«Conosco da tempo l'autore e ho letto diversi suoi testi ma devo ammettere che "Sulle tracce dell'altrove" mi ha spiazzato... parecchio! Mai come questa volta Porcino Ferrara si è messo così a nudo. È stato sempre un tipo diretto ma riservato e in questo nuovo lavoro ha dimostrato un coraggio impareggiabile. In ogni argomento trattato emerge nettamente la preparazione culturale che lo contraddistingue. Nel capitolo forse più importante del libro, "Over the rainbow" , Cristian rivela aspetti della propria vita toccanti e veritieri. Dopo averlo letto mi sono sentito profondamente in colpa per le ferite causate dalla nostra ignoranza e ottusità. Le sue riflessioni ci inchiodano alle nostre responsabilità. Proprio per questo voglio congratularmi per il suo viaggio interiore e le sue lotte. Con il suo libro Porcino Ferrara mi ha ricordato che in quanto padre devo anch'io muovermi per eliminare le discriminazioni in atto. Non possiamo stare fermi a guardare e delegare sempre agli altri il compito di migliorare la società. Solo insieme possiamo ottenere un vero cambiamento. Ma ritornando al libro ho amato il capitolo su Calum Scott, artista che non conoscevo, e quello su RBG o Bayard Rustin. L'omaggio a Raffaella Carrà è veramente sentito e mi ha ricordato che artiste come lei non ci sono più. La storia d'amore di Elio e Oliver di "Chiamami col tuo nome" diventa una chiave di lettura per comprendere ancor di più Platone e il suo Simposio.
La presenza di Franco Battiato pervade l'intera opera e si comprende benissimo l'influenza del cantautore catanese nell'approccio filosofico di Porcino. Colgo infine l'occasione per dire grazie ad una persona, ad un uomo vero che è sempre rimasto fedele a se stesso senza preoccuparsi dell'opinione altrui.
Chapeau Cristian A. Porcino Ferrara»
(Nick Amato)
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