mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione “Altro e altrove”


Dalle riflessioni ironiche e graffianti del filosofo impertinente, Cristian A. Porcino Ferrara, possiamo leggere con interesse un saggio su diverse tematiche scritto con giudizio canzonatorio a tratti tagliente. Porcino Ferrara ha uno sguardo quasi perdente sul senso della vita, nonostante la sua matura conoscenza del vivere al di là di ogni pregiudizio e della mala fede del prossimo tuo, tra diversità culturali, come se la gente attorno a noi fosse incapace di intendere e di volere. Una valutazione non necessariamente oggettiva, semmai una riflessione che va oltre le apparenze intrinseche con i pensieri cupi e gli istinti negativi fioriti all’interno di ognuno di noi. L’assassinio di Giordano Bruno, gli scandali in Vaticano, la sessualità repressa dei supereroi, l’audacia di Lady Oscar, la furbizia televisiva di Maria De Filippi, l’omofobia, le canzoni di Francesco Gabbani, la morte di Lady D e quella di George Michael, un vero cocktail di episodi pungenti che non hanno preoccupato il pensiero bislacco della gente comune da ogni logica tolleranza moderna. Cristian A. Porcino Ferrara, sempre l’autore, affronta con sarcasmo aspro e amaro, la sua visione concettuale di un comportamento contrario al suo modo di mostrarsi, quasi a voler umiliare chi è diverso da lui intellettualmente. “Altro e altrove”, un saggio che si fa leggere per i suoi argomenti del tempo presente, lasciandoti mentalmente aperto agli abbagli della quotidianità di tutti i giorni.

(Antonio Agosta) Quotidian Post del 26/02/2018

Il libro è in vendita su Amazon

mercoledì 14 febbraio 2018

“Chiamami col tuo nome” di André Aciman


(“Chiamami col tuo nome” di André Aciman, Guanda, pp. 271, € 17,00).

Il libro celebra l’incontro di due anime gemelle che si riconoscono e si cercano. Esse si annusano e si percepiscono in un battibaleno, ma il percorso verso l’identificazione è piuttosto arzigogolato. Il romanzo di Aciman concretizza il mito raccontato da Platone nel Simposio. Ognuno di noi è alla ricerca dell’altra metà separata e dispersa nella notte dei tempi. La parte mancante che si ricongiunge al nostro io e ci rende felici. Ma la vita con i suoi ipocriti e crudeli pregiudizi sociali si frappone a questi brevi e intensi intervalli di felicità. Oliver ed Elio sono un tutt’uno. Ed è proprio Elio a ricordare un verso di Emily Brontë che definisce benissimo la sua relazione con Oliver: “lui è me più di me stessa”. Aciman ci porta a ricordare gli anni intensi e confusi dell’adolescenza. Dimentichiamo spesso che esistono gli amori ma ciò che più conta è il vero amore. Soltanto se sei fortunato lo incontri davvero nella tua vita. Non tutti, ahimè, riusciamo a trovarlo. Questo accade forse per un sadico gioco voluto dagli dèi oppure per non scontentare l’egoismo di Zeus. Proprio per questo ci tocca vagare e sperimentare l’alfabeto emotivo dei nostri simili durante l’intero arco della nostra esistenza. Eraclito, filosofo tanto caro a Oliver, sosteneva che: “Se non ti aspetti l’inaspettato, non lo troverai”. In verità solo dopo aver trovato chi combacia con la ferita cicatrizzata da Apollo può essere chiamato Amore. Ed è questo che ci insegna l’intensa e poetica storia d’amore di Elio e Oliver. In definitiva una sapiente scrittura che ha ispirato il toccante film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome.
Libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

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domenica 4 febbraio 2018

Uno sguardo sull’Altrove. Intervista a Cristian A. Porcino Ferrara


Da qualche settimana è uscito il nuovo libro del filosofo impertinente dal titolo evocativo “Altro e altrove”. Ho intervistato Cristian per comprendere alcuni punti da lui affrontati nel testo.


1) Cos’è per te l’altrove? La tua concezione assomiglia più all'altrove raccontato in Martin Mystère oppure allo Studio degli Stati di Coscienza?

«Il titolo del libro è ben spiegato nell’omonimo capitolo e non ha alcun rapporto con Martin Mystère o con lo studio degli stati di coscienza da te citati. Per tale motivo non vorrei bruciare la curiosità del lettore palesandogli, d'emblée, il significato. L’altrove è un luogo che ci trasporta in una dimensione, per l’appunto, altra da quella in cui viviamo. Una realtà esistente che però si scontra con la percezione del reale nel nostro vivere quotidiano. Chi ha una sensibilità spiccata finisce per alienarsi da tutto e tutti a causa di un contesto sociale che vuole sempre più foraggiare la massa ed estromettere l’individuo».

2) La tolleranza ha solo un lato negativo oppure ha qualche aspetto positivo? Mi sovviene il protagonista del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti che dice : << Se tu devi tollerare qualcuno non c'è il senso di uguaglianza>> !

«Non ho visto il film di Diritti ma devo dire che sposo in pieno quanto espresso dal protagonista della pellicola. Il concetto di tolleranza ha una storia importante ma col tempo tutto si è trasformato. Trovo aberrante l’idea di un essere umano che sopporta qualcuno. È il fallimento dell’idea di umanità e di uguaglianza. Nessuno deve tollerare gli altri ma capirli, o per lo meno sforzarsi di comprenderli rispettandone le differenze. Io preferisco il termine rispetto alla parola tolleranza. Come diceva James Hillman: ‘Siamo qui non per capire tutto, ma per apprezzare quello che c’è”.


3) Tu definisci fantomatiche le teorie gender. A questo punto la domanda sorge spontanea: il gender esiste o no?

«Il termine gender deriva dalla lingua inglese e significa genere. Possiamo parlare di gender gap, di studi di genere etc., ma non certamente di una ideologia insegnata a scuola per influenzare i bambini. Agitare lo spauracchio di una ideologia inesistente serve a confondere l’opinione pubblica sui motivi reali che si celano dietro il sorgere di certi inquietanti movimenti neofascisti. Chi parla di teorie gender con tono apocalittico solitamente appartiene a dei gruppi fondamentalisti di matrice cattolica o a partiti politici di estrema destra. L’interesse di costoro è proprio quello di delegittimare il riconoscimento dei diritti civili e contrastare la piena integrazione delle persone omosessuali nella nostra società. Purtroppo anche il papa ha generato confusione sulla questione con la sua dichiarazione pubblica dell’aprile 2015. Questa è una battaglia che la Chiesa porta avanti senza affrontarla nel merito. Esistono persone confuse e disinformate che si sono scagliate perfino contro il cartone animato Lady Oscar. Per tale motivo ho deciso di incentrare il capitolo su Oscar François de Jarjayes».


4) Se la religione è un inganno allora perché la maggior parte delle persone crede in un Dio anche se in modo diverso?

«Credere in una o più divinità fa parte dell’essere umano. La nostra paura di morire ci spinge a ricercare dei significati che non troviamo nella realtà tangibile. Da non credente non ho mai pensato alla religione come un problema da risolvere per poi disfarmene. Personalmente posso vivere benissimo senza religione, ma non la stragrande maggioranza della popolazione. Mi preoccupano, invece, le istituzioni religiose che si dichiarano rappresentanti terreni di un Dio ed elaborano poi apparati finanziari molto sofisticati e dannosi. Il loro potere si nutre dei diktat morali basati su libri che non hanno alcun fondamento scientifico e causano, in tal modo, l’infelicità dei propri fedeli».

5) Rimedio alle fake news?

«Per affrontare la problematica delle fake news ho utilizzato la canzone di Francesco Gabbani. Il rimedio non si trova certamente in una censura avallata dallo Stato, ma certamente in una maggiore consapevolezza del lettore riguardo la fonte che divulga la notizia-bufala. Purtroppo anche in campagna elettorale assistiamo costantemente al trionfo delle notizie farlocche. Si sa già in anticipo che gran parte delle promesse elettorali non verranno mantenute dopo l’elezione. Inoltre certe promesse somigliano a vere e proprie minacce a determinati risvolti democratici già affermati. Il mio invito è quello di documentarsi e di consultare più fonti prima di credere alla notizia. Un popolo disperato è disposto a credere a tutto, ma non c’è peggiore affronto nel giocare con la disperazione degli elettori. Vi invito soprattutto a non credere molto a chi promette mari e monti. Come recita il detto popolare: Troppo fumo equivale a niente arrosto!».



Giuseppe Scano

Il libro è in vendita su Amazon

venerdì 2 febbraio 2018

“Anime oscure” di Valerio Evangelisti


(“Anime oscure” di Valerio Evangelisti, Cento Autori, pp. 221, € 14,00).

In questa raccolta di racconti Valerio Evangelisti ci porta ad esplorare il lato più oscuro della nostra anima. Le storie sono spietate, ciniche e riguardano il nostro presente ma anche il nostro futuro. Per la gioia dei lettori ritorna in campo l’inquisitore Eymerich alle prese questa volta con Francesco Petrarca e i giganti biblici. A Stanlio & Ollio è affidato il futuro dell’umanità post 11 settembre e in un reality show si punisce la stupidità dei partecipanti. Questo e molto altro in un’antologia di racconti che deliziano e fanno riflettere. In definitiva un libro assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

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giovedì 1 febbraio 2018

“Guida tascabile per maniaci dei libri”


(“Guida tascabile per maniaci dei libri”, Edizioni Clichy, pp. 507, € 12,00).

Immergersi nel mondo della letteratura è un'esperienza entusiasmante e vitale. Trascorrere ore e ore in compagnia di amici di carta che non ti deludono mai e ti fanno sentire un po’ meno solo è qualcosa che soltanto i maniaci dei libri possono capire. Questa guida è una Bibbia per i lettori di ogni età. Al suo interno troviamo gli incipit dei capolavori di tutto il mondo, le vite degli scrittori, i premi letterari e perfino i libri che hanno ispirato i più grandi registi del cinema internazionale. In definitiva una guida preziosa e indispensabile per ogni convinto bibliofilo.
Da non perdere assolutamente.

Cristian Porcino

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