In occasione della Giornata della Memoria desidero condividere un video con le creazioni dei miei allievi.
"Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia” Primo Levi
In qualità di critico letterario mi occupo principalmente di recensire libri. Per l’invio di copie promozionali si prega di contattarmi tramite e-mail. Non si accettano file in formato Pdf, Epub, ecc., ma solamente copie cartacee. Si comunica che le recensioni pubblicate in questo blog sono a titolo gratuito. Non percepisco alcun tipo di pagamento da parte di editori o autori.
In occasione della Giornata della Memoria desidero condividere un video con le creazioni dei miei allievi.
"Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia” Primo Levi
Qualche settimana fa il sindacato Sap ha scritto al capo della polizia Giannini per affermare: “Noi le mascherine rosa non le indossiamo. Non fanno onore alla divisa”.
Tale frase svela una subcultura di stampo patriarcale e machista che da secoli alimenta gli stereotipi di genere.
Per far luce su questi argomenti vi consiglio vivamente la lettura del libro Cose spiegate bene. Questioni di genere. Un volume preziosissimo che aiuta a comprendere le identità sessuali, la differenza tra genere e sesso, la storia del colore rosa, lo strangolamento da boa di struzzo, i percorsi di transizione e molto altro. La filosofa Rosa Luxenburg sosteneva che: “Il primo atto rivoluzionario è chiamare le cose con il loro nome”. Quando per ignoranza non comprendiamo una realtà e utilizziamo frasi e concetti inappropriati creiamo intorno a noi soltanto infelicità.
Infatti Luca Sofri scrive nell’Editoriale che occorre: “… scegliere le parole, se si vuole - ognuno nel suo piccolo - «migliorare il mondo»”. Ad esempio intervenendo: “sulla lingua e sui termini che possono essere offensivi o discriminatori, malgrado il loro consolidato uso diffuso, e forzarne l’eliminazione e la sostituzione con formule meno familiari ma più rispettose”.
Combattere ogni forma di discriminazione è una responsabilità che coinvolge tutti noi!
In definitiva un libro da non perdere assolutamente.
Cristian A. Porcino Ferrara
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Apprendo con sgomento della tua morte. Sei stato il mio professore di Storia dell'Arte e ricordo con gioia le tue lezioni. Ci hai sempre spinti alla ricerca della bellezza e della verità. Ricordo ancora l'odore della tua pipa e la tua inconfondibile risata. In classe ci interpellavi continuamente perché volevi stimolare in noi una riflessione costante. Non dimenticherò mai il gesto che facevi per calmarmi e per risollevarmi nei momenti di sconforto. Rammento quando mi poggiavi la mano sulla spalla e cercavi di tirarmi su il morale. Allontanavi così la tua pipa dalla bocca, mi sorridevi e poi mi dicevi che ogni delusione, piccola o grande, riserva spesso delle inaspettate sorprese. Eri davvero una persona colta e saggia. Ti affascinava la mia passione giovanile per la filosofia e il mio interesse per Nietzsche e gli esistenzialisti francesi. Purtroppo non ci siamo più incontrati dopo gli anni del liceo e di questo mi rammarico. Volevo raccontarti tante cose e parlarti delle mie esperienze di docente e scrittore ma ahimè non è mai accaduto. Caro Prof. Franco De Grazia, il tuo ricordo vivrà in me per sempre.
Cristian Porcino
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