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lunedì 22 dicembre 2014

"Un'altra vita"... per un natale diverso

“Diverso”. Aggettivo forse abusato, come sempre accade quando un argomento diventa di pubblico dominio. Ma regalatevi "Un'altra vita", breve ed emozionante romanzo di Cristian Porcino, e vi accorgerete che l'appellativo ci sta tutto. Cristian narra una storia autentica, semplice e al tempo stesso spiazzante. Oggi si sente tanto parlare di omosessualità, ma siamo davvero preparati ad accettare un figlio/a, fratello, amico gay o lesbica, soprattutto se abbiamo ricevuto un'educazione rigidamente religiosa? E noi, siamo in grado di accettarci, superando l'omofobia interiorizzata? È quanto accade a Shlomo, giovane ebreo ortodosso newyorchese, educato - programmato? - a perpetuare la tradizione paterna, a diventare un rabbino, sposare una donna adatta a lui, proliferare e mantenere una diversità che però, a differenza di quella che gli piove addosso, ha tutti i tratti d'una superba separazione dal resto della compagine umana. Scoprendosi omosessuale, Shlomo invece si trasforma in un diverso aperto al mondo, alle sue suggestioni, culture, credi. Rinasce e si ricrea, senza alcuna certezza preconfezionata, ma con l'unica, paradossale convinzione del dubbio come unica verità della vita. Un romanzo che pone domande più che fornire risposte: ed è questo il suo grande pregio. Siamo pronti a raccoglierne la sfida?
Franco Ferrari
© Riproduzione riservata

giovedì 11 dicembre 2014

Rassegna stampa romanzo “Un’altra vita” di Cristian Porcino



1) «Un’altra vita” Lulu Edition, pp. 124, è un bel romanzo di Cristian Porcino che tratta un tema importante per il nostro vivere sociale, quello della diversità. Lo fa con una scrittura sciolta e accattivante come è solito l’autore. (…) Un testo adatto anche ai ragazzi per far loro comprendere come la difficoltà di essere diversi nasca soprattutto da uno stato mentale inculcato dall’ educazione e dal retaggio» Maria Giovanna Farina (filosofa e scrittrice - "L'Accento di Socrate").

2) «Come prima cosa volevo complimentarmi con te per avermi regalato delle emozioni vere, sincere. Anche se non ci conosciamo posso assicurarti che difficilmente mi lascio contagiare e trasportare da un libro. Ho trovato il tuo romanzo davvero entusiasmante e coinvolgente sin dall’ inizio. Il protagonista di “Un’Altra vita” con il suo tipico atteggiamento da rivoluzionario silenzioso mi ha ricordato Holden Caulfield del capolavoro di Salinger. Grazie ancora per aver dato vita a Shlomo» Marco 57 (lettore).

3) «Cristian Porcino, filosofo e critico letterario, si cimenta col romanzo. Shlomo, protagonista di "Un'altra vita" (sempre per Lulu ma disponibile anche su Amazon), potrebbe rischiare la follia o, per reazione, trasformarsi in un violento fondamentalista. Il suo spirito, però, ha conservato un nucleo di spontaneità che lo previene da questi pericoli. E il suo carattere dolce non lo rende remissivo, ma curioso di esplorare se stesso e il mondo che lo circonda» Franco Vivaldi (giornalista).

4) «Potremmo invece, considerare “Un’altra vita” come un romanzo di formazione sentimentale, secondo la tradizione settecentesca inventata da Goethe e continuata da Sthendal e da Flaubert fino alla sua ultima ed eccentrica ripresa, quel geniale “Seminario sulla gioventù” di Busi che Porcino conosce perfettamente» Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese (scrittori).

5) «Leggendo il primo romanzo di Cristian Porcino “Un’altra vita” ci si imbatte in una lettura piacevole, scorrevole ed entusiasmante. L’autore è una continua scoperta e in questo romanzo affronta con delicatezza e positività il tema della sessualità, dell’omofobia e della rinascita affettiva» Viviana Cosentino (giornalista).

6) «Il nuovo libro di Cristian Porcino “Un’altra vita” raccontala vita di Shlomo, un giovane ebreo ortodosso che dovrà fare i conti con la mentalità chiusa e bigotta dei propri genitori e della comunità in cui risiede (…) Porcino smaschera il voyerismo di facciata che sembra tanto arrovellare i perbenisti dell’ultima ora. (…) La narrazione prosegue con tanti episodi suggestivi e densi di liricità in una cornice scenografica accattivante come quella di New York City» Veronica Di Stefano (giornalista).

7) «Il romanzo si sviluppa con molto garbo, mettendo in evidenza l'ottima preparazione culturale dell'autore che accompagna i due protagonisti con occhio benevolo e cosciente della"svolta" che il mondo contemporaneo ha impresso alla vita di tutti gli omosessuali» Salvatore Scalisi (scrittore).

8) «“Diverso”. Aggettivo forse abusato, come sempre accade quando un argomento diventa di pubblico dominio. Ma regalatevi "Un'altra vita", breve ed emozionante romanzo di Cristian Porcino, e vi accorgerete che l'appellativo ci sta tutto. Cristian narra una storia autentica, semplice e al tempo stesso spiazzante. Oggi si sente tanto parlare di omosessualità, ma siamo davvero preparati ad accettare un figlio/a, fratello, amico gay o lesbica, soprattutto se abbiamo ricevuto un'educazione rigidamente religiosa? E noi, siamo in grado di accettarci, superando l'omofobia interiorizzata? È quanto accade a Shlomo, giovane ebreo ortodosso newyorchese, educato - programmato? - a perpetuare la tradizione paterna, a diventare un rabbino, sposare una donna adatta a lui, proliferare e mantenere una diversità che però, a differenza di quella che gli piove addosso, ha tutti i tratti d'una superba separazione dal resto della compagine umana. Scoprendosi omosessuale, Shlomo invece si trasforma in un diverso aperto al mondo, alle sue suggestioni, culture, credi. Rinasce e si ricrea, senza alcuna certezza preconfezionata, ma con l'unica, paradossale convinzione del dubbio come unica verità della vita. Un romanzo che pone domande più che fornire risposte: ed è questo il suo grande pregio. Siamo pronti a raccoglierne la sfida?» Franco Ferrari (lettore), dicembre 2014

9) «Un tema attuale e spiazzante come quello dell’omofobia dall’aspetto pregiudiziale per il culto religioso, romanzato e narrato con un racconto che ti coinvolge fino alla fine, “Un’altra vita”, scritto da Cristian Porcino, come avere una seconda pelle addosso all’insaputa da chi ti ha messo alla vita. Shlomo è il protagonista di questa storia ingarbugliata, un giovane ebreo ortodosso che vive nell’America bigotta dei giorni nostri la propria diversità, alla ricerca di un mondo tutto nuovo ancora da esplorare, lontano dalla cultura con cui è stato svezzato. Lui non è un cristiano, appartiene a quel popolo eletto da Dio. L’autore vuole calcare l’aspetto tradizionalista, quasi comandato dal tuo credo religioso, dell’amore tra un uomo e una donna come principio fondamentale del bene di vivere, mettendo in primo piano l’altra realtà dell’amore, quello a senso unico con persone dello stesso sesso. Shlomo all’età di 21 anni viene cacciato da casa perché confesserà quali sono le sue vere passioni, vivere accanto a un uomo e confrontarsi con il mondo esterno rompendo gli schemi imposti dalla società in cui vive. “Cittadino del nuovo millennio Shlomo non capiva perché amare una persona poteva essere considerato peccato. Voltaire: “I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d’occhio”. Sfruttato l’altro al fine di compiacere se stesso. Non esiste una cultura gay così come non esiste una cultura etero”. Porcino non usa fronzoli o giochi di parole per mettere a nudo un problema che causa suicidi in tutto il mondo, perché la diversità è considerata come la malattia del secolo, quasi fosse la peste da evitare. Shlomo nella Grande Mela riscopre se stesso rivalutando le sue vere passioni e ridando sfogo al suo essere interiore per anni ghettizzato dall’immagine di un rabbino, Yona, questo è il suo nome, a capo di una congregazione religiosa che scruta la tua vita, e di un padre e una madre legati da un matrimonio forzato celebrato senza la propria volontà, come quello programmato e mai accaduto, tra Shlomo e Routh. Il romanzo come sempre è scritto bene e non lasciando nulla al caso.» Antonio Agosta (giornalista), pubblicato su "Generazione web", ottobre 2015.

(Il libro è in vendita su www.amazon.it e su www.lulu.com. Cliccate a destra nell’area corrispondente alla cover del libro e sarete indirizzati al link per l’acquisto).

lunedì 28 luglio 2014

Versione eBook del romanzo "Un'altra vita" di Cristian Porcino

“Un’altra Vita” di Cristian Porcino, Nuova Edizione. Dalla prefazione di Daniela Tuscano: “Un breve e intenso itinerario alla scoperta di se', l'ingresso nell'età adulta, il coraggio della verità, la voglia di sorprendersi e di osare, un “lieto fine” aperto a un futuro incognito e fascinoso: questo e molto di più è "Un'altra vita", il romanzo di Cristian Porcino uscito oggi in una nuova edizione”. Dati tecnici del libro: “Un’altra vita” di Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 124, formato eBook € 5,00. In vendita su: www.lulu.com.

Nuova edizione del romanzo “Un’altra Vita” di Cristian Porcino

“Un’altra Vita” di Cristian Porcino, Nuova Edizione. Dalla prefazione di Daniela Tuscano: “Un breve e intenso itinerario alla scoperta di se', l'ingresso nell'età adulta, il coraggio della verità, la voglia di sorprendersi e di osare, un “lieto fine” aperto a un futuro incognito e fascinoso: questo e molto di più è "Un'altra vita", il romanzo di Cristian Porcino uscito oggi in una nuova edizione”. Dati tecnici del libro: “Un’altra vita” di Cristian Porcino, Lulu Edition, pp. 124, formato cartaceo € 14,00, codice Isbn: 978-1-291-96493-6. in vendita su: www.lulu.com, www.amazon.it, ww.amazon.com, etc.

mercoledì 6 febbraio 2013

In Ebook il libro “Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino

(“Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino). Da oggi in vendita anche in versione Ebook il romanzo di Cristian Porcino “Incubi e Deliri a Lavatown” . Il libro è acquistabile su: www.lulu.com al prezzo di € 6,00. «Attraverso sogni, incubi e deliri ci addentriamo, pagina dopo pagina, all’interno di questa strana cittadina di Lavatown dove tutto è lecito, e i colpevoli riescono a farla sempre franca. I personaggi descritti da Porcino sono incattiviti, consumati e posseduti dai ruoli ricoperti in società e da alcune passioni che si sono tramutate in pericolose ossessioni psicologiche. La storia si sussegue con un ritmo incalzante, attraverso intrecci strepitosi e mai banali. Lo sguardo ironico e spietato dell’autore ci regala un romanzo indimenticabile, cinico e perfino inquietante». Dati tecnici del libro: “Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino. Pagine: 193, € 6,00, Lulu Edition. In vendita anche in formato cartaceo su: www.lulu.com, www.amazon.it, amazon.com, amazon.co.uk, etc al prezzo di € 13,00 (http://lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.it/2013/01/incubi-e-deliri-lavatown-di-cristian.html)

domenica 20 gennaio 2013

Sognare come atto puro di libertà. Recensione al romanzo “Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino

Il nuovo romanzo di Cristian Porcino è strutturato su ventotto capitoli, un Io narrante onnipresente e più di cinquanta personaggi che si snodano lungo la storia. “Incubi e Deliri a Lavatown” è un romanzo affollato d’immagini potenti, e situazioni raccapriccianti raccontate e mediate dalla spumeggiante e ineguagliabile verve linguistica della voce narrante. Desta particolare attenzione la descrizione degli abitanti di Lavatown, i quali riescono così come nella vita reale, a delinquere e a farla sempre franca. Nel racconto di Porcino alcuni paradossi rinviano sicuramente il lettore ad una riflessione ad ampio spettro sulle devianze della quotidianità a cui si assiste ormai con tacito e rassegnato silenzio. In questo secondo romanzo l’autore non risparmia critiche e riflessioni sullo stato sociale, politico e religioso dell’uomo contemporaneo. Troviamo, infatti, un giudizio feroce sulla giustizia ordinaria e le sentenze emesse dai suoi “arbitri” con poca cura. A Lavatown le prove lampanti a carico dei colpevoli spariscono come per magia o corruzione, e la parte offesa diventa, con un meccanismo rocambolesco, il tafano che punge la cavalla di memoria socratica e quindi l’insetto da eliminare. L’anomalia, nel regno creato dall’autore, diviene regola a tutti gli effetti. In un lungo susseguirsi di sogni, incubi e deliri l’autore trasforma la visionarietà di volti e aneddoti da lui descritti in materia viva e pulsante. Come ha dichiarato Porcino: “Ho voluto mantenere nel romanzo la ritmica contenuta nei sogni dove passato, presente e futuro appaiono indistinti. Certe facce appartengono a zone non rarefatte del pensiero e toccano un luogo sacro inconscio e quindi non profanabile”. I rappresentanti religiosi e altre figure professionali come i giornalisti, gli avvocati ecc, anche nel regno dei sogni diventano maschere e i ruoli prevalgono sulle persone che li ricoprono. Sognare, secondo l’autore, è l’unico momento in cui l’essere umano si riappropria dello spazio autonomo della propria coscienza. A questo punto c’è da chiedersi se forse nessuno sia mai stato libero di pensare e di vivere se non attraverso i propri sogni e deliri! (articolo di: Eli. Ber.). © Riproduzione riservata

domenica 6 gennaio 2013

“Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino

(“Incubi e deliri a Lavatown” di Cristian Porcino). «Attraverso sogni, incubi e deliri ci addentriamo, pagina dopo pagina, all’interno di questa strana cittadina di Lavatown dove tutto è lecito, e i colpevoli riescono a farla sempre franca. I personaggi descritti da Porcino sono incattiviti, consumati e posseduti dai ruoli ricoperti in società e da alcune passioni che si sono tramutate in pericolose ossessioni psicologiche. La storia si sussegue con un ritmo incalzante, attraverso intrecci strepitosi e mai banali. Lo sguardo ironico e spietato dell’autore ci regala un romanzo indimenticabile, cinico e perfino inquietante». Dati tecnici del libro: “Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino. Pagine: 192, € 13,00, ISBN: 9781291276541, Lulu Edition. In vendita su: lulu.com, amazon.it, amazon.com, amazon.co.uk, etc.

martedì 26 giugno 2012

Recensione al romanzo “Un’altra vita” di Cristian Porcino

(Articolo di Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese). Fino al 2010, anno in cui uscì il nostro ultimo romanzo sul mondo GLBTQ “San Berillo e altre tentazioni” (edizioni libreria Croce), eravamo abituati a recensire in media una ventina all’anno di libri su questi multiformi aspetti della sessualità. Quasi tutte storie omologate di rapporti sadomaso, alcune sentimentali come i romanzi di una Carolina Invernizio targata lesbo, poche, invece, di stampo saggistico sul nesso eros – famiglia – società. Ci ha un po’ stupito questo romanzo del giovane Cristian Porcino, di cui leggemmo tempo fa un bel libro su Michael Jackson e un altro molto originale su alcuni grandi cantautori italiani. Porcino è un ottimo giornalista, fine osservatore del mondo mass – mediatizzato di cui sa cogliere acutamente le ondulazioni del gusto. Il romanzo “Un'altra vita” racconta con uno stile minimalista l’iniziazione sessuale ed esistenziale di un ragazzo ebreo che, in patria, è costretto dalla propria cultura sessuofobica a nascondere la “diversità”. Nel suo Paese l’omosessualità è considerata un vero e proprio abominio che offende il comandamento divino. Il giovane ebreo Shlomo non è un filosofo, ma sa riflettere sulla propria condizione e si chiede più volte perché l’ebraismo condanna tanto l’omosessualità, mentre il Vangelo cristiano dichiara la libertà di amare. Shlomo fugge di casa, non sopportando la condanna da parte dei genitori e va a New York, la capitale del mondo che lo affascina e gli insegna a compiere quel rito di passaggio che nel mondo Occidentale non è nascosto nel buio della condanna morale. A New York impara a vivere il sesso in modo libero e consapevole e scopre anche quella dimensione della vita che tutti cercano e chiamano Amore. Porcino usa poche pennellate di colore, anche nelle scene erotiche che altri scrittori tratterebbero con un linguaggio trasgressivo. Crediamo che Porcino abbia scelto di non essere uno scrittore erotico, forse per non omologarsi con la pornografia gay di moda alcuni anni fa. Potremmo invece, considerare “Un’altra vita” come un romanzo di formazione sentimentale, secondo la tradizione settecentesca inventata da Goethe e continuata da Sthendal e da Flaubert fino alla sua ultima ed eccentrica ripresa, quel geniale “Seminario della gioventù” di Busi che Porcino conosce perfettamente. © Riproduzione riservata

mercoledì 30 maggio 2012

Recensione libro “Un’altra vita” di Cristian Porcino

(Articolo di: Salvatore Scalisi). Cristian Porcino dedica questa sua opera alla problematica dell'omosessualità. Il romanzo si sviluppa con molto garbo, mettendo in evidenza l'ottima preparazione culturale dell'autore che accompagna i due protagonisti con occhio benevolo e cosciente della"svolta" che il mondo contemporaneo ha impresso alla vita di tutti gli omosessuali. Infatti dopo secoli di persecuzioni e di maltrattamenti atroci, finalmente, tutti si rendono conto che l'omosessuale non agisce a suo capriccio, ma è spinto dalla natura a fare scelte fuori dal comune. I ricercatori hanno, infatti, scoperto che l'atteggiamento omosessuale è dettato dalla presenza di un cromosoma in più nel DNA di chi ha questa tendenza. Perciò l'analisi che Porcino conduce nel suo romanzo è un prodotto del tempo attuale che ha finalmente elaborato una cultura dell'accettazione del "diverso". Salvatore Scalisi © Riproduzione riservata

domenica 15 aprile 2012

Quando l’amore sconfigge il pregiudizio

(Articolo di: Viviana Cosentino). Leggendo il primo romanzo di Cristian Porcino “Un’altra vita” ci si imbatte in una lettura piacevole, scorrevole ed entusiasmante. L’autore è una continua scoperta e in questo romanzo affronta con delicatezza e positività il tema della sessualità, dell’omofobia e della rinascita affettiva. “Un’altra vita” racconta la storia di un giovane ebreo ortodosso, Shlomo, che a causa della mentalità chiusa e bigotta dei propri genitori e della comunità in cui risiede, affronterà una nuova vita catapultato nella Grande Mela, inizialmente in solitudine e con la sola voglia di riscatto e di vivere una vita ‘normale’. La sua grande forza di volontà e intelligenza, infatti, lo faranno ambientare e integrare in questo nuovo ‘mondo’ in maniera eccellente. A New York troverà, a parte il lavoro, anche un grande amore che potrà vivere alla luce del sole senza aver paura di essere giudicato da occhi, orecchie e bocche indiscrete. Nella sua semplicità questo testo tratta un tema ancora oggi purtroppo scottante, dichiarando in maniera coraggiosa che l’amore non ha sesso andando contro, spesso e volentieri, certi parametri religiosi che occorre abbattere una volta per tutte. Inoltre, la cornice di New York è, a mio parere, molto suggestiva, accattivante e azzeccata per ambientare la storia di Shlomo, perché credo che in questa città globale, nonché uno dei centri economici e culturali più influenti del mondo, coesistono, convivono e riescono ad amalgamarsi comunità religiose differenti, colori di pelle diverse e culture disparate. Si comprende benissimo, anche, che l’autore mette molto delle sue conoscenze generali e personali in questo romanzo: dalla filosofia alla musica, dalla letteratura alla storia, dai suoi viaggi a New York alla passione per le religioni… “Le ombre del passato di Shlomo erano fuggite via, perché la sua vita adesso era come lui la desiderava” (cfr p. 90): insomma, un libro da leggere in breve tempo, che coinvolge e con un lieto fine, che a volte non guasta e ci insegna che essere più positivi e aperti verso il prossimo, forse è un atto di civiltà straordinario. © Riproduzione riservata. Il libro è in vendita su: www.lulu.com, www.amazon.it, www.amazon.co.uk, www.amazon.es, www.amazon.fr

martedì 14 febbraio 2012

"Un'altra vita" di Cristian Porcino


Shlomo è un giovane ebreo ortodosso cacciato dalla sua comunità perché gay. Shlomo dovrà ricominciare a vivere lontano dalla sua famiglia e dalle sue tradizioni affrontando varie peripezie. Un romanzo che guida il lettore verso una riflessione ad ampio spettro su religione e sessualità.


Dati Tecnici del libro:
“Un’altra vita” di Cristian Porcino
Pag: 95
€ 14,00

In vendita su: www. lulu.com, www.amazon.com, www.amazon.co.uk, www.amazon.it