(“Essere e destino” dì Vittorino Andreoli, Marsilio, pp. 313, € 19,50).
Prometeo si ribellò al criptico volere degli dèi in nome della libertà e del progresso umano. Sulla scia del mito greco anche Vittorino Andreoli ridona agli esseri umani il sacro fuoco della conoscenza. Il Sapere rompe i vincoli di costrizione e ci libera dalla concezione dannosa del malessere. Lo psichiatra individua alcuni schemi mentali che imprigionano gli individui in arcaiche gabbie esistenziali. Negare i propri desideri e non perseguirli porta un danno vitale alla nostra vita. Proprio per questo Andreoli teorizza la disciplina del bendessere, ovvero una consapevolezza dell’essere-bene. L’intero volume è pervaso da un esistenzialismo scientifico che si tramuta nella certezza di essere “un uomo che si occupa dell’uomo”. Come scrive Andreoli: “Credo che la storia dell’uomo ruoti intorno al destino e alla possibilità di ribellarsi ad esso, di dire no a un tracciato che appare segnato in modo indelebile”.
In definitiva un libro assolutamente consigliato.
Cristian Porcino
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