mercoledì 1 aprile 2009

“Super Berlusconate” di Alessandro Corbi e Pietro Criscuoli


Alessandro Corbi e Pietro Criscuoli in “Super Berlusconate” per Nutrimenti Edizioni hanno raccolto il meglio del peggio delle esternazioni pubbliche fatte proprio dal nostro presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Il pregio di questo libro è che a parlare non sono gli autori, ma il Premier in persona. Le gaff berlusconiane sono state organizzate e suddivise per argomento, ed ognuna è contrassegnata dalla fonte da cui è stata estrapolata. Come dicono gli stessi autori nella prefazione del presente libro, la gravità di quanto Silvio Berlusconi dice, è che lo fa ricoprendo la più alta carica dello stato e soprattutto in rappresentanza di una vasta popolazione. Nessun leader mondiale è così criticato per le parole che pronuncia. Berlusconi ha detto tutto e il suo contrario; e quando glielo si faceva notare lui era pronto a dare al malcapitato di turno del menzognero o del comunista. Il libro inizialmente si chiamava solamente “Berlusconate” col tempo però il Cavaliere non si è fermato, ma si è quasi superato ed ha regalato al mondo queste perle che non potevano essere ignorate dagli autori. Sicuramente il volume subirà altre riedizioni, perché lo tsunami Silvio non si arrende ed imperterrito sfodera il suo umorismo che francamente più di una volta ci ha messi in serie difficoltà con gli altri paesi europei. Ma il premier non parco delle sue doti da cabarettista, vuole a tutti i costi cambiare l’unico baluardo di verità che risiede in Italia ovvero la Costituzione. Il cavaliere vuole ringiovanire la sola cosa che in questo paese non è stata usurata dal tempo; e che tutt’oggi ci garantisce davanti al mondo una certa credibilità in quanto paese democratico. Il libro che ad un lettore poco attento potrà risultare solamente esilarante nasconde invece una desolante ricostruzione di una figura politica tanto carismatica da avere conquistato più volte palazzo Chigi. L’indimenticabile commento che egli fece in occasione della elezione del presidente Usa Barack Obama: “ è bello, giovane e abbronzato” è già passato alla storia e la stampa americana è rimasta indignata per molto tempo. Ora mi chiedo come un premier possa uscirsene così infelicemente e commentare una svolta epocale con quelle parole. Il fatto è che Silvio è convinto di essere spiritoso, ma nessuno a parte lui e i suoi adepti si sganasciano dalle risate. Il resto dell’Italia che non sorride a queste sue uscite, è imbecille oppure comunista; il che per Berlusconi è la stessa cosa. Questo libro di Corbi e Criscuoli serve a far riflettere sulla classe politica di questi ultimi anni. La Casta che domina il potere italiano è costituito da certi soggetti che francamente convincono poco. Nessuno mette in dubbio che Silvio Berlusconi possa essere un uomo ironico; anzi se è per questo lo sappiamo fin troppo bene. Il fatto è che quando si riveste un ruolo politico di un certo peso, non si agisce più solamente in propria rappresentanza ma in nome del popolo italiano; quest’ultimo già vessato da crisi economiche e sociali non ne può più di subirsi l’ennesima barzelletta perché non ha certo voglia di ridere. Il tasso di disoccupazione cresce, la sfiducia dei giovani nel mondo del lavoro è alle stelle e soprattutto il nostro paese diventa poco produttivo dal punto di vista demografico. Obama non ha mica raccontato una barzelletta agli americani per risollevarli dalla crisi; ma ha sostenuto progetti di riqualificazioni ai diversi settori in grosse difficoltà. Quindi non si può dire in conferenza stampa, “ i disoccupati si cerchino un altro lavoro”; soprattutto dopo aver negato la proposta del Partito Democratico di assegnare un sussidio mensile a coloro i quali non hanno un lavoro. Ma cosa ne sa lui della disoccupazione, forse ne avrà letto qualcosa su Topolino; perché la sua famiglia non ne conosce il significato e men che meno lui. Pertanto mi auguro che attraverso la lettura di “Super Berlusconate” i lettori italiani possano meditare un pochino sul presente di questa Italia. Perché è proprio da questo che dipenderà il nostro futuro.


Cristian Porcino