambro e molti altri che attraverso la loro Arte sono riusciti a lenire, se non guarire, le ferite inferte dagli artigli spietati dell’ignoranza e del giudizio.

“L’uomo è la belva più feroce”  afferma il Generale Zaroff nel racconto “The Most Dangerous Game” di Richard Connell (1924); da che mondo è mondo gli umani hanno creato spietati giochi al massacro chiamati “guerre” “battaglie” “inquisizione”… la crudeltà è sempre stata il sollazzo del popolo e la strategia del Potere. Guerre più silenziose ma non meno terribili si consumano nelle famiglie, nelle scuole e in quei luoghi che la società e le chiese vorrebbero indicarci come “templi di edificazione” ma che spesso si rivelano fabbriche di etichette terribili, marchiate a fuoco sui singoli individui colpevoli di essere se stessi. Seguiamo dunque le “tracce dell’altrove” per trovare la nostra strada verso la serenità, facendo della “diversità” il nostro vessillo!

(Marco Meucci)


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venerdì 24 novembre 2023

Lezioni di Pari opportunità con l’opera di Michela Murgia


(ARS Istruzione Misterbianco) Lettura in classe di alcune opere di Michela Murgia per le mie lezioni di Pari opportunità. Come ho specificato qualche giorno fa a conclusione del mio progetto didattico avviato con le mie allieve la lotta alla misoginia sistemica non può essere circoscritta solo al 25 novembre. L'opera di Murgia ha scardinato stereotipi e cliché machisti e patriarcali. Portare la sua voce in aula in questi anni è stato per me un grandissimo onore. Adesso che non è più con noi ogni sua singola riflessione ritorna prepotentemente a svegliarci da questo torpore in atto. Lei con tono speranzoso e convinto  ha affermato: "Certo, oggi il femminismo ha rialzato la testa. Non penso che se morissi domani lascerei un vuoto, piuttosto che lascerei spazio ad altre donne, capaci".
La voce di Michela Murgia è e resterà condivisa e non isolata perché le sue opere ci spingono ad un cambiamento radicale e ad una accettazione di ogni forma di deviazione dall'ordinario. "Di strano (e molto inquietante) ci sono solo quellə che vogliono farci credere che l'unico modo in cui dobbiamo volerci bene è quello che decidono loro".

©️ Cristian A. Porcino Ferrara

martedì 21 novembre 2023

Non solo il 25 novembre ma tutti i giorni!

 📚 PARI OPPORTUNITÀ E POLITICHE DI INTEGRAZIONE 📚


👠 Stop alla Violenza sulle Donne 👠


Il nostro Docente di materie umanistiche, nonché rinomato scrittore, Cristian Adriano Porcino quale conclusione del progetto didattico educativo eseguito nelle classi ha realizzato un video emotivamente coinvolgente insieme ad alcune delle sue alunne di I°, II°, III° e IV° anno, specializzande nel Settore Estetico al fine di sensibilizzare le giovani menti verso una tematica che tocca il cuore e l'animo del nostro Paese, purtroppo quasi quotidianamente oramai, ovvero la violenza sulle donne. Tematica troppo spesso al centro dei fatti di cronaca nazionali. La scuola può e deve essere terreno fertile per il cambiamento, cercare con ogni mezzo di innescare un processo di consapevolezza nelle menti dei giovani affinché una delle macchie indelebili che affligge maggiormente la quotidianità dei nostri giorni venga definitivamente cancellata.

Citando un passo tratto dal libro letto dalle nostre giovani allieve "Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più" di Michela Murgia

"Davanti a ogni comportamento molesto ci intimano di essere superiori, sorridere, abbozzare e non opporre alcuna resistenza, perché tanto è una battaglia persa. L’idea che sia impossibile reagire è diffusissima e la si può capire, perché le energie che servono per ribellarsi all’essere considerate un bersaglio mobile delle esternazioni maschili sono troppe, dato che troppe sono ancora le azioni a cui bisognerebbe reagire. C’è la convinzione che le donne vivano avendo come obiettivo l’essere desiderate dagli uomini e che siano in fondo loro stesse a chiedere di essere validate come sessualmente attraenti. Volere è potere, dice il proverbio, ma alle donne si lascia credere che il loro potere sia invece quello di essere volute."



lunedì 6 novembre 2023

Raffaella Carrà, icona di libertà ed emancipazione femminile

 


📚 PARI OPPORTUNITÀ E POLITICHE DI INTEGRAZIONE 📚


Le nostre ragazze del settore Estetico insieme al loro Docente, nonché rinomato scrittore, Prof. Cristian Adriano Porcino hanno svolto una lezione incentrata su un'icona di libertà e di emancipazione femminile: Raffaella Carrà. Raffaella ha avviato in Italia, e non solo, una rivoluzione in punta di piedi scardinando stereotipi e pregiudizi.  Proprio per questo può essere definita come una filosofa pop in grado di svelarci con la propria musica il segreto della felicità e della gioia di vivere. 


Come cantava in Fatalità: "Se qualcosa non va poi cambierà vivi oggi la vita". 


Il suo esempio ci ricorda costantemente che i diritti acquisiti vanno difesi sempre e comunque. Dopotutto Raffaella Carrà è uno stile di vita, parola di Pedro Almodovar.




domenica 5 novembre 2023

Sulle tracce dell’altrove, un libro contro il pregiudizio!



 …. Entrare nel mondo privato di Porcino Ferrara è un privilegio riservato a coloro i quali si avventurano nella lettura appassionata di “Sulle tracce dell’altrove “ (…) Schietto e feroce con se stesso il suo libro sfonda come un potente ariete il muro della vergogna e del pregiudizio. (...) Leggerlo ci libera dall'onta omertosa e ci spinge a scendere in campo. Subito!!!


(Leo76)


Il libro "Sulle tracce dell'altrove" è in vendita su Amazon

sabato 28 ottobre 2023

“La felicità al principio” di Tiziano Ferro

 “La felicità al principio” di Tiziano Ferro, pp. 200, Mondadori, € 19,00




domenica 8 ottobre 2023

“Diverso da chi?”


Forse è questa una delle domande che si è posto Cristian nello scrivere questo saggio biografico che percorre il suo passato come una cicatrice esposta a mo’ di medaglia. Un ricordo di una vittoria sofferta alla ricerca di sè stesso, sfuggendo dai dettami della tradizione sulla diversità. La reliquia del senso di angoscia, di pesantezza di questo “cavaliere inesistente desideroso di farsi vedere nella sua armatura di ferro splendente” è ben presente, come un sigillo, nelle memorie e nelle pagine del testo. Eppure questo senso di prigionia viene esorcizzato da aneddoti di vita vissuta e da citazioni di coloro che fecero della diversità, - di qualsiasi genere- un proprio punto di forza, personaggi provenienti da ambiti e ambienti diversi: da Franco Battiato a John Keating (“L’attimo fuggente), da Raffaella Carrà a Manlio Sgalambro. Diverso da chi, quindi? Diverso da ciò che viene imposto, diverso da chi si limita a seguire la “norma” come dettame immutabile. La libertà, soprattutto quella di pensiero, richiede lo sforzo di liberarsi dai preconcetti in cui ci si arrocca anche inconsapevolmente e di innalzare la sguardo “sulle tracce dell’altrove”.

Simone Febo Santi



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sabato 9 settembre 2023

Uno spiraglio di luce


Sulle Tracce dell'Altrove
... dalle primissime pagine uno spiraglio di luce pare trapelare dalle righe di ogni foglio. Quello di Cristian A. Porcino Ferrara, si profila fin da subito come un viaggio interiore ricco e profondo, a tratti doloroso, ma sempre lucido.

Una lettura piacevole e fluida, a tratti illuminante, soprattutto quando l'autore tocca temi di rilievo etico-morale come la spiritualità e la religiosità, l'omosessualità e l'esperienza travagliata del coming out etc...

Si coglie in sordina la presenza di un fil rouge che inevitabilmente lega ogni tematica a quella successiva, poiché è la continua ricerca interiore a guidare la mano dell'autore, non vi è mai stacco brutale tra i temi... come un flusso di coscienza scorre e va... come un fiume che non ha inizio né fine... così questo testo ci lascia la parola, apre e invita alla riflessione personale.

Grazie a Cristian A. Porcino Ferrara per essere riuscito a raccogliere spunti riflessivi tanto delicati in una lettura elegante.


Prof.ssa Francesca Curreli


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giovedì 29 giugno 2023

“Per non essere così” di Stefano Benaglia

 


Ho appena finito di leggere la nuova edizione del romanzo di Stefano Benaglia Per non essere così (in vendita su Amazon). Il libro racconta l'educazione sentimentale del protagonista senza tralasciare ferite e dolori che concorrono alla sua formazione. La storia del protagonista è accompagnata dalle canzoni di Renato Zero che scandiscono i momenti salienti del proprio vissuto. Un romanzo avvincente che si intitola proprio come una vecchia canzone del cantautore romano e si occupa proprio di smascherare pregiudizi e tabù. Conosco personalmente l'autore e posso assicurarvi che il suo romanzo merita di essere letto perché Benaglia è uno scrittore talentuoso e di rara sensibilità. 

Da leggere assolutamente

(Cristian A. Porcino Ferrara)

lunedì 12 giugno 2023

Il Prof. Porcino Ferrara presenta “Sulle tracce dell’altrove”

 Nell'ambito della rassegna "Culturalmente Malnate" e con il patrocinio della Pro Loco e del comune di Malnate (Va) sabato 10 giugno 2023 presso la libreria "Il regno dei libri"  è stato presentato il nuovo  libro di Cristian A. Porcino Ferrara "Sulle tracce dell'altrove".



Per l'occasione sono intervenuti oltre all'autore anche Stefano Benaglia e Barbara Cavazzana, scrittori e colleghi che hanno moderato il dibattito insieme alla psicologa Dott.ssa Paola Pugina. Durante il dibattito l'autore ha risposto alle domande del pubblico e dei moderatori toccando diverse tematiche trattate nel libro. Si è parlato di Franco Battiato, Calum Scott, l'insegnamento, il peso delle parole, l'omofobia, il coming out, la violenza di genere, il valore educativo dell'arte e molto altro.  Alla fine della presentazione, durata quasi due ore, il Prof. Porcino Ferrara si è intrattenuto per il firmacopie e per dialogare con il pubblico e le autorità presenti.
















sabato 22 aprile 2023

Lo scrittore Stefano Benaglia recensisce “Sulle tracce dell’altrove”


 Leggere questo 27° libro dello scrittore, professore e filosofo Cristian Adriano Porcino Ferrara è come fare un tuffo in un lago di sensazioni e di emozioni, un lago a volte placido ed altre tempestoso. 

Cristian cita come esempio le avversità patite da Origene, Diogene, Montaigne, oppure inflitte da Paolo di Tarso, papa Wojtyla e papa Ratzinger, per analizzare attentamente e con oggettività le responsabilità della religione nel tarpare le ali e nell’opprimere con sensi di colpa l’adolescenza di tanti di noi: “Si rubano ai giovani i momenti dei primi amori, delle prime infatuazioni, momenti che non torneranno più, frammenti di esistenza amputati da un corpo vivo che desiderava solo esprimersi come tutti”.

Altrettanto appassionati sono i ricordi della sua profonda amicizia con il cantautore/poeta/filosofo Franco Battiato, nonché del sodalizio professionale di quest’ultimo con il filosofo Manlio Sgalambro, autore di alcuni testi di Battiato. Sgalambro fu un faro nella vita del nostro Autore, che ebbe modo di incontrarlo in alcune occasioni instaurando con lui un dialogo fatto di punzecchiature ma di stima reciproca. 

Il libro si snoda poi attraverso un excursus di canzoni e film, esaminati dall’Autore in maniera profonda per analizzare i riverberi che essi hanno avuto – e continuano ad avere – nella sua vita e nella vita di molti di noi. Libri come “Tropico del Capricorno”, oppure film come “L’Attimo Fuggente”, da cui l’Autore trae spunto per una riflessione sul rapporto non sempre di interscambio tra professori ed alunni. I brani di Barbra Streisand, Raffaella Carrà, Elton John, Calum Scott e la sua toccante “No Matter What”, Jimmy Sommerveille e lo spietato videoclip di “Smalltown Boy”, Judy Garland con la sua “Over the Rainbow”, dalla quale nacque l’idea della bandiera rainbow delle comunità LGBTQ+ proprio per omaggiare questo testo. 

Attraverso il ricordo di personaggi femminili come Artemisia Gentileschi, Rosa Parks, Eunice Newton Foote, Ruth Bader Ginsburg – solo per citarne alcune – l’Autore trae spunto per affrontare il tema della violenza di genere. 

Toccanti sono poi i tributi-ricordo a Matthew Shepard, vittima dell’onnipresente omofobia; a Bayard Rustin, stretto collaboratore di Martin Luther King sempre tenuto nell’ombra a causa della sua omosessualità dichiarata. 

Insomma: attraverso tante citazioni, tanti aneddoti, tante esperienze vissute in prima persona e messe a nudo come mai prima, l’Autore ci regala un intenso viaggio dentro i sentimenti profondi di ognuno di noi – piacevoli o dolorosi che siano – che da sempre ci accompagnano durante l’intera nostra esistenza. 


(Stefano Benaglia)


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domenica 2 aprile 2023

Ciao Ryūichi


La tua musica ha cullato i miei dolori e sollevato i miei umori. Hai accompagnato la stesura dei miei libri e calmato i miei momenti di grande sconforto. Con la tua morte il pianoforte della vita perde una nota imprescindibile. Ciao Ryūichi 💔

Un viandante sulle tracce dell'Altrove. Giuseppe Scano intervista il Prof. Cristian A. Porcino Ferrara





1) Questo altrove è diverso dal precedente oppure è la continuità d’esso?



«Sicuramente ti riferisci al mio libro precedente "Altro e Altrove" uscito nel 2018, ma la mia ricerca della Verità è quotidiana e costante. Sono sempre proiettato in quell'altrove che fa parte della mia vita. Esiste ovviamente un filo conduttore che lega i miei lavori ma "Sulle tracce dell'altrove" indaga nella mia vita con spietata sincerità e imparzialità. Non lo avevo mai fatto prima per paura delle conseguenze emotive e alla fine ho vinto le mie insicurezze»



2) Dici che il parlare non è comunicare allora cosa sarebbe? Se ho ben capito stai rifiutando e mandando a ramengo la cultura orale?



«Parlare non vuol sempre dire veicolare contenuti di valore. Ci trinceriamo dietro parole vuote che sono lo specchio delle nostre effimere esistenze. Nella nostra società non c'è più spazio per i sentimenti e le emozioni. Il virtuale ha preso nettamente il sopravvento sul reale. Purtroppo continuiamo a ripetere parole trite e ritrite che non hanno più un vero significato. Siamo arrivati all'assassinio linguistico della Parola. L'idea di condivisione è solo un modo per acchiappare like e follower. In questa pratica riscontro la negazione del concetto di condivisione. 

Le parole sono importanti ma le abbiamo talmente svilite che fatichiamo a comprenderle davvero»




3) Oltre a Battiato e Sgalambro e agli altri riferimenti ce ne sono altri/e che ti hanno spronato per il tuo coming out?



«Non sono stato spinto da nessuno. Come ha ben scritto Ferzan Özpetek: “E quando trovi il coraggio di raccontarla, la tua storia, tutto cambia. Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto, il buio si fa luce e la luce ti indica una strada”. È andata proprio così. Ho deciso innanzitutto di raccontare la mia storia per aiutare coloro i quali vivono il proprio orientamento sentimentale con difficoltà. Volevo semplicemente essere d'aiuto ma per farlo dovevo raccontarmi senza infingimenti. Per essere credibile devi essere trasparente e non ricattabile.»



4) Rifiuti la religione considerandola come arma di distrazione di massa o oppio dei popoli ma poi citi esponenti delle religioni /fedi  diverse... non è una contraddizione? Forse sei come Battiato spirituale.



«L'unica contraddizione che noto è confondere la religiosità con la spiritualità. Come ben sai il discorso è spiegato nel libro in modo dettagliato. Chi legge "Sulle tracce dell'altrove" comprende le mie riflessioni e di conseguenza preferisco non aggiungere nulla. Per quanto riguarda Franco Battiato io eviterei le etichette. Lui era un essere speciale e non si può definire in alcun modo»



 5) Per chi muove i primi passi critici ed autocritici verso la fede /religione imposta  dalla società e dalle convenzioni puoi spiegare se c'è la differenza tra religione e spiritualità?



«La spiritualità appartiene ad ogni essere umano mentre la religione è un percorso specifico che gli individui percorrono e in cui scelgono di credere. Spiritualità non è sinonimo di religiosità. Battiato ha scritto una canzone su quest'argomento e si chiama "I'm that". Io non posso fornire alcun consiglio in campo religioso. A me il cattolicesimo ha fatto molto male mentre a qualcun altro potrà invece essere d'aiuto. Io ho raccontato solo la mia esperienza e nulla più. Per tale motivo invito le persone interessate a leggere il libro per capire il percorso tracciato. A tal proposito Margherita Hack sosteneva che: "Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici»



6) Dov’è il tuo  altrove? 



«Il mio altrove è ovunque e al contempo da nessuna parte. Si trova oltre l'arcobaleno e oltre gli steccati ideologici che ci rendono così superficiali. Sono così stanco di definirmi e definire che preferisco di gran lunga esistere e indagare altre piste. Sono un viandante sul sentiero dell'altrove»



7) Quali scenari di felicità e possibilità creative possono aprirsi quando smettiamo di aspirare a una crescita infinita su un pianeta finito e iniziamo invece a crescere come persone, comunità e noi stessi natura che vive?



«Nel libro rifletto sul nostro egoismo e sui vari meccanismi che ci portano a disumanizzarci. Il libro si apre proprio con una riflessione sulla nostra infelicità. Siamo soggetti dediti all'apparenza e alla disarmonia. Rifiutiamo il concetto di parentela universale ma condividiamo un destino unico di fratellanza e sorellanza senza nessun tipo di distinzione. Fino a quando continueremo a violentare la natura con il nostro forsennato egoismo non ci potrà mai essere uno scenario felice per tutti noi.»


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sabato 1 aprile 2023

Una mail che tocca il cuore

 


Il 30 marzo ho ricevuto questa mail toccante. La persona che l'ha scritta mi ha autorizzato alla diffusione della stessa nella modalità da me pubblicata. Sono io a doverti ringraziare Micky. Se un giorno ci incontreremo sarò ben lieto di abbracciarti.


*********





Caro Cristian,

ho acquistato il tuo libro su Amazon e l'ho divorato in pochissimi giorni. Non sono un lettore così veloce ma le tematiche raccontate appartengono al mio mondo. Molti anni fa ho lasciato il mio paese umbro per vivere a Düsseldorf. (...) La mia omosessualità mi ha certamente spinto a cambiare aria. Non mi sono mai nascosto e non ho mai voluto vivere nell’ombra. Sono nato e vissuto per tanto tempo in un piccolo paese e la mentalità così bigotta e meschina ha condizionato parte della mia vita. (...) Le tue riflessioni mi hanno ridonato una luce e una speranza che pensavo ormai perdute. Credevo di essere solo e dopo averti letto ho compreso che non era così. Il tuo libro racconta senza vittimismo il dolore che la società ci infligge e che talvolta malauguratamente ci autoinfliggiamo. In Germania mi sono sempre sentito accettato e tutelato a differenza dell’Italia dove sono e rimango un cittadino di serie B. (... ) Il tuo "Sulle tracce dell'altrove" mi ha riconciliato con una parte di me. (…)  Hai ragione quando sostieni che dobbiamo essere fieri di noi perché non esistono distinzioni. Condivido il tuo pensiero e spero di poterti incontrare un giorno per poterti abbracciare e dirti grazie.


(Micky)

venerdì 31 marzo 2023

Le allieve Chiara, Ema e Cristina intervistano il Prof.Porcino



(ARS Istruzione Misterbianco)


1) Com'è nata la passione per la scrittura? (Chiara Rapisarda)


«Il momento esatto non lo ricordo ma sicuramente questa passione è nata molto presto. Scrivevo pagine intere di racconti e riflessioni e la maestra rimaneva piacevolmente colpita»


2) Com'è nato il suo primo libro? (Chiara)


«Prima di laurearmi avevo già scritto dei libri ma non li avevo ancora pubblicati. Un anno dopo la laurea ho deciso che era arrivato il momento giusto per farli uscire. Il mio primo libro mi ha regalato grandi soddisfazioni. È stato citato perfino negli Oscar Mondadori. Prima di esordire nel mondo letterario ho militato per anni nelle redazioni dei giornali. Anni di gavetta che mi hanno spinto verso qualcosa di più serio, concreto e duraturo»


3) Il percorso scelto in giovane età l'ha influenzato nello scrivere dei libri? (Emanuela Bonanno)


«Nello specifico non so. Fin da piccolo ho amato molto i libri e mi sono rifugiato nella letteratura. Probabilmente questo ha influenzato la mia voglia di scrivere»


4) C'è un libro a cui è particolarmente legato? (Chiara)


«In qualche modo sono legato a tutti i miei libri e non sono pochi (ben 27!). Ho un debole per alcuni perché mi rappresentano in tutto e per tutto e di conseguenza guardo a loro con grande soddisfazione. Ci sono anche libri che non riscriverei più ma non sono un tipo che rinnega nulla del proprio percorso e di conseguenza accetto anche alcuni passi falsi compiuti in passato»


5) Ha mai preso ispirazione da qualche altro scrittore o scrittrice? (Chiara)


«Credo proprio di sì. Per scrivere bisogna aver letto tanto e ogni scrittore e scrittrice mi ha spinto con i propri lavori a creare qualcosa di mio. Per dar voce al mio pensiero ho saccheggiato centinaia di libri. Ogni singola lettura mi ha insegnato qualcosa»


6) Un suo libro è mai uscito fuori dall'Italia? (Emanuela) 


«Certamente. I miei libri sono venduti in diversi paesi tra cui Usa, Francia, Spagna, Germania e Inghilterra. Anni fa è stato perfino tradotto un mio libro in America e venduto su territorio statunitense, canadese e australiano. Ricordo ancora l’emozione di vedere il mio libro esposto in una libreria importantissima di New York»


7) Cosa si prova ad essere insegnante? (Chiara) 


«Ho sempre voluto insegnare. Lo ripetevo in continuazione fin da bambino e desideravo con tutto me stesso raggiungere tale traguardo. Insegnare è una professione affascinante perché mi permette quotidianamente di crescere umanamente. Ogni docente impara da voi. È uno scambio reciproco di informazioni e saperi»


8) Cosa consiglia ai ragazzi che vogliono intraprendere la strada di scrittori/scrittrici? (Chiara)


«Purtroppo in Italia si legge poco e in proporzione sono più i libri stampati che quelli acquistati ed effettivamente letti. Chi desidera scrivere ovviamente deve crederci fino in fondo ma prima di mettere nero su bianco i propri pensieri deve necessariamente leggere tantissimo. Non si può pensare di scrivere un libro se non si è poi disposti ad imparare da altri autori e autrici»



9) Cosa consiglia ai suoi alunni?


«A voi consiglio di approfittare di ogni singola lezione per imparare ad amare la cultura. Leggete e interessatevi alle cose che vi circondano. Approfondite i vostri interessi e contagiatevi di curiosità. La curiosità se utilizzata a fin di bene ci spinge ad andare avanti e a diventare persone più intelligenti. E poi contagiatevi di umanità. Riscoprite il valore dell’empatia e riponete l’arma del giudizio affrettato»


10) C’è qualche evento della sua vita che l’ha spinto a essere l’uomo che è oggi? Sarebbe disposto a raccontarlo? (Cristina Giannitto)


«Ogni singolo momento che ho vissuto nella mia vita ha contribuito a formare l’uomo che sono. Nel mio ultimo libro mi sono raccontato come non mai. Ho impiegato anni per farlo e alla fine ci sono riuscito. Almeno lo spero»


11) Si è mai trovato in difficoltà mentre scriveva un libro, come per esempio il cosiddetto “blocco dello scrittore”? (Cristina)


«Sì, moltissime volte.  Ho aspettato pazientemente di sbloccare una mia situazione personale. Nulla dura per sempre e dopo tre anni da “Ciao, Prof!” è uscito il mio ultimo lavoro»


12) Che ne pensa delle persone che giudicano un libro dalla copertina? (Cristina)


«Provo molta pena per loro. Giudicare dalle apparenze è lo sport più diffuso e praticato dagli esseri umani. Conoscere richiede uno sforzo che in molti non desiderano più compiere. Come diceva Pier Paolo Pasolini: “Quando la gente non capisce fabbrica scaffali”. Io non sono un oggetto e non desidero etichette e di conseguenza mi sforzo di comprendere»


13) Ha intenzione di pubblicare altri libri? (Cristina)


«Per il momento no. Mi godo i frutti del mio ultimo lavoro e mi preparo al tour di presentazioni in giro per l’Italia. Come scriveva Arthur Schnitzler “Il futuro non si può ipotecare”. Vedremo cosa mi riserverà il Domani.»

mercoledì 29 marzo 2023

“Sulle tracce dell’altrove” recensione



È un libro che mette a nudo te stesso e quelle che sono le verità, quelle verità scomode che lo scrittore mette in luce con il suo stile e il suo garbo inconfondibile. “Sulle tracce dell’altrove “ è un libro che come dice il titolo stesso va oltre l'altro, oltre i luoghi comuni e oltre le solite letture ampollose ma che poi non lasciano grandi emozioni.

Complimenti vivissimi allo scrittore che ho l'onore di conoscere e il mio augurio è che chi leggerà questo libro vada davvero OLTRE L'ALTROVE !!!!!


(Giuseppe Masino)

martedì 28 marzo 2023

Presentazione “Le lacrime di Coraline”




 (Ars Istruzione Misterbianco) Questa mattina la mia allieva Cristina Giannitto ha presentato il suo primo libro di poesie "Le lacrime di Coraline". Sono orgoglioso del suo lavoro e del suo straordinario coraggio. Cristina ha dato voce al suo io interiore senza temere i giudizi della gente. Ha avuto l'ardire di spezzare quel suono monotono e monocorde prodotto da una società che tenta di anestetizzare le nostre emozioni. La sua giovane voce ha squarciato il silenzio dell'indifferenza. Leopardi scriveva di essere stordito dal nulla che lo circondava e Cristina per non farsi annichilire dai luoghi comuni ha mostrato il suo vero volto.

Non può esistere l'ombra senza la luce e ogni cosa senza il suo esatto opposto. La società marchia ogni cosa e allontana chi non si adegua agli stereotipi e pregiudizi di massa. Fino a quando esisteranno i poeti ci sarà ancora un margine di salvezza per ognuno di noi. Bravissima Cristina 👋👋👋