sabato 6 febbraio 2010

“L’omosessualità nella Bibbia e nell’antico Vicino Oriente” di T. Römer e L. Bonjour


“L’omosessualità nella Bibbia e nell’antico Vicino Oriente” di Thomas Römer e Loyse Bonjour (Claudiana Edizioni) analizza l’origine dell’ostilità nei confronti degli omosessuali da parte di ebrei e cristiani. Il testo sapientemente scritto dai due autori ci aiuta a comprendere che una lettura errata della Bibbia può dar vita ad una sequela di “mostri” totalmente inesistenti ma sempre più pericolosi, perché mirano a ghettizzare o a distruggere delle vite umane. Non si può isolare un testo o un passo biblico dal contesto storico in cui fu concepito e scritto. “La Mesopotamia è stata, durante i tre millenni che precedono l’inizio dell’era cristiana, un centro intellettuale e culturale che ha influenzato tutti i popoli dell’antico Vicino Oriente fino all’Egitto. I regni di Israele e di Giuda non si sono sviluppati in un ambiente vergine; erano costantemente influenzati dai grandi imperi della Mesopotamia da un lato e dall’Egitto dall’altro”.
Le favole bibliche non possono essere prese alla lettera, poiché l’etica adoperata e descritta nei testi sacri è radicalmente cambiata nel tempo. Basti pensare alla posizione della donna che era totalmente ignorata, oppure alla schiavitù in qualche modo tollerata. Distorcere determinati passi per piegarli ai nostri ciechi fanatismi religiosi snatura l’essenza stessa della Bibbia; nata non per dettare un nuovo codice etico fra gli uomini, ma per narrare dell’amore di Dio verso le sue creature. Infatti non esistono parole di Gesù che condannano gli omosessuali; ciò che si ha è solamente frutto di elaborazioni e fobie che partono da Paolo di Tarso e arrivano malignamente fin dentro i palazzi vaticani. È impossibile immaginare un Dio che si incarna e che decide di attraversare la morte per essere vicino agli uomini; disposto poi ad operare distinzioni in base ai criteri meschini e deleteri insiti negli esseri umani. Dio è amore; senza distinzioni di sesso, razza, religione. In definitiva il testo di Römer e Bonjour merita di essere letto, in quanto ricco di informazioni e di accurate ricerche lungo secoli di storia.


Cristian Porcino