lunedì 13 luglio 2015

“Che colpa abbiamo noi” di Mattia Moretta

(“Che colpa abbiamo noi. Limiti della sottocultura omosessuale” di Mattia Moretta, Gruppo Editoriale Viator, pp. 340, € 18,00).

Mattia Moretta, psichiatra psicoterapeuta e sessuologo, ci porta alla riscoperta del significato di persona: «Nessun essere umano, infatti, può essere descritto tenendo conto solo di cosa gradisce nel sesso o da chi si sente attratto». L’autore riflette sulla necessità di una nuova consapevolezza in merito alla propria corporeità, e di conseguenza impronta una critica sensata verso una cultura dominante protesa verso l’edonismo e una sessualità fine a se stessa. «I sentimenti l’affettività amicale sono boicottati e resi del tutto improbabili da un circuito che ha bisogno di consumatori di sesso e divertimento». Moretta suggerisce di spogliare la cosiddetta subcultura gay per liberare la persona omosessuale da «questa concezione folkloristica e approssimativa dell’omosessualità». Inoltre l’autore si augura un recupero immediato della dimensione spirituale nell’essere umano per combattere i deserti dell’anima. La sessualizzazione annichilente dell’individualità omosessuale (ed eterosessuale) appiattisce l’evoluzione e il significato intrinseco dell’essere umano. “Che colpa abbiamo noi” è sicuramente un saggio di spessore, incisivo, a tratti impietoso ma carico di suggerimenti e speranze per migliorare la condizione delle persone omosessuali.

Cristian Porcino


© Riproduzione riservata