giovedì 17 dicembre 2009

“L’ospite maligno –La stanza al Dragon Volant” di Joseph Sheridan Le Fanu


“L’ospite maligno - La stanza al Dragon Volant” di Joseph Sheridan Le Fanu (Gargoyle Books) racchiude due racconti davvero straordinari che impressioneranno positivamente il lettore. Coloro che amano i classici della letteratura non potranno non apprezzare la pubblicazione di “The evil guest” per la prima volta edito in Italia ed incluso, a suo tempo, nella raccolta “Ghost Stories and Tales of Mystery” (1851). L’originalità e la chiarezza descrittiva di Le Fanu ci riportano in un’ epoca in cui scrivere significava ammaliare e stupire il lettore. Nelle due storie Le Fanu affronta temi importanti quali il desiderio lussurioso che spinge gli uomini verso la propria rovina, i sensi di colpa che divorano le coscienze e gli impostori che si fingono amici. Le atmosfere gotiche e fantasmagoriche sono in questo volume esaltate dall’ottima traduzione di Sandro Melani. La narrazione suggestiva e avvincente dell’autore è caratterizzata da diversi richiami colti sulle usanze e sul momento storico in cui sono ambientate le vicende. Evocare in entrambe le storie lo spettro reale e devastante della rivoluzione francese ci comunica che qualsiasi racconto dell’ orrore non è poi così tanto lontano dalla furia omicida e perversa degli uomini, se pensiamo a quanto accadde per le vie parigine nel cosiddetto periodo del “terrore”. Non ho alcun dubbio che “L’ospite maligno” diverrà in breve tempo un vero e proprio racconto di culto per il pubblico italiano. In “La stanza al Dragon Volant” si potrà scoprire forse qualche parallelismo con l’ opera di Edgar Allan Poe “The oblong box” del 1844. A mio avviso Poe e Le Fanu rimangono due dei migliori scrittori del genere letterario fantastico e orrorifico; senza dimenticare gli scenari tetri e cupi creati dal grande Charles Dickens. In definitiva un volume che raccoglie questi due imperdibili racconti da leggere sia nelle lunghe e gelide sere d’inverno che nelle notti insonni d’estate.


Cristian Porcino