Sabato scorso, in Rai, è andata in onda una scena vergognosa: nel 2025 c’è ancora chi si chiede “come si riconosce un gay?”.
Per rispondere, soliti cliché stantii e stereotipi ridicoli, vecchi come il cucco.
La verità è semplice: non si riconosce un gay, perché non c’è nulla da riconoscere. Una persona gay è identica a una persona etero, così come un intelligente non si distingue da uno stupido guardandolo in faccia.
Cara Muccitelli, questo non è intrattenimento. È solo un modo per alimentare ignoranza e discriminazione in un Paese che avrebbe bisogno di rispetto, non di siparietti da barzelletta.
©️ Cristian A. Porcino Ferrara