sabato 4 ottobre 2025

Condivisione, non competizione

 



Mentre passeggiavo a Marzamemi mi ha profondamente colpito una scritta che diceva: «Non mi piace la competizione, preferisco la condivisione». In quanto insegnante, non ho mai sopportato l’idea della competizione così radicata nei nostri sistemi scolastici.
Ogni allievo è unico e merita di essere accompagnato nella scoperta dei propri talenti, senza la spada di Damocle che incombe sulle loro teste a causa di una competizione spesso inutile e deleteria. Alexander Neill, fondatore della scuola di Summerhill, ci ricorda che «l’istruzione deve adattarsi al ragazzo, non il ragazzo all’istruzione». In questo senso, la libertà di crescere rispettando i propri tempi e inclinazioni è molto più preziosa di qualsiasi confronto basato sul rendimento.
Anche Daniel Goleman sottolinea l’importanza di un approccio che vada oltre il quoziente intellettivo, valorizzando le competenze emotive e relazionali. Come sostiene nei suoi studi sull’intelligenza emotiva, «non è il più intelligente a raggiungere i risultati migliori, ma chi sa gestire le proprie emozioni e relazioni». La condivisione, l’empatia e la cooperazione diventano allora strumenti fondamentali per la crescita personale e collettiva.
Ecco perché credo che la scuola debba orientarsi non a creare competitori, ma persone consapevoli, capaci di collaborare e di esprimere al meglio la propria unicità. E in questo percorso il nostro ruolo di insegnanti è decisivo: non siamo semplici trasmettitori di nozioni, ma facilitatori di crescita, guide che accompagnano con rispetto e passione ogni allievo nel suo cammino, perché ognuno possa sentirsi valorizzato per ciò che è e non per quanto riesca a superare gli altri. In fondo, insegnare significa divertirsi nel trasmettere il sapere, senza ridurlo a un elenco di nozioni seriose. Lo ricorda bene Alessandro Barbero: «Quando racconto ritorno un bambino che giocava con i soldatini». Ed è proprio questa dimensione ludica che la scuola dovrebbe recuperare, se vuole davvero essere uno spazio di condivisione e non di competizione.

©️ Cristian A. Porcino Ferrara