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mercoledì 15 novembre 2017
“Napoli mia” di Luciano De Crescenzo
(“Napoli mia” di Luciano De Crescenzo, Mondadori, pp. 221, € 18,00).
A quarant’anni dalla pubblicazione di Così parlò Bellavista Luciano De Crescenzo ritorna al suo primo amore: la fotografia. Una passione nata per caso ma che fu determinante per la sua carriera di osservatore e narratore speciale. De Crescenzo dopo aver ritrovato uno scatolone colmo di fotografie scattate in giro per Napoli decide di dare un volto a quei personaggi che per tanto tempo ha descritto nei suoi libri di filosofia. Per l’occasione ha raccolto in un unico volume stralci dei suoi libri più famosi e fotografie inedite di una Napoli (e un’Italia) che non esiste più. L’autore non è convinto di ciò ed infatti sostiene che Napoli “non è una semplice città, ma uno stato d’animo”. Come sosteneva Roland Barthes: “È vero che la foto è un testimone, ma un testimone di ciò che non è più. Anche se il soggetto è sempre vivo, è un momento del soggetto quello che è stato fotografato, e quel momento non è più”.
Grazie alla proverbiale dote narrativa dello scrittore partenopeo ci immergiamo ancora una volta nell’affascinante universo decrescenziano. In definitiva un fotoracconto di una città che è da sempre nel cuore degli italiani.
“Ogni luogo del mondo avrebbe bisogno di un po’ di Napoli”.
Assolutamente consigliato.
Cristian Porcino
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