domenica 16 gennaio 2022

“Cose, spiegate bene. Questioni di un certo genere” di AA. VV.



  (“Cose, spiegate bene. Questioni di un certo genere” di AA. VV., Iperborea, pp. 223, € 19,00).


Qualche settimana fa il sindacato Sap ha scritto al capo della polizia Giannini per affermare: “Noi le mascherine rosa non le indossiamo. Non fanno onore alla divisa”. 

Tale frase svela una subcultura di stampo patriarcale e machista che da secoli alimenta gli stereotipi di genere.

Per far luce su questi argomenti vi consiglio vivamente la lettura del libro Cose spiegate bene. Questioni di genere. Un volume preziosissimo che aiuta a comprendere le identità sessuali, la differenza tra genere e sesso, la storia del colore rosa, lo strangolamento da boa di struzzo, i percorsi di transizione e molto altro. La filosofa Rosa Luxenburg sosteneva che: “Il primo atto rivoluzionario è chiamare le cose con il loro nome”. Quando per ignoranza non comprendiamo una realtà e utilizziamo frasi e concetti inappropriati creiamo intorno a noi soltanto infelicità. 

Infatti Luca Sofri scrive nell’Editoriale che occorre: “… scegliere le parole, se si vuole - ognuno nel suo piccolo - «migliorare il mondo»”. Ad esempio intervenendo: “sulla lingua e sui termini che possono essere offensivi o discriminatori, malgrado il loro consolidato uso diffuso, e forzarne l’eliminazione e la sostituzione con formule meno familiari ma più rispettose”.

Combattere ogni forma di discriminazione è una responsabilità che coinvolge tutti noi!

In definitiva un libro da non perdere assolutamente.


Cristian A. Porcino Ferrara 


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