domenica 8 marzo 2020

“Sete” di Amélie Nothomb

(“Sete” di Amélie Nothomb, Voland, pp. 109, € 16,00).

Il Gesù di Amélie Nothomb conosce appieno il significato dell’incarnazione.
Il Cristo nothombiano assapora il lato umano e non meno importante della sua missione terrena. Soltanto chi ha un corpo può comprendere le necessità della carne. "Non lo ripeterò mai abbastanza: avere un corpo è quanto di più bello possa mai capitare". Il Redentore smentisce certe affermazioni racchiuse nel vangelo e sostiene che: “I Vangeli sono categorici”. Il protagonista di Sete è un falso calmo che non teme i sentimenti ed è disposto a deviare i piani del padre per placare la sua sete d’amore e il dolore della solitudine. Il Messia si accosta alla Vita come un assetato che sorseggiando un semplice bicchiere d’acqua sperimenta Dio. Bere diventa quindi un’esperienza mistica.
In un momento storico particolare il Gesù della scrittrice belga ci invoglia a riscoprire il senso della nostra umanità.
Assolutamente consigliato.


Cristian Porcino

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