domenica 25 ottobre 2009

"Tributo a Michael Jackson" di Cristian Porcino, un omaggio sentito al "re del pop"


(Articolo di Carola Torresi)


E’ facile, adesso, scrivere un elogio/tributo al Re del Pop, Michael Jackson. Chiunque, adesso, ricorda – com’è giusto che sia -- quasi esclusivamente il suo immenso talento che ha permesso a Michael di essere il personaggio di spettacolo più famoso al mondo. Adesso, anche coloro i quali negli ultimi dieci anni della sua vita l’avevano abbandonato o voltato le spalle si sono dichiarati devastati dalla sua scomparsa. I media, adesso, ne lanciano un elogio così aperto da risultare quasi altrettanto “falso” di quando cercavano di distruggere la sua immagine, inventandosi le più orribili accuse nei suoi confronti.E’ quindi, proprio adesso, che è forse molto più difficile scrivere un libro per ricordare il grande Michael Jackson che riesca a “superare” la barriera della diffidenza e dell’ostilità che i fan di Michael hanno giustamente eretto nei confronti di chiunque si “avvicini” a lui.Cristian Porcino, a mio parere, ci è riuscito; scrive in modo spontaneo, semplice e intelligente. Ci è riuscito perché Cristian stesso è un fan di Michael … “la mia passione per Michael Jackson risale alla mia infanzia, non credo potessero esistere delle persone immuni al fascino ammaliatore e carismatico della potenza musicale di Michael Jackson”, dichiara infatti l’autore nelle pagine del suo libro. Il libro ripercorre le tappe fondamentali della carriera artistica e privata di Michael in forma concisa ma sicuramente originale, offrendoci infatti anche un personale commento dell’autore attraverso l’analisi di alcuni dei più significativi testi delle canzoni eseguite dal Re del Pop, riportando anche la traduzione in italiano delle canzoni. Ad esempio, l’autore giustamente ricorda l’azione umanitaria e antirazziale che ha accompagnato Michael per tutta la sua vita e che è contenuta nelle canzoni “Black or White” o ancor più nella celeberrima “We are the World”; oppure, la tragedia della morte di Michael per arresto cardiaco, il 25 giugno 2009, a seguito di un cocktail di antidolorifici che il suo medico gli ha iniettato, tra cui il Demerol, di cui Michael aveva scritto nel testo della canzone “Morphine”.Cristian riesce dunque a trasmetterci l’essenza dell’artista e dell’uomo con obiettività, coerenza e senza sensazionalismi.Un altro elemento fondamentale che porta sicuramente ad apprezzare il libro è il “reportage” di una fan storica di Michael, Monia Capparelli, che racconta in forma divertente ed estremamente emozionante la sua “avventura” a Praga per assistere a un concerto di Michael.Monia, con grande determinazione, riesce – in maniera rocambolesca e perché no, anche astuta -- a trasformare il suo meraviglioso viaggio in un indimenticabile incontro con Michael (che invidia!!!!) nell’hotel dove alloggiava il Re del Pop e dove era riuscita, lei stessa, a ottenere una stanza.Mi considero sicuramente selettiva nel mio approccio alle pubblicazioni che in passato e ancor più in tempi recenti vengono scritte sul Re del Pop, ma posso tranquillamente affermare che il libro di Cristian Porcino è uno dei migliori che ho letto finora; penso sia rivolto sia a chi desidera iniziare a conoscere, il “vero” Michael Jackson e non il personaggio di cui molti giornali scandalistici, in passato, hanno voluto far credere che fosse sia ai milioni di fans italiani di Michael che giustamente già sanno che un “…mito è destinato a non morire mai”, come afferma l’autore stesso nelle pagine del suo libro.
Una fan torinese di Michael Jackson (Carola Torresi)