“La ragazza scomparsa” di Yoram Kaniuk per Cargo Edizioni è un libro che si legge tutto d’un fiato. Il romanzo è scritto da uno dei pochissimi autori contemporanei in grado di raccontare il conflitto arabo- israeliano, senza adoperare mai un linguaggio retorico e di parte. Kaniuk, scrittore coltissimo e pluri premiato ha già all’attivo diciassette romanzi tradotti in più di venticinque lingue. La protagonista femminile de “La ragazza scomparsa” è un personaggio cinico, anaffettivo, alla ricerca perenne di se stessa. Ha pochi amici, vive con un padre fanatico che ha contribuito in gioventù alla nascita dello Stato d’Israele (14 maggio 1948); mentre la madre è una donna provata da precedenti esperienze matrimoniali e da diversi lutti. La ragazza pertanto deciderà di scomparire dalla vita della sua famiglia inscenando la propria morte. Questo thriller avvincente regala al lettore inaspettate sorprese. Un ottimo romanzo ed un esempio tangibile di un grande autore come Kaniuk, rimasto fedele alla propria tradizione culturale, senza però rinunciare a smantellare certi luoghi comuni; che solitamente ritraggono gli arabi, come dei mostri senza alcuna parvenza di umanità. Difatti il romanzo diventa un vero e proprio teatro dell’assurdo, dove situazioni rocambolesche e impossibili assumono, quei contorni di apparente normalità tanto care a Kafka. Anche la descrizione di certe scene alquanto disgustose e cruente, come gli scempi compiuti dai soldati in guerra, sembrano far parte tutto di una logica indifferente e sprezzante del genere umano. È come se Kaniuk dicesse al lettore che a causa delle continue immagini di dolore e sterminio che vengono proiettate in tv, l’uomo contemporaneo sembra quasi essersi assuefatto al dolore e alla tragedia. In alcune pagine si tratteggia con grande maestria descrittiva il pregiudizio atavico che spinge le due popolazioni contrapposte, ebrei e arabi, all’odio reciproco. Yoram Kaniuk utilizza un umorismo molto yiddish, e al contempo ne prende debitamente le distanze utilizzando il registro narrativo di certi autori americani. Infine come lo ha giustamente definito il giornale francese “Le Monde” «Kaniuk deve essere considerato uno dei più grandi autori della nostra epoca». Da leggere assolutamente.
Cristian Porcino