domenica 17 maggio 2009

“Patti Smith. Dream of life” di Steven Sebring


“Patti Smith. Dream of life” è un film documentario diretto da Steven Sebring ed edito in Italia da Feltrinelli per la collana Real Cinema. Questo cofanetto contiene oltre il film in dvd (109 minuti), che racchiude ben dieci anni di vita e di attività dell' icona rock più importante del secolo; anche un libro a cura di Ruggero Marinello. Quest’ultimo ha cercato di ricostruire la sfolgorante carriera di Patti Smith (dal 1975 ad oggi), attraverso l’analisi di alcuni miti e persone che hanno condizionato in positivo la cantante americana. La sua musica è contaminata dall’incontro con ogni forma d’arte; dalla fotografia di Robert Mapplethorpe alla pittura di Andy Warhol, etc. Chi ha avuto la fortuna di assistere ad un suo concerto sa benissimo del carisma e della forza che promana Patti quando si esibisce sul palco. Io ho avuto il piacere di partecipare ad un suo live e di scambiare qualche parola con lei per una intervista. Patti Smith con la sua aria smaliziata e consumata, con quelle giacchette che sottolineano quel suo fare da poetessa maledetta del rock, è una donna colta e intelligente. Ascolta con fare curioso le tue domande e cerca di risponderti con una passione travolgente. Questa sacerdotessa della musica che sul palco celebra la realtà sublimata dall’arte, ha scritto una pagina di storia indelebile. Attraverso la visione di “Dream of life” riusciamo a condividere con la stessa Smith alcuni momenti di mera intimità. Patti Smith ci accompagna nei luoghi in cui si è esibita in questi dieci anni, e dove è stata seguita e ripresa dall’obiettivo indiscreto di Sebring. Conosciamo i suoi genitori, la sua terra d’origine, etc. Il documentario porta lo stesso titolo di un celebre disco della cantautrice uscito nel 1988. In quell’album vi era la famosa hit “People have the power” che racchiude l’essenza della sua carriera. La Smith vive il suo fare musica proprio come una missione. Attraverso il suono, santifica gli elementi vitali presenti in ogni persona e in ogni cosa. I suoi concerti diventano scambi di energia e si tramutano in sinergia. Nella sue canzoni riecheggiano i versi di Arthur Rimbaud, Charles Baudelaire, Shelley, Allen Ginsberg, e persino il nostro Fabrizio De Andrè. Patti Smith è una vera rockstar. Non ha mai abdicato al ruolo sociale di farsi portavoce dei malumori della gente. Durante la guerra in Iraq si recava settimanalmente a Washington, per gridare davanti la cancellata della Casa Bianca che l’ex presidente G. W. Bush aveva insudiciato il nome dell’America. Inoltre non si è mai lasciata condizionare dalle mode o dai dettami della discografia. Nell’ultimo suo lavoro “Twelve” Patti canta le canzoni degli altri senza far rimpiangere le versioni originali. Interpreta Stevie Wonder, i Nirvana, e tanti altri, donando a queste sue versioni quel quid che li arricchisce profondamente. In definitiva consiglio assolutamente la visione di questo film nonché la lettura di questo libricino per rivivere l’emozionante “ sogno di una vita” di un’artista a 360 gradi, che continua a regalarci ancora grandi emozioni. Una chicca da non perdere per gli appassionati di musica.


Cristian Porcino

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