lunedì 16 novembre 2009

“Il caso Imprimatur” di Simone Berni


Premetto che non ho mai avuto il piacere di leggere “Imprimatur” scritto da Rita Monaldi e Francesco Sorti pubblicato nel 2002 dalla Mondadori. Quello che so di questa misteriosa scomparsa dal mercato editoriale italiano lo devo all’opera di Simone Berni “Il caso Imprimatur” edito da Biblohaus. Grazie proprio a quest’ultimo e al suo saggio scorrevole veniamo a conoscenza di una curiosa anomalia che vede l’ascesa del duo Monaldi & Sorti in tutta Europa, mentre in Italia vengono praticamente ignorati e boicottati. Da alcuni stralci riportati da Berni si evince lo spessore culturale del romanzo storico e si intuisce che i contenuti trattati possono aver dato fastidio a qualcuno. Eppure a Dan Brown nessuno ha mai bloccato la messa in stampa dei suoi “Angeli e Demoni” e “Il Codice da Vinci”. Non mi pare che dalle descrizioni e allusioni browniane la chiesa Cattolica ne uscisse benissimo; eppure qualcosa di forte come la messa in discussione di papa Innocenzo XI, divenuto santo soltanto nel 1956 ha forse scatenato un effetto domino che ha imposto all’opera di Monaldi & Sorti l’oblio in patria. Il saggio in questione diventa anch’esso un libro inchiesta avvincente e non privo di colpi di scena. In effetti Simone Berni è un esperto di libri censurati o avulsi dalla realtà. Ciò che veramente dispiace dopo la lettura di questo saggio è che “Imprimatur” continui ad avere un successo internazionale come bestseller, mentre in Italia è impossibile trovarne una copia persino nei mercatini delle pulci. In attesa di poter un giorno leggere questo romanzo “luciferino” mi sento di esprimere piena solidarietà ai due autori della titanica impresa. Infine consiglio la lettura di “Il caso Imprimatur” perché vi introdurrà all’interno di una realtà che non ha nulla da invidiare alla fiction dei romanzi.


Cristian Porcino