(“Primo sangue” di Amélie Nothomb, Voland, pp. 117, € 16,00).
In Primo sangue l’autrice rende omaggio a suo padre, Patrick Nothomb, scomparso recentemente. Amélie Nothomb preferisce elaborare il proprio lutto attraverso la scrittura e di conseguenza ci consegna un ritratto personale e romanzato del proprio padre. L’infanzia di Patrick, la giovinezza e il suo primo incarico come diplomatico in Congo si susseguono in un intenso vortice di commozione e riflessione.
Quando la violenza imperversa non bisogna mai sottovalutare la forza della parola.
Come afferma il protagonista nel libro: “Finché regnava la parola, potevo sperare di cavarmela”.
Il 30° libro di Amélie Nothomb non delude le aspettative dei propri lettori.
In definitiva un libro da leggere assolutamente.
Cristian A. Porcino Ferrara
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