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lunedì 21 aprile 2025

La scomparsa di Papa Francesco, testimone di Umanità



In molti lo avete attaccato in ogni occasione per ogni suo gesto di apertura verso gli altri. Lo avete denigrato, chiamato usurpatore, antipapa, sinistrorso, massone e preso in giro per le sue encicliche sociali. Da non credente l'ho sempre rispettato e criticato senza fargli sconti ma con la consapevolezza che il suo pontificato è riuscito a portare il sorriso e la pacificazione dopo anni di ratzingerismo opprimente che ha fatto male a molti di noi (in)visibili. Non sempre è riuscito in questa ardua impresa ma lo sforzo, rispetto ai predecessori, c'è stato. Eravamo e resteremo su molte questioni agli antipodi ma riconosco il merito delle sue azioni in favore di una inclusività maggiore per tutti dentro la Chiesa. Francesco ha mostrato il volto umano del Vangelo mostrandosi come uomo anziché come Capo supremo del cattolicesimo. Mi auguro che il suo esempio non verrà archiviato dal suo successore e che l'attenzione verso gli ultimi continuerà ad essere una prerogativa del prossimo pontefice. La Chiesa deve aprirsi a tutti e la strada che Bergoglio ha aperto deve continuare ad essere percorsa.

© Cristian A. Porcino Ferrara

domenica 16 giugno 2024

Caro Francesco, frociaggine non è una battuta ma un'offesa!



Sulle tracce dell'altrove
di Cristian A. Porcino Ferrara esplora temi filosofici e culturali attraverso riflessioni ed esperienze "in cammino". Il libro ci accompagna in un percorso di considerazioni personali e confronti con figure culturali e storiche significative come Franco Battiato, Giacomo Leopardi, Calum Scott, Matthew Shepard, Raffaella Carrà, Barbra Streisand, Ratzinger e molti altri. L'autore smonta il pregiudizio più o meno velato dietro luoghi comuni ed espressioni omofobe e ignoranti diffuse in certi ambienti,  mostrando in tutta la sua  violenza l'azione crudele dell'ignoranza mascherata da ipocrisia bigotta. L'omofobia, purtroppo, è più che mai trasversale e d'attualità in tutto il mondo, un sentimento strisciante che sfocia nell'intolleranza, discriminazione e, in alcuni casi, violenza verso persone appartenenti alla comunità LGBTQ+.  È fondamentale comprendere che non si tratta solo di un dramma sociale, ma anche di una urgente questione di diritti umani. Ogni individuo deve poter vivere con dignità e senza paura di essere etichettato in base all'orientamento sessuale.

Porcino Ferrara utilizza diversi riferimenti per sondare i "sentieri dell'altrove", ossia quelle dimensioni del pensiero che si trovano al di là delle convenzioni quotidiane.

Il libro è strutturato in modo da offrire una serie di riflessioni lucide e a tratti ludiche, in un percorso che si rivela tanto intellettuale quanto emotivo. Questa combinazione di elementi rende l'opera un affascinante affresco del pensiero che ha formato l'autore, un professore e filosofo, capace di coniugare il rigore della filosofia con la leggerezza della narrazione. Le sue sono anche parole di coraggio, riscatto di vite, esperienze, sensibilità, necessario contraltare alle recenti "gaffe" omofobe tanto più gravi perché vengono da chi dovrebbe avere a cuore più di chiunque la vita umana e la sua dimensione morale e interiore, gestendo con estrema cautela il proprio potere d'influenza. Socrate sosteneva giustamente che si fa del male solo per ignoranza. A nessuno è concesso  sdoganare un'offesa, tantomeno a chi si professa guida spirituale. E le scuse tardive, peraltro immediatamente tradite, suonano come una grottesca e superficiale scappatoia a fronte di una sofferenza secolare. Nelle parole possono trovarsi condensate milioni di vite confinate nell'ombra nel corso della storia, e questo libro ce ne dà una piena e definitiva consapevolezza. 

"Se vogliamo essere comprensivi, dobbiamo prestare attenzione alle parole che usiamo. Dobbiamo parlare ed ascoltare con il cuore.” (Marshall Bertram Rosenberg).


(Gi. Ve.)

Il libro è in vendita su Amazon

giovedì 1 giugno 2017

L'elzeviro del filosofo impertinente


Iniziamo con una semplice domanda: perché i preti vanno spesso in TV a parlare di sesso?
In ogni programma dedicato all'amore o alla morale sessuale indovinate un po' chi c'è sempre a farfugliare qualcosa? Naturalmente un chierico di santa madre Chiesa! Non solo ciarlano in TV, ma scrivono perfino libri su come vivere una sana e santa sessualità. Ma vi rendete conto? Per statuto sono uomini celibi che fanno voto di castità e poi diventano, tutto ad un tratto, esperti di sessualità!? A me i conti non tornano, non so a voi. Non dimentichiamo che il giovane arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla scrisse nel 1960 un'opera filosofica dal titolo: Amore e responsabilità. Morale sessuale e vita interpersonale. La filosofa e amica di Wojtyla, Anna Teresa Tymieniecka disse: "Ciò che ha scritto (Wojtyla ndr) sull'amore e sul sesso dimostra la sua scarsa conoscenza del tema. Mi sembrava che fosse evidente che non sapeva di cosa stava parlando". Come può un sacerdote sapere quali dinamiche intercorrono tra due innamorati che vivono e sperimentano le gioie del sesso? E non dimentichiamo che la CEI di Ruini-Bagnasco e i papi non smettono mai di ricordarci l'importanza della famiglia e dei figli. Ma se sono così ossessionati dalla famiglia perché non ne hanno creata una tutta loro? Ufficialmente non sono padri carnali ma si fanno chiamare in tal modo per trattarci come figli ed esercitare la loro autorità. A me sembra paradossale questo atteggiamento. Qui non si tratta di essere credenti, agnostici, atei o anticlericali ma di seguire semplicemente la logica. Io non sono padre e d'ora in avanti mi dedicherò a scrivere testi, e a tenere convegni sulla paternità e la gestione dei figli. Sono sicuro che se lo facessi mi sentirei ridicolo e insignificante. Come posso parlare con cognizione di causa di un argomento che non padroneggio?! È arrivato il momento per il Vaticano di occuparsi di fede e non di morale sessuale. Papa Bergoglio è l'unico pontefice a non manifestare quell'ossessione tanto cara ai suoi predecessori per la vita sessuale dei suoi fedeli. Infatti, i più conservatori lo attaccano per questo motivo. Non gli perdonano il suo continuo concentrarsi sul Vangelo e non su argomenti che non spetta a un prete giudicare. Bergoglio ricorda incessantemente ai credenti cristiani che dichiararsi tali significa mettere davvero in pratica le parole di Gesù. Forse questi soggetti trovano imperdonabile un papa che si dedica a portare avanti l'insegnamento evangelico ed è per questo che tentano di scalfire la sua autorità senza alcun successo. Un motivo in più per stimare umanamente questo papa. Lui va avanti per la sua strada senza prestare attenzione a certi individui. Naturalmente io non lo vedo con gli occhi della fede che non ho, e dunque non lo percepisco come "il dolce Cristo in terra" (vedi Santa Caterina da Siena), ma solo come un uomo di pace (e non è mica poco!). Per caso vi siete dimenticati che con Joseph Ratzinger si finiva sempre a parlare di famiglia composta da uomo e donna, il valore dei figli e via discorrendo? Come si dice a Napoli "Dalle 'e dalle se scassano pure e' metalle". Io non dimentico che per la giornata della pace 2013 il papa emerito Benedetto XVI scrisse che le unioni gay erano un vero attentato alla pace! Due persone che si amano metterebbero a repentaglio la pace nel mondo?!!! Io rimango basito e non aggiungo nulla, ma vi consiglio vivamente di leggere le opinioni del teologo Hans Küng sul pontificato ratzingeriano. Nei vari talk show quando si parla di divorzi, anticoncezionali, unioni civili ci trovo sempre un prete, mentre se l'argomento trattato è la pedofilia, la corruzione nessuno, e sottolineo nessuno, si sogna di invitare un sacerdote in trasmissione. Ma se il loro abito li autorizza a parlare di sesso perché non di frode bancarie, ingerenza e tanti altri argomenti? Non si può essere tuttologi a convenienza. Io trovo molto più preoccupante dei chierici che blaterano di sessualità i fedeli che credono ciecamente alle loro parole. Non li sfiora mai il dubbio che quelle frasi non andrebbero prese per oro colato? Se parlano di fede sono delle vere autorità, ma quando parlano d'altro la loro opinione vale quanto la vostra. La loro competenza però non sempre è dimostrata se pensiamo al commento fuori luogo pronunciato da quel vescovo italiano all'indomani della strage di Manchester. Costui ha definito i bambini e gli adolescenti uccisi per mano dei terroristi in tal modo: "Figli miei, siete morti così, quasi senza ragioni come avevate vissuto. Pregherò per voi". Che orrore !!!!
Quando leggiamo certe invettive ricordiamoci che se la gente si allontana sempre più dalla religione è per persone così.
Ovviamente ognuno di noi è libero di scegliere autonomamente a chi e a cosa prestare attenzione. Io certamente non ho tempo da perdere con certi tuttologi dalla doppia morale che vivacchiano nei salotti televisivi.
"L'intelligenza non ha valletti, si serve da sé" (Aldo Busi).


Cristian Porcino

® Riproduzione riservata

mercoledì 1 marzo 2017

“In viaggio” di Andrea Tornielli


(“In viaggio” di Andrea Tornielli, Piemme, pp. 344, € 18,00).

Andrea Tornielli, vaticanista e giornalista de La Stampa, raccoglie in un unico volume i viaggi internazionali compiuti da papa Bergoglio nei suoi quattro anni di pontificato. Il volume si apre con un’inedita intervista a Francesco, e si conclude con i retroscena delle trasferte papali. Tornielli - già coautore del primo libro intervista di Bergoglio - ci consegna un diario accurato ed onesto sul carisma e la fede di uno dei pontefici più amati della storia. Come scrive l’autore: “Non è un saggio di analisi geopolitica, e nemmeno ha la pretesa di offrire un primo bilancio del pontificato itinerante. In un tempo in cui abbondano i commenti, chi scrive è convinto che il compito del cronista sia innanzitutto quello di cercare di raccontare la realtà della quale è testimone”.
In definitiva un libro che merita assolutamente di essere letto.

Cristian Porcino


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lunedì 23 gennaio 2017

“Abbiamo bisogno di te” a cura di Maria Cristina Poma


(“Abbiamo bisogno di te” a cura di Maria Cristina Poma, Imprimatur, pp. 118, € 12,00).

Il volume raccoglie ventisette lettere augurali scritte da diverse persone di ogni età, cultura e classe sociale in occasione dell’ottantesimo compleanno di papa Francesco. Un variegato ritratto di un uomo che in quattro anni di pontificato ha cambiato la percezione del papato e della Chiesa. Troviamo la lettera del filosofo Giulio Giorello, del giornalista Ferruccio De Bortoli, del poeta Hafez Haidar, dell’attore Moni Ovadia, ma anche la semplicità racchiusa nelle lettere di bambini o di preti e tanti altri. Il libro ha il pregio di ricordare che Jorge Mario Bergoglio non è soltanto il rappresentante del cattolicesimo, ma una figura di riferimento rispettata in tutto il mondo, anche da chi non crede o appartiene semplicemente ad altra confessione religiosa. In definitiva un volume che festeggia il compleanno del papa avvenuto a dicembre, ma svela anche il complesso lavoro intrapreso in questi anni da Francesco. Assolutamente consigliato.

Cristian Porcino


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venerdì 2 settembre 2016

“Fratelli e sorelle, buonasera” di Dario Edoardo Viganò


(“Fratelli e sorelle, buonasera. Papa Francesco e la comunicazione” di Dario Edoardo Viganò, Carocci Editore, pp. 175, € 14,00).

Da quel 13 marzo 2013 il mondo ha imparato a conoscere e familiarizzare con il linguaggio diretto ed immediato di papa Francesco. In poco tempo la sua presenza e i suoi discorsi hanno risvegliato grande entusiasmo nei fedeli cattolici e anche nelle persone di diversa confessione religiosa. Viganò analizza con rigore e passione i dialoghi, le omelie, le encicliche e i viaggi di papa Bergoglio in un saggio raffinato che ben descrive l’operato di questo pontefice. Come scrive, infatti, l’autore: «Francesco è diventato rapidamente uno dei papi più amati, ascoltati, citati tanto dai credenti quanto dai non credenti». Grazie a questo metodo di comunicazione incisivo adoperato da Bergoglio moltissime persone hanno riscoperto i valori racchiusi nel vangelo cristiano. La sua elezione al soglio pontificio ha rappresentato una svolta epocale. In definitiva un libro che vi aiuterà a comprendere meglio la filosofia e l’umanità di papa Bergoglio. Assolutamente consigliato.

Cristian Porcino


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giovedì 2 giugno 2016

“Pensieri per l’Anno Santo” di Gianpiero Gamaleri


(“Pensieri per l’Anno Santo” di Gianpiero Gamaleri, Libreria Editrice Vaticana, pp. 135, € 12,00).

Gianpiero Gamaleri, sociologo della comunicazione, commenta alcune omelie tenute da papa Francesco. In questi tre anni di pontificato abbiamo imparato a cogliere l’abilità comunicativa di Bergoglio durante le celebrazioni che tiene nella Casa Santa Marta alle sette del mattino. Come scrive Gamaleri ciò che risalta nei discorsi di Francesco è: “Soprattutto la metodologia gesuitica, che dà efficacia ai discorsi organizzandoli per punti in modo quanto mai logico ed efficace, ed è praticata con tanta naturalezza dal Papa. Un Papa che è, come sappiamo, estremamente dotto e al contempo dotato di un’eccezionale semplicità nei gesti e nelle parole”. Bergoglio tratta tutti i temi a lui più cari come la fratellanza universale, la lotta alla corruzione, l’amore per ogni persona e molto altro. “Pensieri per l’Anno Santo” ha il pregio di far comprendere appieno il pensiero di Francesco, e soprattutto di rendere il papa ancor più vicino alla gente.
Assolutamente consigliato.

Cristian Porcino


© Riproduzione riservata

martedì 2 febbraio 2016

“Il nome di Dio è Misericordia” di papa Francesco e Andrea Tornielli


(“Il nome di Dio è Misericordia” di papa Francesco e Andrea Tornielli, Piemme, pp. 113, € 15,00).

Roberto Benigni durante la presentazione del volume ha detto: “Questo libro è come avere il Papa in tasca. Siete alla stazione e il treno è in ritardo? Leggetelo 10 minuti è come parlare con lui”. In effetti, la sensazione che ricava il lettore da quest’appassionante conversazione è proprio quella di trovarsi di fronte al pontefice. Fortunatamente sono lontani i tempi in cui i libri dei papi emanavano quel sentore di distacco e di rigidità. Il vaticanista Andrea Tornielli porge a Bergoglio delle domande dirette, concrete e il papa risponde con altrettanta sincerità e concretezza. È come assistere, quindi, ad un dialogo dal vivo in cui anche i lettori siedono nella stanza insieme al giornalista e al pontefice. L’argomento principale è la Misericordia e l’origine del Giubileo straordinario indetto da Francesco ma si toccano anche altre tematiche come la corruzione, l’emarginazione e la missione della Chiesa. Dice Francesco: “La Chiesa non è al mondo per condannare, ma per permettere l’incontro con quell’amore viscerale che è la misericordia di Dio. Perché ciò accada, è necessario uscire. Uscire dalle chiese e dalle parrocchie, uscire e andare a cercare le persone là dove vivono, dove soffrono, dove sperano”. In definitiva un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino


© Riproduzione riservata

sabato 23 gennaio 2016

È ora di essere civili


Stracciarsi le vesti, come fanno in molti, dopo aver ascoltato le parole di Bergoglio contro le unioni civili è un atteggiamento alquanto ipocrita. Il pontefice non poteva dire diversamente. Da lui ci si aspettava proprio questo. Non è compito del papa o della chiesa riconoscere i diritti civili. Come ha ben ricordato la senatrice PD Monica Cirinnà il papa fa semplicemente il suo mestiere, mentre i politici devono fare il loro. Le due posizioni, quella della Chiesa e quella dello Stato, non devono mai sovrapporsi in alcun modo. L’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro sosteneva che: “La chiesa ha il diritto di parlare sempre, ma ha il dovere di rispettare la libertà, in particolare dei parlamentari […]. Come cattolico ho il dovere di ubbidire alla chiesa nella dottrina e nella morale, ma come italiano il parlamentare ha il dovere di ubbidire alla Carta costituzionale”. Lo Stato deve legiferare in totale autonomia senza aspettarsi forme di endorsement da parte del Vaticano. Tutto il resto è noia!

Cristian Porcino


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venerdì 1 gennaio 2016

“Anno Santo. Un’“invenzione” spettacolare” di Giovanni Miccoli


(“Anno Santo. Un’“invenzione” spettacolare” di Giovanni Miccoli, Carocci Editore, pp. 142, € 12,00).

Il 2016 può considerarsi, a tutti gli effetti, l’anno del Giubileo straordinario indetto da papa Francesco. Il volume di Giovanni Miccoli, professore emerito di Storia della Chiesa, ci racconta nel dettaglio la nascita dell’Istituzione giubilare attraverso il primo Anno Santo della storia voluto e inventato da Bonifacio VIII. L’autore ci accompagna lungo i diversi giubilei proclamati in più di settecento anni, e c’invita a scoprire i significati e le differenze fra i giubilei passati e quello voluto proprio dall’attuale pontefice. Le differenze ci sono ed esistono. Infatti Bergoglio ha scelto di aprire l’anno santo proprio l’8 dicembre 2015, anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Come scrive Miccoli: “Scegliere tale ricorrenza per l’inizio del giubileo corrisponde, secondo Francesco, al «bisogno» che la Chiesa sente «di mantenere vivo quell’evento», con il quale «iniziava un nuovo percorso della sua storia»”. In definitiva un volume autorevole scritto con passione e chiarezza. Assolutamente consigliato.

Cristian Porcino


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lunedì 2 novembre 2015

“Testimone della misericordia” di Walter Kasper e Raffaele Luise


(“Testimone della misericordia” di Walter Kasper e Raffaele Luise, Garzanti, pp. 174, € 14,00).

Il cardinale Walter Kasper racconta papa Francesco in una lunga e toccante conversazione con il giornalista Raffaele Luise. Bergoglio, in quasi tre anni di pontificato, è riuscito a parlare al cuore della gente e ad apportare significative modifiche all’interno del cattolicesimo. La sua incessante attività pastorale lo ha reso un vero testimone della misericordia. Come afferma Kasper: “papa Francesco vuole rimuovere la cenere accumulata da secoli per far brillare di nuovo il fuoco del vangelo”. All’interno del libro si affronta, fra l’altro, il tema del sinodo sulla famiglia che si è appena concluso e il giubileo straordinario della misericordia indetto da Francesco (8/12/2015 – 20/11/2016). Kasper è “uomo di punta della Chiesa di Roma nel dialogo con le confessioni cristiane, con le grandi religioni e con le culture del mondo; uomo di grande finezza umana, intellettuale e spirituale, e modello di una fede non clericale e carica di umanità”. Grazie alle lucide riflessioni del teologo tedesco riusciamo a comprendere meglio le parole e i gesti di un pontefice rivoluzionario come Mario Jorge Bergoglio. Da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

© Riproduzione riservata

giovedì 1 agosto 2013

“Lumen Fidei” di Papa Francesco

(“Lumen Fidei” di Papa Francesco, Edizioni San Paolo/ Libreria Editrice Vaticana, pp. 120, € 2,50). La prima enciclica di papa Francesco “Lumen Fidei”, la Luce della fede, è un testo ratzingeriano a tutti gli effetti. Chi conosce la metodologia descrittiva del teologo nonché papa emerito Benedetto XVI, fatica ad intravedere la mano di Jorge Mario Bergoglio se non, forse, alla fine del testo. «Non facciamoci rubare la speranza, non permettiamo che sia vanificata con soluzioni e proposte immediate che ci bloccano nel cammino, che “frammentano” il tempo, trasformandolo in spazio. Il tempo è sempre superiore allo spazio. Lo spazio cristallizza i processi, il tempo proietta invece verso il futuro e spinge a camminare con speranza» (57). L’enciclica sulla fede, come ammesso dallo stesso pontefice, era stata già preparata dal suo predecessore; quello che non si comprende è come lo stile di Joseph Ratzinger possa sposarsi con quello poco formale di Francesco. È bene rilevare che Francesco soltanto in pochi mesi è riuscito a ridare speranza anche a chi ormai si era rassegnato a guardare alla Chiesa con razionale distacco. Forse bisognerà attendere la prossima enciclica di papa Bergoglio per rintracciarne i punti chiave del suo pontificato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata