martedì 28 marzo 2017

"Pornocultura" di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca


("Pornocultura. Viaggio in fondo alla carne" di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca, Mimesis, pp. 142, € 14,00).

Il saggio di Claudia Attimonelli e Vincenzo Susca indaga il fitto sottobosco che si cela dietro la pornocultura. Nella nostra contemporaneità nessuna pratica o posizione sessuale assunta durante l'amplesso, ovviamente tra adulti consenzienti, risente più dell’etichetta formale di 'depravazione'. Internet ha aperto le frontiere del disinibito e dell’immaginario più recondito. Ciascuno, infatti, quando si reca negli appositi siti trova ciò che più lo soddisfa e aggrada. L’umano diventa un catalogo assortito, un negozietto itinerante dove ognuno può scegliere il tipo di rappresentazione sessuale che lo eccita maggiormente. Troviamo il fetish, il bondage, il sesso di gruppo e tanto altro. Possiamo fissare le nostre attenzioni solo su alcune parti di un corpo o su un soggetto ignorandone storie e aspettative. Un corpo sempre più esposto, e al contempo sottratto alla sacra liturgia dell'immaginario. La pornografia online diventa in tal modo un "mattatoio dell'umanesimo". Scrivono gli autori: "Ogni vistoso primo piano sfoggiato nelle clip hard è anche un atto di scarnificazione tramite cui si decompone e riduce in brandelli il corpo, sperimentandone, insieme con i picchi di piacere, anche i confini somatici e i limiti simbolici, come se il set di ogni scena pornoerotica fosse anche la cabina da cui si analizzano, mettono alla prova e manipolano le soglie dell'umanità, del suo godimento e della sua felicità". Attraverso gli orifizi virtuali di una sessualità manipolata e mediata dagli schermi di uno smartphone (o iPad) ci addentriamo all'interno di un corpo sovraesposto. Paradossalmente siamo passati da una concezione racchiusa nell'immagine dell'uomo vitruviano di Leonardo all'Ars Eiaculandi di oggi. Dall'uomo come misura di tutte le cose alla cosificazione del corpo. Forse ci stiamo preparando a superare l'umano: "Che cosa implica il superamento dell'umano? Non la fine dell'umano, l'inumano, ma il post-umano che conserva l'umano, pur superandolo" (Michel Onfray).
In definitiva un libro da leggere assolutamente.


Cristian Porcino


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