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giovedì 18 febbraio 2010
“Il libro dei filosofi morti” di Simon Critchley
“Il libro dei filosofi morti” di Simon Critchley edito da Garzanti racconta il pensiero e la vita di 190 filosofi attraverso la ricostruzione delle loro morti. Il libro scritto con un intento divulgativo risulta molto originale nella tematica affrontata e soprattutto può essere consultato come un atipico dizionario filosofico. Lo stesso autore scrive nell’introduzione che: “il mio obiettivo in questo libro è mostrare che ci si può accostare alla storia della filosofia come a una storia dei filosofi che procede attraverso esempi memorabili, spesso nobili e virtuosi, altre volte bassi e comici. Come si vedrà, la maniera di morire dei filosofi li rende umani e rivela che, nonostante l’elevatezza del loro intelletto, anch’essi devono fare i conti come tutti noi con quello che la vita ha dato loro in sorte”.
Grazie all’opera di Critchley il lettore scoprirà ad esempio, che il filosofo Pitagora pur di non attraversare un campo di fave morì sgozzato; oppure l’enigmatico Eraclito sbranato dai suoi stessi cani, o l’aneddoto legato al cadavere imbalsamato del filosofo Bentham esposto all’università di Londra che partecipa ancora oggi, ad ogni consiglio di facoltà e molto altro ancora.
In definitiva un libro decisamente interessante, mai banale e persino divertente.
Da leggere assolutamente.
Cristian Porcino
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