giovedì 1 aprile 2010

“Una vita londinese” di Henry James


“Una vita londinese” di Henry James per Iacobelli Edizioni ci riporta alla fine dell’ottocento, in cui divorziare significava gettare nello scandalo una intera famiglia. Queste pagine risaltano immediatamente la cifra stilistica che contraddistingue i romanzi di Henry James. Nel romanzo in questione ritroviamo infatti la vivida descrizione dei personaggi e degli scenari che ruotano intorno a questa short story. Lo scavo psicologico e il tormentato spirito della protagonista Laura Wing affascina e in un certo qual modo divide il lettore del terzo millennio, abituato a ben altri misfatti per comprendere fino in fondo come in una società passata, tradire il marito significava per una donna, la perdita immediata della propria reputazione. Il presente romanzo ha il pregio di testimoniare l’usanza molto nota fra gli intellettuali americani dell’epoca, di visitare il vecchio continente in cerca di nuovi spunti creativi. Sicuramente A London life (1888) non è il capolavoro di James, ma è senza alcun dubbio un romanzo ricco di qualità storiche e sociologiche utili per ricostruire il costume e la cultura dominante in una Inghilterra in epoca vittoriana. Henry James uno dei più importanti scrittori americani è riuscito nel suo tentativo di dipingere con vivide descrizioni un momento storico che peraltro non è poi così lontano da noi. In definitiva chi ha amato Ritratto di signora e Washington Square apprezzerà questa storia così delicata e al contempo critica verso la morale perbenista dell’uomo occidentale.

Cristian Porcino