mercoledì 3 febbraio 2016

“Ti voglio bene assai” di Luciano De Crescenzo


(“Ti voglio bene assai. Storia (e filosofia) della canzone napoletana” di Luciano De Crescenzo, Mondadori, pp. 140, € 17,00).

In questo nuovo progetto editoriale Luciano De Crescenzo omaggia la canzone napoletana suddividendo il libro in due parti. Nella prima sezione troviamo una carrellata di date e personaggi storici, mentre nella seconda alcune descrizioni delle canzoni più amate dal filosofo partenopeo. Troviamo “ ‘O sole mio”, “Era de maggio”, “Malafemmena” e tante altre. Ad ognuna di queste Luciano associa i ricordi dei suoi primi innamoramenti e le relative delusioni d’amore. Con il solito stile diretto e ironico l’autore ci fa scoprire la filosofia che si cela dietro la storia della canzone napoletana apprezzata e interpretata in tutto il mondo. “È come se le canzoni fossero dei tamburi emozionali che influenzano il battito del nostro cuore. Quando siamo felici, il battito accelera e ci regala un ritmo scanzonato, quando siamo un po' tristi, invece, il battito rallenta e prende la forma di una malinconica nenia. Ci consolano, sono una specie di medicina, un antinfiammatorio dell'anima. Persino Platone e Aristotele erano convinti che l'arte della musica potesse ristabilire l'equilibrio interiore e in alcuni casi incidere sulla morale dell'individuo”. Si nota, però, la mancanza di un capolavoro come “Napule è” di Pino Daniele.
In definitiva un testo assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

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