(“Il Vangelo secondo Bruce Springsteen” di Luca Miele, Claudiana, pp. 80, € 9.50).
Luca Miele esamina il vasto canzoniere di Bruce Springsteen. The Boss ha raccontato nelle sue canzoni un’umanità eternamente in lotta con i propri demoni interiori. Nei suoi testi troviamo vari rimandi ai miti biblici come in Adam Raised a Cain o la descrizione della solitudine in Jesus Was an only Son. Scrive Miele: “L’intera produzione di Springsteen è un corpo a corpo con la figura del padre, è attraversata dal fantasma del padre, è segnata dalla ricerca del padre, turbata dalla sua impossibilità, dalla sua assenza, si svolge sotto lo sguardo del padre, è punta dal desiderio -impossibile- del suo riscatto”. I personaggi springsteeniani acquistano la medesima dignità esistenziale dei personaggi dei grandi romanzi del Novecento. Dannati e perdenti, rinati o redenti gli uomini e le donne di Springsteen trovano consolazione nella potenza salvifica della musica. Questa preghiera laica è l’unica àncora di salvezza in un mondo fin troppo duro e ingiusto. Nei versi di Springsteen non esiste condanna o moralismo ma solo istantanee di vita immortalate con crudo realismo. In definitiva un libro interessante che rende piena giustizia all’opera musicale di uno dei più grandi rocker di tutti i tempi.
Da non perdere.
Cristian Porcino
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