“Lettera agli amici sulla bellezza” di Davide Bregola per Liberamente Editore è una riflessione ad ampio spettro sul significato della bellezza nella nostra vita quotidiana.
Bregola con un ottimismo disarmante desidera riportare ogni uomo alla ricerca del significato esistenziale che si cela dentro e fuori di noi. Persino nella luce che filtra al mattino dalle nostre finestre, o il gracchiare di un corvo, il ticchettio di una goccia sul pavimento sono segni tangibili di un mistero che accompagna il nostro transito terrestre. Il mondo contemporaneo ha smesso di ascoltare il suono e l’armonia dell’universo. Tutto ciò che appare ai nostri occhi sembra quasi risvegliare antiche sensazioni che credevamo perdute nella civiltà e nel progresso del genere umano.
Davide Bregola inconsapevolmente ha scritto un’enciclica laica sull’amore universale. Non bisogna necessariamente esseri pontefici per comprendere il valore intrinseco della bellezza. In un passo l’autore dice: “ Chi sa ascoltare questa vita sente parole di verità”. Nella realtà odierna l’uomo si è assuefatto ad avere conoscenza di ogni cosa che sta nel nostro mondo, senza chiedersi il perché delle cose. Quello che è apprezzabile di questo libro è il totale coinvolgimento che Bregola trasmette al lettore attraverso la spiegazione di arcani ma quotidiani misteri. Lo scrittore Alberto Bevilacqua ha detto di questo libro che è uno “dei più illuminanti dell’annata”.
La scrittura di Bregola attenta, non criptica riesce a catalizzare l’attenzione dell’uomo per riscoprire il mistero della vita. A nulla servono i continui riferimenti a soggetti umani che desiderano raggiungere un modello estetico di bellezza attraverso delle operazioni chirurgiche. La chimera di una bellezza insignificante e innaturale non può conferire spessore a persone vuote e senza pretese. L’individuo deve trovare un punto di contatto con lo spirito del mondo. Non importa se si è religiosi, atei o miscredenti; come diceva Spinoza “ Deus, sive natura”. Attraverso “Lettera agli amici sulla bellezza” vi accorgerete che ciò che avete è più forte e più importante di ciò che ancora non avete. Da leggere assolutamente.
Bregola con un ottimismo disarmante desidera riportare ogni uomo alla ricerca del significato esistenziale che si cela dentro e fuori di noi. Persino nella luce che filtra al mattino dalle nostre finestre, o il gracchiare di un corvo, il ticchettio di una goccia sul pavimento sono segni tangibili di un mistero che accompagna il nostro transito terrestre. Il mondo contemporaneo ha smesso di ascoltare il suono e l’armonia dell’universo. Tutto ciò che appare ai nostri occhi sembra quasi risvegliare antiche sensazioni che credevamo perdute nella civiltà e nel progresso del genere umano.
Davide Bregola inconsapevolmente ha scritto un’enciclica laica sull’amore universale. Non bisogna necessariamente esseri pontefici per comprendere il valore intrinseco della bellezza. In un passo l’autore dice: “ Chi sa ascoltare questa vita sente parole di verità”. Nella realtà odierna l’uomo si è assuefatto ad avere conoscenza di ogni cosa che sta nel nostro mondo, senza chiedersi il perché delle cose. Quello che è apprezzabile di questo libro è il totale coinvolgimento che Bregola trasmette al lettore attraverso la spiegazione di arcani ma quotidiani misteri. Lo scrittore Alberto Bevilacqua ha detto di questo libro che è uno “dei più illuminanti dell’annata”.
La scrittura di Bregola attenta, non criptica riesce a catalizzare l’attenzione dell’uomo per riscoprire il mistero della vita. A nulla servono i continui riferimenti a soggetti umani che desiderano raggiungere un modello estetico di bellezza attraverso delle operazioni chirurgiche. La chimera di una bellezza insignificante e innaturale non può conferire spessore a persone vuote e senza pretese. L’individuo deve trovare un punto di contatto con lo spirito del mondo. Non importa se si è religiosi, atei o miscredenti; come diceva Spinoza “ Deus, sive natura”. Attraverso “Lettera agli amici sulla bellezza” vi accorgerete che ciò che avete è più forte e più importante di ciò che ancora non avete. Da leggere assolutamente.
Cristian Porcino