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sabato 2 settembre 2017
L'elzeviro del filosofo impertinente
Bisogna sempre discernere l'opera dal suo creatore, e non lasciarsi mai trarre in inganno dalla creatura. Mi è capitato di entusiasmarmi per un testo che trasudava da ogni pagina sensibilità e impegno civile, ma conoscendo meglio l'autore mi sono accorto che non possedeva affatto tali doti umane. Era solo civetteria divertita, un tonitruante artificio messo in atto per emozionare il lettore. Come dicevo prima ho conosciuto l'autore e l'ho trovato volgarmente tronfio, vanitoso e superficiale. Il suo libro mi aveva trasmesso un messaggio che non corrispondeva in alcun modo alla persona che lo aveva scritto! Come si può essere al contempo Dr. Jekyll e Mr. Hyde? Io sono ciò che scrivo, e chi mi conosce sa che non sono poi così diverso dal contenuto racchiuso nei miei libri, e più in generale nei miei scritti. Mah! Si vede che appartengo ad una razza in estinzione. Esistono, purtroppo, carogne travestite da attivisti pro umanità che si danno da fare per lisciarsi il pelo davanti allo specchio. Vanesi anche durante l'atto creativo. Dunque non cadiamo nelle trappole sapientemente costruite per abbindolarci con racconti di facciata. Dopotutto, aveva ragione Amleto quando si chiedeva: "Essere o non essere, questo è il problema". Essere, infatti, è il vero problema dell'umanità! Alla prossima cari.
Cristian Porcino
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