Dopo “A un passo dal sogno” (2007) e “Fra il cuore e le stelle” (2008) ecco il terzo libro del duo Chicco Sfondrini e Luca Zanforlin: “Vola via con me”. I due autori del noto talent show “Amici di Maria De Filippi” hanno dato vita ad un libro inutile sotto ogni profilo. Il libro sembra essere più che il romanzo di Amici quello di Uomini e donne. Premetto che non nutro alcun pregiudizio né sul programma televisivo di Amici che seguo con grande interesse e partecipazione, né nei confronti di Maria De Filippi che reputo una donna di raffinata intelligenza e di talento; ma questo “Vola via con me” non ha nulla dei precedenti libri e proprio per questo non ha alcuna utilità. Più che un libro sembra un’ accozzaglia di gossip per teenagers in piena tempesta ormonale o per signorotte alla ricerca di scandaletti con cui condire le chiacchierate quotidiane. Il protagonista di questo libro è Marcello ancora una volta un ballerino dopo il Mattia dei precedenti volumi. Qui però non si ha una storia ben congegnata, o perlomeno sensata, si fantastica sulla storiella che l’allievo ballerino ha con un insegnante di canto della scuola catodica più famosa d’Italia. “Vola via con me” è un tentativo mal riuscito di emulare gli altrettanti librettini inutili di Federico Moccia, che per altro è anche vagamente citato nel testo in questione. I precedenti libri di Zanforlin e Sfondrini non erano mica capolavori; ci mancherebbe, ma quantomeno erano attinenti con la scuola defilippiana. In “A un passo dal sogno” e “Fra il cuore le stelle” si narravano alcuni retroscena di uno dei programmi più seguiti della tv italiana. Ebbene non credo che Sfondrini e Zanforlin abbiano voluto fare della letteratura – anche perché mancano i presupposti -, ma semplicemente raccontare storie che riguardavano il mondo di Amici, e che i due autori conoscono alla perfezione. Ma in questa nuova avventura nulla ha a che vedere con il programma, se non lo sfondo più utile e immediato per ambientare una storiella, che se fosse stata scritta da un autore alle prime armi la Mondadori non avrebbe accettato non solo di pubblicarla, ma non avrebbe letto nemmeno la sinossi. Persino il linguaggio utilizzato dai due autori ha seguito una regressione. Le descrizioni sembrano estrapolate da “novella 2000”, senza approfondire alcun aspetto in particolare della storia. L’allievo Marcello non ha nulla di elettrizzante o di accattivante come invece accadeva per Mattia, protagonista dei due libri passati. Nessuno scavo psicologico dei personaggi, e nessuna parvenza di credibilità nelle scene descritte. A mio avviso “Vola via con me” è stato redatto per cavalcare il successo televisivo del programma senza avere una cognizione di causa di ciò che si stava elaborando. Davvero un peccato; perché sia Sfondrini che Zanforlin sono due uomini che hanno dato prova di scrivere dei libri per ragazzi senza scadere nella banalità ed ovvietà; ma questa volta hanno seriamente toppato. Mi auguro che l’anno prossimo non ci sia un quarto libro sulla falsa riga di questo, perché sarebbe per gli autori come darsi una zappa sui piedi da soli.
Cristian Porcino