In occasione della giornata della memoria ho portato in classe la voce preziosa della senatrice Liliana Segre. Attraverso la lettura di alcuni brani si è riflettuto sul senso storico del ricordo. Se continuiamo ancora oggi ad alimentare odio verso i nostri simili e ad appiccicare altri triangoli per marchiare, discriminare e allontanare chi stupidamente ci appare altro da noi non ha più alcun senso celebrare questa giornata. La morte di circa 17 milioni di ebrei, omosessuali, zingari, oppositori al regime nei campi di sterminio nazisti non può essere liquidata dall'indifferenza di un ricordo di facciata. Il ricordo deve essere un faro acceso nel buio per non ripiombare nelle tenebre del male. Ricordarli è doveroso perché come diceva Mario Rigoni Stern: "La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare".
Tutto può ripetersi e questa volta non ci saranno alibi per nessuno di noi. Nessuno potrà dire "Io non sapevo. Io non capivo". Certi segnali allarmanti si profilano già all'orizzonte e sottovalutarli è un errore che la Storia non ci perdonerà.
Come ha ricordato Liliana Segre: "L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo."
© Cristian A. Porcino Ferrara