martedì 24 marzo 2009

“Twilight: il Backstage del film” di Mark Cotta Vaz


Dopo il notevole successo riscosso prima in libreria e poi al botteghino, Twilight diventa un libro fotografico che racconta proprio il backstage del film e scritto per l’occasione da Mark Cotta Vaz per Fazi Editore. Il libro descrive la nascita del film e di conseguenza si occupa della scelta della regista, degli attori, etc. Ad esempio prima che il mondo venisse “contagiato” dal successo della saga twilightiana, il soggetto scritto da Sthephenie Meyer era già stato preso in considerazione per divenire un’opera cinematografica. Il film diretto dalla regista Catherine Hardwicke, è davvero suggestivo, perché riesce a trasporre sullo schermo il fascino maledetto del vampiro Edward Cullen innamorato di Bella. Questa storia d’amore non ha sortito un fascino solo e soltanto sui teenagers, ma anche in coloro i quali solitamente sono degli appassionati di film romantici. La Hardwicke ha dato vita ad un film minimalista, eccellente sotto il punto di vista cinematografico; cosa non facile quando si affronta una storia già nota a gran parte del pubblico per via dei libri pubblicati. In effetti la storia di Twilight pur occupandosi di vampiri, analizza in forma romanzata la fenomenologia dell’amore e al contempo la sua vulnerabilità. Quando siamo innamorati non valutiamo i pro e i contro del sentimento che proviamo per qualcuno; ci sentiamo fortemente attratti dall’altro senza ragionarci troppo. IsaBella Swan si sente coinvolta da Edward; ma quest’ultimo dovrà fare i conti con la propria natura di vampiro. “Twilight: il Backstage del film” è davvero intrigante, perché svela particolari nascosti agli appassionati del film, e incuriosisce anche il lettore che non ha voluto vedere il film perché magari viziato da stupidi pregiudizi. A mio avviso il libro non è stato tradotto in maniera egregia. Certi passaggi risultano contorti e privi di una sintassi grammaticale. Comunque sia dopo la lettura del presente volume dubito fortemente che si potrà rimanere indifferenti alla storia descritta in Twilight.


Cristian Porcino