martedì 8 dicembre 2009

“Io non so chi sei” di Giancarlo Pastore


“Io non so chi sei” di Giancarlo Pastore edito da Instar Libri racchiude in nove racconti l’essenza dell’amore. Storie che si dipanano lungo diversi binari che hanno in comune soltanto il fatto di descrivere l’amore omosessuale. La lettura di ciascun racconto rende ancor più consapevole il lettore dell’assoluta stupidità nel voler etichettare e diversificare un sentimento che ci rende, per sua stessa natura, alieni e quindi già altro da ciò che noi siamo. L’Italia non attraversa un grande momento culturale, con picchi di omofobia altissimi, che sfociano spessissimo in episodi di inaudita ferocia. Ci si chiede il perché molte persone covino un odio verso i gay quando in verità non è poi così tanto “diverso” il loro modo di vivere da un eterosessuale. Il pregio di Pastore sta proprio nell’aver scritto il testo in questione in un modo davvero intrigante e delicato. Ciascuno ha sperimentato almeno una volta nella vita: l’abbandono, il tradimento, la cattiveria e l’invidia di qualcheduno, poco importa che a farci questo sia stato un uomo o una donna. Ad esempio nel racconto “Finocchi” si affrontano le incertezze e le fasi che precedono il corteggiamento. In “Ghost Whisper” si narra la perdita di un amore strappato alla vita e così discorrendo per tutti gli altri racconti. L’autore con una sensibilità ed una scrittura molto realistica e soprattutto molto rara, avvince il lettore sin dalle prime battute. Nessuno in verità conosce se stesso e questo pregiudica spesso i rapporti con gli altri. Se non riusciamo a capire chi siamo e cosa desideriamo non ameremo mai veramente qualcuno; perché è proprio vero che bisogna amare il prossimo come noi stessi. La cover del libro ritrae un bambino davanti all’immensità del mare, riportandoci proprio a quell’innocenza con cui ci accostiamo ad ogni cosa che non conosciamo. Di fronte al flusso inarrestabile dell’amore siamo tutti dei bambini alle prime armi, ovvero ognuno ugualmente diverso; perché l’amore è forse l’ossimoro più importante della vita di un essere umano. In definitiva consiglio la lettura di questo libro agli studenti di scuola superiore che sperimentano forse, più di ogni altro soggetto, la via dell’amore.


Cristian Porcino