sabato 1 aprile 2017

"Ti dico un segreto" di Eleonora Tarabella


( "Ti dico un segreto. Virginia Woolf e l'amore per le donne" di Eleonora Tarabella, Iacobelli, pp. 261, € 14,90 ).

Lo studio di Eleonora Tarabella ci restituisce un'immagine di Virginia Woolf lontana dai soliti stereotipi. La sua tragica fine ha tramandato ai posteri la visione distorta di una scrittrice cupa e con continui pensieri di morte. A dispetto dei soliti cliché Virginia Woolf era curiosa della vita e di ciò che catturava la sua vivida immaginazione. Le sue opere raccontano dal profondo l'universo femminile. Woolf detestava le categorie e aveva ragione. Con ogni probabilità la sua personalità complessa e variegata nascondeva ben altro. Come chiarisce Tarabella Virginia Woolf soffriva di lesbofobia interiorizzata, ma era anche pervasa da una forma di omofobia verso gli altri. Questo le permetteva di non identificarsi con una condizione che le procurava un conflitto interiore. Prendere le distanze da tutto ciò era il suo meccanismo di difesa. Per quanto mi riguarda non mi stanco mai di ripetere che l'amore non ha né sesso né genere, e non vedo quindi perché stupirsi ancora se Woolf, in epoca post vittoriana, rifiutava di dare un nome al proprio orientamento sentimentale. Nelle sue lettere tali barriere cadevano del tutto. Ciò accade perché quando si ama si è vulnerabili ma proprio per questo più veri. La verità è un pegno da donare a chi si ama, e non appartiene a chi ti giudica in base a delle sterili categorie. Forse il suo coming out si trova fra le pagine dei suoi libri e racconti (Le spille di Slater non hanno punta del 1927), o nel carattere delle sue protagoniste. È anche vero che non bisogna mai giudicare una persona vissuta in un'epoca lontana da noi applicando i parametri contemporanei, ma trovo ridicolo quando leggo che fra Verlaine e Rimbaud ci fu solo una profonda amicizia. Condivido, quindi, l'intento di Tarabella nel voler specificare che Virginia ha amato molte donne, e non si trattava soltanto di semplici amicizie. Pensiamo a Madge Vaughan, Dora Carrington, Violet Dickinson, Vita Sackville-West, Ethel Smyth, Lady Ottoline Morell. Il libro di Tarabella smaschera l'ipocrisia creatasi attorno a Virginia Woolf e ci dona un ritratto a tutto tondo di una delle più grandi scrittrici del Novecento.
Assolutamente consigliato.


Cristian Porcino


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