domenica 12 maggio 2013

“Donne, Politica e Istituzioni” a cura di Rita Palidda

(“Donne, Politica e Istituzioni. Percorsi di ricerca e pratiche didattiche” a cura di Rita Palidda, Editpress, pp. 353, € 20,00). Il libro a cura della Prof.ssa Rita Palidda, Ordinaria di Sociologia economica presso l’Università degli studi di Catania, raccoglie dodici ricerche condotte da alcuni docenti universitari appartenenti a diversi ambiti disciplinari dell’Ateneo catanese (diritto, scienza politica, sociologia e storia). I saggi contenuti all’interno del testo affrontano, da diverse prospettive, la problematica della differenza di genere. Pensiamo ad esempio al ruolo della donna nel contesto storico con riferimenti al Settecento francese e alla figura di Olympe de Gouges fino a giungere agli anni '70 del Novecento e al relativo sviluppo del movimento femminista (Baeri). Troviamo poi una riflessione sulle norme antidiscriminatorie e sul concetto di Pari Opportunità nelle direttive europee e le ripercussioni nei sistemi giuridici degli stati membri (La Rocca). Senza tralasciare però la delicata questione della partecipazione femminile nel mercato del lavoro e l’asimmetria tra i sessi che si ripercuote sulla retribuzione delle donne (Palidda). Mary Wollstonecraft, sostenitrice dei diritti delle donne e autrice del celebre “A vindication of the rights of woman” (1792), si scagliò contro la considerazione dominante dell’epoca che vedeva la donna destinata per “natura” alla mera vita domestica. Dalle teorie della scrittrice e filosofa inglese si evince che gli uomini hanno guardato e considerato le donne solamente come femmine e non come esseri umani. Per troppo tempo si è assistito ad una pesante assenza storiografica delle donne condannate nei secoli all’oblio della memoria. Dopo più di duecento anni le riflessioni della Wollstonecraft suscitano ancora scalpore. Infatti, come sostiene Rita Palidda: “Occorre, dunque, che il superamento delle discriminazioni di genere si inserisca in un progetto di riforma sociale complessiva che preveda un nesso più cogente tra etica ed economia, tra ricerca del benessere e libertà di scelta e un confronto tra interessi, valori e obiettivi anche contrapposti che parta dalle soggettività individuali, sia attento alla valorizzazione delle differenze e rifiuti modelli proposti come universali e indiscutibili”. In definitiva un volume assolutamente consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata