lunedì 27 marzo 2017

L'elzeviro del filosofo impertinente


Ed Sheeran torna a distanza di tre anni con un nuovo album ÷ (Divide). È evidente che il rosso di Halifax, classe 1991, ha una passione segreta per le operazioni aritmetiche. Il primo album si intitolava + (2011), il secondo x (2014) e il terzo ÷ (2017). Il cantautore britannico dopo essersi preso una pausa dagli studi di registrazione ha viaggiato in lungo e il largo, ed ha trovato l'amore e la voglia di comporre nuove canzoni. Divide è un disco ineccepibile che alterna a varie ballad pezzi che oscillano tra il folk, rock, blues e il rap d'autore. Un viaggio sonoro intorno alle tradizioni musicali di tutto il mondo. Per comporre il nuovo album ha deciso di fare un viaggio introspettivo alla ricerca delle proprie origini. I suoi ricordi d'infanzia e adolescenza si fanno strada in Castle on the hill, Shape of you è già un classico mentre Supermarket flowers è dedicata alla nonna scomparsa mentre incideva il disco. Il riff di chitarra di Eraser, il pezzo iniziale, è una vera gioia per le orecchie.
L'album è una dichiarazione d'amore alla fidanzata Cherry Seaborn, sua compagna di classe ai tempi del liceo e per cui aveva una cotta. Sheeran accantona la malinconia poetica di X per far posto ad un romanticismo fin troppo smielato come in Perfect. Sheeran ha 26 anni ed è l'uomo dei record se consideriamo oltre le copie vendute anche le visualizzazioni dei suoi video. Si sa, le delusioni d'amore per quanto dolorose sono una vera manna dal cielo per gli artisti. Non è un mistero che le opere migliori vengono sempre create in un momento emotivamente instabile. Solamente qualche anno fa l'artista inglese affogava i suoi problemi nella birra, mentre adesso canta l'amore e il desiderio di paternità. Mi congratulo con Sheeran per questo cambiamento positivo. Divide è riuscito a scalare le vette delle classifiche su iTunes e Spotify in pochissime ore. Questa voglia di ricominciare lo si percepisce in tutto il disco. In altre parole Divide è un disco scanzonato, riflessivo, equilibrato ed ebbro di gioia. Un buon ritorno ma soprattutto un disco destinato a non deludere le aspettative dei suoi ammiratori.

Cristian Porcino

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