giovedì 30 dicembre 2010

“La ragazza che non voleva crescere” di Isabelle Caro


Solamente oggi si è appreso della morte di Isabelle Caro, modella e attrice francese balzata agli onori della cronaca per aver raccontato della sua malattia: l’anoressia. Per testimoniare la sua sofferenza scelse la via più brutale ossia apparire in un manifesto pubblicitario del celebre fotografo Oliviero Toscani, che l’aveva immortalata in un nudo davvero inquietante. Per capire l’origine della sua malattia che la portò a 26 anni a pesare solamente 29 chili, è utile la lettura della sua autobiografia “La ragazza che non voleva crescere” pubblicato da Cairo Editore. L’infanzia di Isabelle fu tormentata; anche a causa di una madre psicologicamente instabile ed un padre putativo assente tanto quanto quello reale. Isabelle Caro (nome d’arte), poteva ancora vivere se i genitori si fossero accorti in tempo del suo deperimento fisico, sottoponendola a valide cure mediche, arrivate troppo tardi. L’anoressia è una malattia subdola, che ancor prima di attaccare il corpo aggredisce la mente. Come scrive lei stessa nel libro: “bisogna smettere di esaltare la magrezza. Le foto sulle riviste sono ritoccate, sono tutte bugie che ficcano in testa alle donne. Non mostrano mai le conseguenze dell’anoressia”. Vuoto a cui Isabelle ha tentato di porre rimedio facendosi ritrarre nella sua magrezza spettrale. Ella era una donna intrappolata in un corpo mai svillupato. Dopo aver letto questo libro non mi sorprende sapere che la famiglia della Caro abbia tenuto nascosto al mondo la notizia della sua morte avvenuta addirittura il mese scorso. Da una "famiglia" comprensibilmente inadatta a ricoprire tale ruolo forse potevamo anche aspettarcelo. “Si, spero di guarire. Forse non del tutto, ma abbastanza da riuscire a festeggiare il mio 60° compleanno. La malattia non ha fatto che accentuare il mio amore per la vita, il desiderio di assaporarla fino in fondo…”. Così scriveva Isabelle nel 2009 sul finale del suo libro; ma una polmonite ha stroncato i suoi sogni di rinascita a soli 28 anni. Adesso occorrerà non vanificare la sua morte e adoperarsi per diffondere la sua storia; affinchè sia da esempio per coloro i quali sono sprofondati nell’abisso dell’anoressia e non riescono più a venirne fuori. In definitiva un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

martedì 14 dicembre 2010

“Bambini con le ali” di Gilberto Greguoldo


L’opera prima di Gilberto Greguoldo “Bambini con le ali” (Edizioni Montag) racconta la sofferenza e la morte di diversi bambini; da Alfredino Rampi (primo caso trattato dalla tv) a Tommaso Onofri. Un libro atipico per garbo e intelligenza. Proprio adesso in cui i talk show si adoperano per accaparrarsi l’ultimo scoop riguardo i recenti fatti di cronaca nera, l’autore di “Bambini con le ali” lo fa invece in punta di piedi, senza clamore. Riversando tutta la sua attenzione su chi ha lasciato questo mondo senza aver assaporato il vero senso della vita. Un libro toccante e commovente da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

martedì 7 dicembre 2010

“Trent’anni e una chiacchierata con papà” di Tiziano Ferro


“Trent’anni e una chiacchierata con papà” di Tiziano Ferro per Kowalski Editore è un diario dell’anima del giovane cantautore italiano. Un libro ricco di spunti di riflessione che mettono a nudo il pensiero di una delle realtà musicali più interessanti del decennio. Il libro in questione è una sorta di compendio alla sua opera musicale consolidatasi nei suoi quattro album. Si legge di quegli anni trascorsi all’insegna dell’affermazione personale, l’arrivo del successo, la sofferenza per la cattiveria della gente e la tribolata accettazione di sè. Una delle peculiarità del diario di Tiziano Ferro consiste proprio nella non indifferente proprietà di linguaggio utilizzata. Ogni essere umano ha il diritto alla propria felicità senza dover correre il rischio di essere etichettato con targhette limitanti per sé e la propria vita poiché “il sole esiste per tutti”. Queste pagine sono un’ ulteriore conferma della sensibilità di Ferro in quanto uomo e artista. Consigliato non solamente ai suoi fans ma a qualunque tipologia di lettore.

Cristian Porcino

mercoledì 1 dicembre 2010

“Dolph Heyliger” di Washington Irving


“Dolph Heyliger” di Washington Irving per Iacobelli Edizioni è un classico della letteratura mondiale dimenticato da troppo tempo. Le avventure di Dolph Heyliger sono avvincenti e affascinanti; forse più delle solite paccottiglie industriali propinate ai nostri ragazzi. Mi meraviglio che un romanzo d’avventura come questo non sia conosciuto nemmeno fra gli addetti ai lavori. Fra case spettrali e folletti dispettosi il lettore potrà ritrovarsi bambino e ripercorrere interiormente il lungo e tortuoso cammino che porta dall’adolescenza all’età adulta. Da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

venerdì 12 novembre 2010

“Il Buon Gesù e il cattivo Cristo” di Philip Pullman


Il romanzo di Philip Pullman “Il Buon Gesù e il cattivo Cristo” edito da Ponte alle Grazie è un suggestivo intreccio nato dalla rilettura dei vangeli apocrifi, sinottici e gnostici. La storia dei due gemelli che coesistono e che nel tempo saranno parimenti indispensabili per la nascita e la diffusione della chiesa nel mondo non è nuova; ma Pullman riesce a rinnovarla grazie all’ intelligenza e immediatezza del linguaggio utilizzato, che si accosta molto alla narrazione evangelica. Infondo trovo fin troppo esagerate le accuse negative all’opera di Pullman che non intende fornire ai credenti una via alternativa alla loro fede, ma una riflessione romanzata sulla storia più importante che il mondo conosce e rispetta da secoli. Da leggere.

Cristian Porcino

martedì 12 ottobre 2010

“Con Kubrick” di Michael Herr


“Con Kubrick” di Michael Herr per Minimum Fax è una lunga elegia nei confronti del geniale regista americano. Herr suo amico e collaboratore ci descrive uno Stanley Kubrick insolito ed inedito. L’autore del romanzo “Dispacci” non risparmia critiche all’uomo e al regista e questo conferisce al suo scritto un vero tocco di autenticità. Di notevole spessore culturale le riflessioni finali su “Eyes Wide Shut”, ultimo film di Stanley nonché capolavoro cinematografico del secolo scorso. Attraverso queste pagine rivivremo i momenti più salienti della carriera di Kubrick creatore di film come “Arancia meccanica”, “Barry Lyndon”, “Full metal Jacket” etc.,. In definitiva un libro per veri intenditori.

Cristian Porcino

giovedì 7 ottobre 2010

"Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi" di Cristian Porcino


In vendita il libro inchiesta di Cristian Porcino sulla pena di morte nel mondo per The Boopen Editore:

Dalla prefazione: «“Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” denuncia l’inutile orrore prodotto dalla pena di morte e difende il valore inalienabile della persona umana. Cristian Porcino, attraverso un attento studio e un’approfondita lettura dei documenti che trattano l’argomento sulla pena capitale, inserisce l’opera all’interno di un quadro sociale, storico e filosofico ben presentato. Il libro, con la sua carica di verità, scuote il lettore dal torpore quasi cinico in cui è precipitato a causa della spettacolarizzazione della morte offerta dai mass media» (Viviana Cosentino)


“Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” di Cristian Porcino per The Boopen Editore
Pag. 140
€ 11, 50
codice ISBN: 978-88-6581-080-4

il libro è in vendita nei seguenti siti: www.boopen.it, www.ibs.it e nelle seguenti librerie: http://www.boopen.it/info/librerie.aspx

domenica 3 ottobre 2010

“Storie Stonate. 50 leggende metropolitane sul mondo della musica” di Fabio Caironi


“Storie Stonate. 50 leggende metropolitane sul mondo della musica” di Fabio Caironi (Avverbi Edizioni) tenta di fare chiarezza sulla non indifferente marea di voci, insinuazioni e leggende nate attorno alle più importanti rockstar. Dalle morti sospette di Elvis Presley, Jim Morrison, etc., alle accuse di satanismo a personalità come Ozzy Osbourne, Led Zeppelin, Marilyn Manson. Si parla inoltre anche dei messaggi subliminali disseminati nei dischi dei Queen, Rolling Stones, Beatles, The Eagles etc. Insomma un saggio interessante, divertente e coinvolgente che gli appassionati di musica non potranno farsi scappare.

Cristian Porcino

venerdì 1 ottobre 2010

“La mente del diavolo” di Salvatore Scalisi


“La mente del diavolo” di Salvatore Scalisi (Besa Editore) narra la sconvolgente storia di un uomo tormentato dai dèmoni della propria coscienza. Il libro di Scalisi affronta un tema molto importante come quello della pedofilia. L’autore già nel suo precedente lavoro “L’uomo dei piccioni” aveva raccontato il problema dell’emarginazione sociale; anche in questo caso Scalisi si avventura nei meandri più oscuri della psiche umana per regalare al lettore un finale mozzafiato. In definitiva un romanzo coraggioso e intelligente; assolutamente consigliato.

Cristian Porcino

martedì 21 settembre 2010

“Pornosofia. Filosofia del pop porno” di Simone Regazzoni


“Pornosofia” di Simone Regazzoni per Ponte alle Grazie affronta la tematica della pornografia da una prospettiva sociologica e filosofica. Di sicuro il saggio di Regazzoni è molto interessante; anche se non c’è da meravigliarsi che i soliti perbenisti arricceranno il naso nel vedere accostate le dichiarazioni di Moana Pozzi o di Rocco Siffredi alle teorie illuminanti di Emmanuel Lévinas o Kant. Come scrive lo stesso autore: “Fortuna vuole che la filosofia, sotto i panni della pretora che talvolta si trova ad indossare, conservi una potenza erotica e una sfrontatezza – l’anaideia dei filosofi cinici- che le permetteranno di misurarsi con il porno nel modo in cui, secondo Amleto, occorre rapportarsi al fantasma: dandogli il benvenuto”. Pertanto accogliamo con intelligenza il libro di Simone Regazzoni che può essere considerato, a tutti gli effetti, una ventata d'aria fresca nello studio dei fenomeni e costumi popolari del terzo millennio.

Cristian Porcino

sabato 18 settembre 2010

"Madonna la Regina del Pop" di Cristian Porcino


Un libro voluto fortemente dall’autore che negli anni ha seguito Madonna nel suo percorso artistico. Gli ammiratori della pop star si ritroveranno a ripercorrere l’evoluzione che nel tempo ha distinto il suo look, la sua musica, i suoi ideali; ma anche chi non conosce bene l’artista, si appassionerà nell’apprendere che la Regina del Pop viaggia nel mondo musicale da più di 25 anni. Madonna è sempre alla ricerca continua di nuove emozioni, certa di non deludere mai il suo pubblico.

"Madonna la Regina del Pop" di Cristian Porcino
pag. 234, codice ISBN 978-1-4461-9560-4, €18.00

In vendita al seguente link: http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/madonna-la-regina-del-pop/12672554

oppure su: amazon.com, amazon.uk, etc

mercoledì 1 settembre 2010

“Libere!” di Paula Izquierdo


“Libere!” di Paula Izquierdo per Edizioni Cavallo di Ferro racconta la storia di 20 donne famose che hanno affermato la propria femminilità in un mondo maschilista e pieno zeppo di pregiudizi. Dalla regina Elisabetta I alla contessa Bathory, da Paolina Bonaparte a Mata Hari fino a giungere a ad attrici del calibro di Joan Crawford o a cantanti come la Piaf e Janis Joplin. Il saggio della Izquierdo è molto affascinante, scritto con una semplicità e scorrevolezza che agevolano il lettore nella comprensione della storia di queste donne, nate “comuni” e divenute nel tempo dei veri e propri miti. L’autrice inoltre svela alcuni particolari della vita intima delle donne raccontate nel presentate volume; nonché le loro disinibizioni in campo sessuale. Come scrive la Izquierdo, ciò che caratterizza le figure da lei analizzate è il sesso; in quanto: “ ha avuto un ruolo fondamentale nelle loro esistenze, e che tutte quante hanno mantenuto un atteggiamento deciso e non si sono lasciate abbattere, indipendentemente dall’epoca e dai costumi in uso quando erano in vita”. In definitiva un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

domenica 1 agosto 2010

“Giovanni Calvino…per chi non ha tempo” di Christopher Elwood



“Giovanni Calvino…per chi non ha tempo” di Christopher Elwood (Claudiana Edizioni) è un saggio breve sulla vita del riformatore ginevrino accessibile a tutti. I disegni, che arrichiscono il testo, sono stati realizzati per l’occasione da Ron Hill con l’intento di agevolare la comprensione del lavoro di Elwood. Infatti il presente libro non è altro che un viaggio divertente e appassionante all’interno del mondo religioso del padre della teologia moderna. Come afferma Christopher Elwood, - docente di storia della teologia di Louisville (Usa) -, : “Calvino era una persona molto più complessa di quanto suggeriscano le caricature più famose che di lui vengono presentate”. Grazie a questo scorrevole volume la figura di Giovanni Calvino risulterà meno enigmatica e contorta di quanto non si pensi comunemente. Un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

lunedì 12 luglio 2010

"Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi" di Cristian Porcino


In uscita il libro inchiesta di Cristian Porcino sulla pena di morte nel mondo per The Boopen Editore:

Dalla prefazione: «“Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” denuncia l’inutile orrore prodotto dalla pena di morte e difende il valore inalienabile della persona umana. Cristian Porcino, attraverso un attento studio e un’approfondita lettura dei documenti che trattano l’argomento sulla pena capitale, inserisce l’opera all’interno di un quadro sociale, storico e filosofico ben presentato. Il libro, con la sua carica di verità, scuote il lettore dal torpore quasi cinico in cui è precipitato a causa della spettacolarizzazione della morte offerta dai mass media» (Viviana Cosentino)


“Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” di Cristian Porcino per The Boopen Editore
Pag. 140
€ 11, 50

codice ISBN: 978-88-6581-080-4
In corso di stampa

venerdì 2 luglio 2010

“Burton racconta Burton” a cura di Mark Salisbury


“Burton racconta Burton” a cura di Mark Salisbury (Kowalski Editore) ripercorre l’intera carriera del geniale regista americano. Attraverso le interviste di Salisbury Burton racconta la nascita di ogni suo film; svelando ai lettori le sensazioni che lo hanno spinto a realizzare alcune celebri pellicole cinematografiche, divenute oramai in tutto il mondo dei veri e propri film di culto. Il libro contiene la prefazione di Johnny Deep, il quale grazie a Burton è riuscito ad imporsi al grande pubblico come attore talentuoso e camaleontico. L’universo fantastico e visionario di Tim Burton ha ridato spessore ad una industria cinematografica dedita sempre più agli incassi senza qualità. Come scrive Deep nell’introduzione, Tim: “ È un artista, un genio, uno spostato, un amico onesto, pazzo eccezionale, istericamente divertente, leale e anticonformista”. Un libro imperdibile sotto ogni punto di vista; arricchito dai disegni originali di Burton e da foto esclusive tratte dai backstage di vari film come “Edward mani di forbice”, “Beetlejuice”, “ Sleepy Hollow”, “Big fish”, etc. Da non perdere.

Cristian Porcino

giovedì 1 luglio 2010

“My Pirate (Il mio pirata)” di Roberta Rotondi


“My Pirate (Il mio pirata)” di Roberta Rotondi per Altromondo Edizioni è un romanzo d’avventura con delle sfumature romantiche. L’autrice si è chiaramente inspirata all’ attore Johnny Deep - a cui è dedicato il romanzo -, per dare vita al suo protagonista, il pirata Jack. La storia racconta di stupri, incesti e maltrattamenti che una giovane donna è costretta a subire e che la spingerà ad intraprendere avventure sconosciute pur di scappare da una terribile prigione familiare. Soltanto l’amore del capitano Jack potrà risanare le ferite nell’animo di Angel. In definitiva il romanzo di Roberta Rotondi potrebbe essere utilizzato dalla Disney Picture per dare vita ad un nuovo film della popolare saga “I pirati dei Caraibi”.

Cristian Porcino

lunedì 28 giugno 2010

“Il Margine dell’alba” di Mariangela Cerrino


“Il Margine dell’alba” di Mariangela Cerrino (Alacràn Editore) è un romanzo storico che affronta con accuratezza il conflitto religioso fra cattolici e valdesi avvenuto intorno il 1540 e il 1590 nel sud della Francia e in Piemonte. I personaggi descritti dalla Cerrino non sono privi di spessore umano e psicologico; ed è proprio questo a rendere "Il Margine dell'Alba" un romanzo avvincente e affascinante. Nelle sue 470 pagine colpisce in particolar modo, il risalto dato dall’autrice agli ideali che spingono gli uomini a vivere e a lottare per la loro affermazione nel mondo; pensiamo ad esempio all’amicizia, alla lealtà e la fede nei propri valori. In definitiva un romanzo da leggere sotto l’ombrellone senza annoiarsi e soprattutto imparando anche qualcosa su un periodo storico di notevole importanza.

Cristian Porcino

lunedì 21 giugno 2010

"La Chiesa è nuda" di Cristian Porcino




Il saggio in questione analizza il fenomeno dilagante della pedofilia all'interno della Chiesa cattolica. Inoltre l’autore prende in esame diversi aspetti abbastanza ambigui del cattolicesimo con diverse incursioni persino nei "segreti vaticani". Alla fine del saggio vi sono raccolte alcune testimonianze di scrittori, intellettuali e gente comune riguardo il tema: chiesa e scandalo pedofilia. “La Chiesa è nuda” di Cristian Porcino è un saggio avvincente come un romanzo, ma arricchito da molte curiosità e da numerose fonti storiche. Un documento di rara intensità

codice ISBN: 978-1-4457-8015-3
Prezzo: € 14,00

in vendita su: lulu.com, amazon, etc

martedì 15 giugno 2010

“Le figlie del libro perduto” di Katherine Howe


“Le figlie del libro perduto” di Katherine Howe per Salani Editore è un romanzo che prende in esame il fenomeno della stregoneria avvenuta a Salem nel 1682. L’autrice è una discente delle “streghe” Elisabeth Howe e Elisabeth Proctor che subirono realmente i processi nel New England. Al suo primo romanzo la Howe dimostra una particolare propensione per l’accuratezza descrittiva dei luoghi e degli oggetti che vivono all’interno del testo; questo però appesantisce il ritmo del romanzo e ne rallenta la regolare fruizione. Molto incisive le pagine scritte e ambientate a Salem durante i processi che videro coinvolta Deliverance Dane e le altre donne accusate di praticare malefici contro Dio. Scrivere di streghe e sortilegi non è una novità letteraria; però “The Physick book of Deliverance Dane” ha il pregio di non edulcorare gli eventi, e di non deformare la prospettiva storica in cui i fatti narrati si svilupparono. In definitiva “Le figlie del libro perduto” è particolarmente consigliato agli appassionati di storia e cultura americana.

Cristian Porcino

martedì 8 giugno 2010

Il Tributo di Cristian Porcino al re del pop



“Tributo a Michael Jackson” di Cristian Porcino (Edizioni Libreria Croce) si distingue in modo netto dalle altre biografie che hanno invaso le nostre librerie dalla data della morte del re del pop fino ad oggi. Senza alcuna pretesa di possedere la verità assoluta sulla vita del cantante americano, l’autore ci consegna un volume scritto con assoluta padronanza dell’argomento e con un coscienzioso rispetto nei confronti di Michael Jackson. L’umiltà e la passione che hanno spinto Cristian Porcino ad omaggiare Jackson, derivano dall’ammirazione che lo stesso autore ha da sempre professato nei confronti della più grande popstar di tutti i tempi. Fra le pagine di questo delizioso saggio si ripercorrono vari momenti della vita e dell’arte di Michael, raccontando anche del killeraggio massmediatico a cui fu sottoposto lungo tutta la sua carriera. Dopo essersi occupato con grande rigore accademico del cantautorato italiano nel suo precedente libro “I Cantautori e la filosofia da Battiato a Zero”, Porcino ci consegna un saggio-tributo all’autore di album che hanno segnato la storia della musica mondiale come “Thriller”, “Dangerous” e tanti altri. Consiglio vivamente la lettura di “Tributo a Michael Jackson” a tutti i jacksoniani d’Italia, e a coloro i quali continuano a nutrire dubbi sull’unicità dell’uomo e artista Michael Jackson.

Lorenzo Leone

martedì 1 giugno 2010

“Una casa a Brooklyn Heights” di Truman Capote


“Una casa a Brooklyn Heights” di Truman Capote (Archinto Editore) è un piccolo racconto apparso per la prima volta sulla rivista “Holiday magazine”. Capote delinea, con il solito garbo linguistico, un paesaggio che richiama alla memoria un passato storico non troppo lontano da noi. Ricordo di aver passeggiato lungo le vie di Brooklyn Heights e di esserne rimasto fortemete colpito proprio per la sua natura così diversa dai quartieri inn di Manhattan. Attraverso le pagine evocate da Truman Capote il lettore potrà viaggiare con la mente e visitare luoghi che oggi hanno smarrito quell’essenza così tipica che colpì la curiosità dello scrittore americano. In definitiva “A House on the Heihts” è da considerarsi un libro delizioso e appassionante. Come si legge nella prefazione, lo stile descrittivo di Truman Capote: “derivava in primo luogo da un grande e reale interesse per molte cose e persone e poi da un gelido distacco che metteva in pratica come chi si esercitasse al pianoforte o nelle posizioni del balletto”. Una lezione di stile orami pressochè rara. Da non perdere.

Cristian Porcino

domenica 16 maggio 2010

“Un uomo solo” di Christopher Isherwood


“A single man” di Christopher Isherwood (Adelphi ) rappresenta un piccolo capolavoro della letteratura mondiale. La costruzione dei dialoghi, il linguaggio forbito, rendono questo libro un romanzo imperdibile. Pubblicato per la prima volta nel 1964 e per anni riposto ingiustamente nel dimenticatoio, è ritornato alla ribalta grazie all’omonimo film di Tom Ford interpretato da Colin Firth e Julianne Moore. “Un uomo solo” racconta la storia di George, un professore universitario alle prese con un conformismo e una ipocrisia di facciata dell’ americano medio. Il cinismo che George sembra riservare ad ogni creatura umana, in verità non è altro che una lezione sulla natura delle cose e sulla volubilità dell' uomo. Consideriamo, ad esempio, la descrizione dei pensieri che attraversano il protagonista quando visita in ospedale Doris. In tutto il racconto il tema dell’omosessualità è trattato con assoluta intelligenza. La sessualità di un individuo, così come quella di un personaggio di fantasia, non dovrebbe essere il perno su cui costruire una storia. Infatti Isherwood non si piega a certi espedienti di bassa lega. La storia di Jim e George è narrata come qualsiasi altra relazione amorosa. Niente particolari osceni per deliziare le menti più bigotte ed esigenti. Dietro i sorrisi e le smorfie di questo professore inglese si cela il senso di impotenza, dinanzi all’assoluta certezza che l’esperienza accumulata negli anni, attraverso la vita reale e la lettura dei libri, non lo ha reso certamente più saggio ma semmai sempre più “stupido” difronte ai misteri inconcepibili della morte. La morte di ogni individuo azzera il proprio percorso su questa terra; dopo la scomparsa di Jim nulla è più lo stesso per George. Guardare indietro nel tentativo di modificare il corso delle cose è una prova inutile e dolorosa. Infatti proprio come dice il nostro protagonista all’amica Charley “il passato è finito. Cercano tutti di convincersi che non è vero, ti portano a vedere i musei. Ma questo non è il passato. E tu il passato non lo ritroverai, né in Inghilterra né altrove”. Da segnalare l’ottima traduzione di Dario Villa.

Cristian Porcino

sabato 8 maggio 2010

“Gli archivi di Dracula” di Raymond Rudorff


“Gli archivi di Dracula” di Raymond Rudorff (Gargoyle Books) è il degno prequel del “Dracula” di Bram Stoker. Il romanzo di Rudorff è intenso, avvincente e soprattutto ben scritto. La trama vede intrecciarsi le dinastie che hanno dato vita al celebre Principe delle Tenebre. Con audaci incursioni storiche e citazioni letterarie degne di nota, “Gli archivi di Dracula” si configura come uno dei più entusiasmanti romanzi che siano mai stati scritti sui vampiri. Concordo pienamente con Laura Clyrbone che ha detto di questo libro: “sembra scritto apposta per ricavarne un film di Terence Fisher”. Effettivamente gli amanti del genere ricorderanno i capolavori filmografici della Hammer Films che negli anni sessanta hanno dato vita a numerose “creature della notte”; pensiamo ad esempio al conte Dracula impersonato da Christopher Lee, o al Dr. Van Helsing interpretato da Peter Cushing, etc. Questo libro scritto nel 1971 appare per la prima volta in Italia grazie alla casa editrice Gargoyle. Ritengo doveroso segnalare l’attenta traduzione di Simone De Crescenzo. Unica pecca del libro è che dopo aver letto il “Dracula” scritto da Stoker e pubblicato nel 1897, ogni altra ricostruzione sul vampiro più famoso del mondo, sembra già sentita e non più originale. Questo però non è colpa di Rudorff, il quale si intuisce essere legato e influenzato dallo stile stokeriano; ma è da riscontrarsi nella novità letteraria che lo scrittore irlandese introdusse con l’uscita del suo romanzo. Nemmeno J. W. Polidori che aveva pubblicato già nel 1819 il “Vampiro” è riuscito nell’ardua impresa di perdurare nel tempo. Per tutti il papà di Dracula resterà sempre Stoker. In definitiva il libro di Raymond Rudorff merita assolutamente di essere letto.

Cristian Porcino

lunedì 3 maggio 2010

23° edizione del Salone Internazionale del libro di Torino


Giunto alla ventitreesima edizione, il «Salone del Libro», che si svolgerà dal 13 al 17 maggio 2010 presso il Lingotto Fiere di Torino, è la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria dove il libro è l’assoluto protagonista in mille declinazioni diverse. Per numero di espositori è la seconda fiera del libro in Europa dopo la Buchmesse di Francoforte; per numero di visitatori è stata nel 2006, 2007 e 2008 la prima, con più di 300.000 partecipanti. Negli anni la Fiera del libro ha ampliato il panorama delle proprie iniziative, infatti, dal 1996 viene scelto per ogni edizione un tema conduttore per conferenze, convegni e pubblicazioni. La «memoria» è il tema portante di questa edizione; una memoria che saprà svelare le sue infinite rappresentazioni attraverso gli incontri con l’autore, le mostre e la passione per la lettura che coinvolgerà i visitatori a cui saranno offerti una quantità sterminata di contenuti, davvero per ogni gusto! A partire dai ragazzi e giovani a cui ancora una volta è dedicato il “Bookstock Village”, un interno padiglione in cui il mondo della lettura e della letteratura dall’età prescolare all’università sarà esaminata in tantissimi modi diversi. Le iniziative del “Bookstock Village”, dedicato ai ragazzi fino ai 13 anni propongono un percorso chiamato Memorie maestre, che celebra maestri dell’illustrazione e della letteratura per bambini quali Leo Lionni, Lele Luzzati, Bruno Munari e Gianni Rodari, e classici della letteratura per ragazzi come ‘Pinocchio’ di cui ci parlerà Silvano Agosti. Il piano degli incontri prevede ospiti amati dal grande pubblico e anche dai ragazzi, scrittori e volti televisivi che accompagneranno i ragazzi in molti percorsi alla scoperta delle mille declinazioni del tema della memoria. Ancora, tra gli altri, il ciclo la Memoria dei numeri prevede il “ricordo” del furto della scritta all’ingresso del lager di Auschwitz, “Arbeit macht frei”, le atmosfere della Rivoluzione Francese fino ad arrivare ai giorni nostri con un incontro dedicato alla memoria del terremoto de L’Aquila. Il paese ospite quest’anno sarà l’India, terra che ci riporta alla memoria ambientazioni fantastiche di romanzi e resoconti di viaggio; terra raccontata anche attraverso laboratori e incontri di narrazione nei suoi aspetti magici e in quelli avventurosi: dalle fiabe, alle giungle salgariane fino alla reinterpretazione delle storie indiane di Rudyard Kipling. Inoltre, grandi nomi sono attesi al Salone Internazionale del Libro di Torino come Alessandro Baricco, Pupi Avati, Dario Argento, Carlo Lucarelli, Maurizio Costanzo, Paolo Bonolis, Linus, Renzo Arbore e tanti altri… che condivideranno con il pubblico musica, ricordi o frammenti dei loro libri.
È possibile consultare il programma completo su www.salonelibro.it
Articolo di: Viviana Cosentino

domenica 2 maggio 2010

“La Bibbia dei villani” di Dario Fo


“La Bibbia dei villani” di Dario Fo (Guanda Editore) è sicuramente una ventata d’aria fresca nel panorama letterario italiano. Il premio nobel Dario Fo e Franca Rame hanno raccolto in un unico volume diverse tradizioni sia orali che scritte sparse in ogni regione d’Italia. La Bibbia dei villani è il testo dei contadini, del popolo rurale che nei secoli ha trovato una chiave d’accesso alle sacre scritture e alle vicende religiose, rileggendole in modo ironico, ma non pensando mai “di ridurre Dio a livello dell’uomo, nemmeno se quell’uomo è un imperatore, o di elevarsi all’altezza del Dio. Per loro Dio è immenso, vaga infinitamente grande, sdraiato sui mari e sulle montagne, rotola nelle nubi, vi si affaccia ogni tanto a controllare la sua creazione”. Il Dio di questi racconti è un po’ antropomorfizzato, così come erano ritratti gli antichi dei della mitologia greca. Sia il creatore che Gesù e la Madonna hanno reazioni del tutto umane alle vicende terrene. Attraverso il lavoro certosino di Fo, riusciamo ad entrare in contatto con delle storie che nella loro ingenuità risultano molto attuali; soprattutto nell’evidenziare i malesseri e i disagi che dall’inizio del mondo affliggono noi comuni mortali. Un fulgido esempio è il racconto “I Cappelli e i Berretti”; in cui si palesa la netta contrapposizione dei potenti e dei poveri in lotta per la sopravvivenza in una società che agevola i primi, e affossa i secondi. Un capolavoro letterario quello di Dario Fo, che è impreziosito dai 68 disegni realizzati dello stesso autore, e che rappresentano alcune delle scene narrate all’interno del testo. Per chi ha amato “Mistero Buffo” non potrà lasciarsi sfuggire “La Bibbia dei villani”.

Cristian Porcino

sabato 1 maggio 2010

“Ipazia” di Adriano Petta e Antonio Colavito


“Ipazia” di Adriano Petta e Antonio Colavito (La Lepre Edizioni) è un romanzo storico di notevole spessore culturale. Grazie alle ricostruzioni dei due autori rivive l’acume e la tenacia di Ipazia, filosofa e scienziata del IV secolo dopo Cristo. Socrate Scolastico affermò che lei era ad Alessandria d’Egitto l’interprete di spicco del neoplatonismo di Plotino. A causa della sua innata voglia di sapere e grazie alle sue scoperte scientifiche fu barbaramente uccisa da un gruppo di fondamentalisti cattolici sotto la benedizione del vescovo Cirillo. Quest’ultimo verrà fatto santo nonchè dottore e padre della Chiesa. Di Ipazia si conosce poco anche perché ci sono pervenuti brevi frammenti delle sue entusiasmanti ricerche. Chiaramente la Chiesa cattolica doveva mettere a tacere la voce della libertà che andava insegnando agli angoli delle strade di dubitare non del dio dei cristiani, ma di coloro che volevano essere i suoi ambasciatori terreni come i papi, vescovi, etc., ciarlatani che aspiravano solamente al potere. Ipazia nel 415 venne letteralmente smembrata, squartata e le parti del suo corpo furono bruciate nel Cinerone. Questo a testimonianza che Ipazia aveva sfidato il potere non solo in quanto scienziata ma soprattutto in quanto donna. Ad impreziosire il volume vi è persino la prefazione dell’astrofisca Margherita Hack che mette proprio in guardia dai nuovi fanatismi religiosi che cercano di arrestare il progresso scientifico. In definitiva, un romanzo che i nostri figli dovrebbero leggere piuttosto che quel ciarpame che adombra le loro coscienze e i loro spiriti critici e ricopre così immeritatamente le maggiori posizioni di vendita nel nostro paese. Da leggere assoluatmente.

Cristian Porcino

mercoledì 28 aprile 2010

“Spam Story” di Vittorio Pavoncello


“Spam Story” di Vittorio Pavoncello per Edizioni Progetto Cultura è un noir psicologico molto intrigante. Pavoncello costruisce la storia atraverso delle e-mail pervenutegli nel suo pc da qualche misterioso mittente. Attraverso questo espediente letterario apprendiamo della vita di Claro Sanchi un danzatore che dopo aver subito un incidente sarà costretto a fare i conti non solo con il proprio passato ma soprattutto con il proprio futuro. In un rapido susseguirsi di colpi di scena che strizzano l’occhio all’esoterismo e alle scienze occulte, Pavoncello riesce a dare forma ad un libro davvero originale. All’interno di “Spam story” troviamo continui richiami alla filosofia e alla letteatura; ed è proprio questo che lo rende così coinvolgente nonché un thriller mediamente colto. Sicuramente l’ultimo libro di Vittorio Pavoncello è consigliato ad un pubblico curioso ed interessato alla lettura di un noir atipico ma avvincente. Infine “Spam story” incarna il pensiero formulato dal celebre filosofo Cartesio; il quale sosteneva che : “Cogito ergo sum”. Sarà compito dei lettori decodificarne il senso.

Cristian Porcino

mercoledì 14 aprile 2010

"Stanotte ho sognato Michael Jackson che mi ha preso per mano" di Elena Ricci


Un gruppo eterogeneo di amici, accomunati da un’unica passione per la persona e la musica di un grande eroe positivo del nostro tempo, che non hanno minimamente creduto alla marea di calunnie che sono state riversate su quell’uomo timido, fragile e indifeso da una pletora di odiatori professionali; persone che hanno sviluppato un solo sentimento e lo hanno portato alle più alte vette concepibili. Questo sentimento è l’invidia. Invidia verso un povero ragazzino di colore che con la sua arte eccelsa è riuscito a diventare la massima espressione della musica Pop.
Queste persone, fortemente colpite dal lutto per la sua prematura
scomparsa, in sua memoria e per seguire le sue orme, se non nella musica, almeno nelle sue opere di bene, hanno deciso in brevissimo tempo di portare un piccolo mattoncino ognuno per la costruzione di quest’opera, il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza. Un’opera semplice, scritta nel linguaggio parlato di tutti i giorni, ma toccante per i sentimenti che esprime. Per questo tutti noi ci sentiamo di affermare: “Grazie Michael Jackson, hai sicuramente lasciato un grande solco nei nostri cuori; la tua eredità non andrà perduta!”
Si ringrazia lo scrittore Cristian Porcino per la sua grande disponibilità nella stesura della prefazione a questo volume, omaggio alla memoria di una grande Star della musica e di un grande Uomo.

"Stanotte ho sognato Michael Jackson che mi ha preso per mano" di Elena Ricci per MJM Editore
codice Isbn: 978-88-96696-35-4


http://www.mjmeditore.com/index.php

mercoledì 7 aprile 2010

“Dietro il simbolo perduto” di Tim Collins


“Dietro il simbolo perduto” di Tim Collins (Edizioni L’Età dell’Acquario) è una guida all’interno dei misteri e dei rimandi storici disseminati nell’ultimo romanzo di Dan Brown. Il volume di Collins può essere consultato indipendentemente dalla lettura del best seller di Brown, poiché è una sorta di dizionario in grado di soddisfare gran parte dei quesiti sulle società segrete, la massoneria, la noetica, i presidenti americani, etc. Come scrive l’autore nell’introduzione al testo: “Insomma, Il simbolo perduto è il libro di Dan Brown che più di ogni altro richiede una guida esplicativa. In questa, una serie di voci in ordine alfabetico illustra le idee e i personaggi che fanno da sfondo al romanzo (…) La guida è solo un’introduzione alla complessa rete di fatti e di teorie all’origine di un mondo narrativo che sono tentato di chiamare «Browniverso».”
Per chi desidera addentrarsi in un questo “browniverso” può farlo benissimo incominciando dalla lettura del presente libro. Il Prof. Robert Langdon, noto studioso di simbologia religiosa, vi aspetta per spiegarvi cosa si cela dietro l’apparenza di determinate verità storiche.

Cristian Porcino

giovedì 1 aprile 2010

“Una vita londinese” di Henry James


“Una vita londinese” di Henry James per Iacobelli Edizioni ci riporta alla fine dell’ottocento, in cui divorziare significava gettare nello scandalo una intera famiglia. Queste pagine risaltano immediatamente la cifra stilistica che contraddistingue i romanzi di Henry James. Nel romanzo in questione ritroviamo infatti la vivida descrizione dei personaggi e degli scenari che ruotano intorno a questa short story. Lo scavo psicologico e il tormentato spirito della protagonista Laura Wing affascina e in un certo qual modo divide il lettore del terzo millennio, abituato a ben altri misfatti per comprendere fino in fondo come in una società passata, tradire il marito significava per una donna, la perdita immediata della propria reputazione. Il presente romanzo ha il pregio di testimoniare l’usanza molto nota fra gli intellettuali americani dell’epoca, di visitare il vecchio continente in cerca di nuovi spunti creativi. Sicuramente A London life (1888) non è il capolavoro di James, ma è senza alcun dubbio un romanzo ricco di qualità storiche e sociologiche utili per ricostruire il costume e la cultura dominante in una Inghilterra in epoca vittoriana. Henry James uno dei più importanti scrittori americani è riuscito nel suo tentativo di dipingere con vivide descrizioni un momento storico che peraltro non è poi così lontano da noi. In definitiva chi ha amato Ritratto di signora e Washington Square apprezzerà questa storia così delicata e al contempo critica verso la morale perbenista dell’uomo occidentale.

Cristian Porcino

sabato 6 marzo 2010

“La filosofia di Twilight” a cura di Rebecca Housel e Jeremy Wisnewski


Un vampiro è una persona? perché Carlie è così compassionevole verso il genere umano? Bella Swan può essere considerata una vera femminista, mentre Edward un perfetto eroe byroniano? I vampiri possono credere in un Dio? Queste sono soltanto alcune domande a cui tenta di dare risposta il libro:“La filosofia di Twilight. I vampiri e la ricerca dell’immortalità” a cura di Rebecca Housel e Jeremy Wisnewski per Fazi Editore. Il volume in questione raccoglie diversi saggi che tentano di analizzare filosoficamente la saga letteraria ideata dalla scrittrice Stephanie Meyers. L’intento degli autori e curatori dell’opera è proprio quello di spronare gli adolescenti a riscoprire, tramite i loro romanzi preferiti, filosofi del passato come Platone, Schopenhauer, Nietzsche, etc. In questo caso come diceva Machiavelli “il fine giustifica i mezzi”. Molte riflessioni dei filosofi che hanno partecipato alla stesura del presente volume, sollevano diversi quesiti molto spesso trascurati. Ad esempio cosa spinge certe giovani adolescenti a desiderare per la propria vita un essere che non sia umano ma un vampiro, e di conseguenza mostrare un disprezzo intrinseco verso la propria essenza? Spesso i giovanissimi non riescono ad assimilare il concetto fondamentale che Edward Cullen è affascinante ed attraente in quanto protagonista di una storia inventata. Il mondo della finzione non deve mai sovrapporsi a quello reale. Sarebbe davvero carino se i professori leggessero insieme ai loro allievi questo libro per discutere dei tanti quesiti morali, filosofici contenuti in “Twilight”. In definitiva un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

lunedì 1 marzo 2010

“L’uomo dei piccioni” di Salvatore Scalisi


Il romanzo “L’uomo dei piccioni” di Salvatore Scalisi per Prospettiva Editrice racconta il mondo dei clochard sparsi in giro per il mondo. La scrittura di Scalisi è semplice, immediata e soprattutto emozionante. Il romanzo in questione si pone l’obiettivo di restituire dignità ai cosiddetti barboni che non sono delle ombre senza storia e senza ideali, ma degli individui che hanno attraversato diversi disagi e situazioni a dir poco toccanti. Il testo sembra quasi rispettare i canoni di una sceneggiatura cinematografica. Lungo le sue pagine l’autore descrive gli eventi e i personaggi in maniera tale da stimolare l’immaginazione visiva del lettore. Gli emarginati, ovvero coloro che sono rifiutati dalla società perché ci obbligano ad intraprendere una riflessione filosofica ed etica ben precisa, dominano le pagine di questo libro. Ma Scalisi racconta persino dei rigurgiti di violenza che si riversano nei confronti di queste persone; e delle tante ostilità che si annidano in determinati soggetti apparentemente insospettabili.



Cristian Porcino

giovedì 18 febbraio 2010

“Il libro dei filosofi morti” di Simon Critchley


“Il libro dei filosofi morti” di Simon Critchley edito da Garzanti racconta il pensiero e la vita di 190 filosofi attraverso la ricostruzione delle loro morti. Il libro scritto con un intento divulgativo risulta molto originale nella tematica affrontata e soprattutto può essere consultato come un atipico dizionario filosofico. Lo stesso autore scrive nell’introduzione che: “il mio obiettivo in questo libro è mostrare che ci si può accostare alla storia della filosofia come a una storia dei filosofi che procede attraverso esempi memorabili, spesso nobili e virtuosi, altre volte bassi e comici. Come si vedrà, la maniera di morire dei filosofi li rende umani e rivela che, nonostante l’elevatezza del loro intelletto, anch’essi devono fare i conti come tutti noi con quello che la vita ha dato loro in sorte”.
Grazie all’opera di Critchley il lettore scoprirà ad esempio, che il filosofo Pitagora pur di non attraversare un campo di fave morì sgozzato; oppure l’enigmatico Eraclito sbranato dai suoi stessi cani, o l’aneddoto legato al cadavere imbalsamato del filosofo Bentham esposto all’università di Londra che partecipa ancora oggi, ad ogni consiglio di facoltà e molto altro ancora.
In definitiva un libro decisamente interessante, mai banale e persino divertente.
Da leggere assolutamente.


Cristian Porcino

sabato 6 febbraio 2010

“L’omosessualità nella Bibbia e nell’antico Vicino Oriente” di T. Römer e L. Bonjour


“L’omosessualità nella Bibbia e nell’antico Vicino Oriente” di Thomas Römer e Loyse Bonjour (Claudiana Edizioni) analizza l’origine dell’ostilità nei confronti degli omosessuali da parte di ebrei e cristiani. Il testo sapientemente scritto dai due autori ci aiuta a comprendere che una lettura errata della Bibbia può dar vita ad una sequela di “mostri” totalmente inesistenti ma sempre più pericolosi, perché mirano a ghettizzare o a distruggere delle vite umane. Non si può isolare un testo o un passo biblico dal contesto storico in cui fu concepito e scritto. “La Mesopotamia è stata, durante i tre millenni che precedono l’inizio dell’era cristiana, un centro intellettuale e culturale che ha influenzato tutti i popoli dell’antico Vicino Oriente fino all’Egitto. I regni di Israele e di Giuda non si sono sviluppati in un ambiente vergine; erano costantemente influenzati dai grandi imperi della Mesopotamia da un lato e dall’Egitto dall’altro”.
Le favole bibliche non possono essere prese alla lettera, poiché l’etica adoperata e descritta nei testi sacri è radicalmente cambiata nel tempo. Basti pensare alla posizione della donna che era totalmente ignorata, oppure alla schiavitù in qualche modo tollerata. Distorcere determinati passi per piegarli ai nostri ciechi fanatismi religiosi snatura l’essenza stessa della Bibbia; nata non per dettare un nuovo codice etico fra gli uomini, ma per narrare dell’amore di Dio verso le sue creature. Infatti non esistono parole di Gesù che condannano gli omosessuali; ciò che si ha è solamente frutto di elaborazioni e fobie che partono da Paolo di Tarso e arrivano malignamente fin dentro i palazzi vaticani. È impossibile immaginare un Dio che si incarna e che decide di attraversare la morte per essere vicino agli uomini; disposto poi ad operare distinzioni in base ai criteri meschini e deleteri insiti negli esseri umani. Dio è amore; senza distinzioni di sesso, razza, religione. In definitiva il testo di Römer e Bonjour merita di essere letto, in quanto ricco di informazioni e di accurate ricerche lungo secoli di storia.


Cristian Porcino

lunedì 1 febbraio 2010

“Il mistero del 2012. Cataclismi e sconvolgimenti naturali o l’alba di una nuova umanità?”


“Il mistero del 2012” per Edizioni Il Punto d’Incontro è sicuramente il saggio più importante ed interessante scritto sull’argomento. Il libro in questione racchiude ventisei contributi di diversi esperti che hanno studiato dettagliatamente le profezie Maya e la fatidica data del 21 dicembre 2012. Non tutti gli esperti interpellati sono catastrofisti, anzi la stragrande maggioranza è orientata verso il sorgere di una nuova era, che metterà alla prova il genere umano. L’argomento è affrontato con molta competenza, soprattutto quando alcuni autori suggeriscono diverse chiavi di svolta per riappropriarci del nostro destino e riuscire ad affrontare una data che oramai è diventata familiare in ogni angolo del pianeta. Pensiamo ai contributi di: Russell, Jenkins, Argűelles, Peterson, Houston, e molti altri. Come si legge nella prefazione scritta da Tami Simon: “ Il mio consiglio è quello di intraprendere il viaggio in queste pagine con un senso di curiosità. Personalmente ho scoperto che i materiali che riguardano questa data possono contribuire ad ampliare la mente (…) Aprirsi alle possibilità del 2012 significa aprirsi al mistero e ai poteri del cosmo al di là dell’umano. Sono convinto che questi poteri possano ispirarci e guidare le nostre azioni”. Sta a noi accettare o meno di subire passivamente una profezia che qualora sia realmente fondata, vuole metterci solamente in guardia da noi stessi, incoraggiandoci a proseguire lungo un cammino in cui tutti potremo essere in sintonia l’uno con l’altro. Ciascuno di noi è in stretta correlazione con la natura; colpendo lei uccidiamo anche noi. Non ci aspetta solamente un cambiamento interiore ma soprattutto una trasformazione ambientale dovuta al nostro cieco e bieco egoismo. Come dice lo scrittore Paulo Coelho: “ Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te”.
In definitiva un libro da leggere assolutamente.


Cristian Porcino

martedì 26 gennaio 2010

Auschwitz, il dolore del ricordo!


“Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi) mi accoglie all’ingresso del campo della morte comunemente noto come Auschwitz. Arrivato a Oswiecim, (Polonia) ero davvero deciso a vedere con i miei occhi l’orrore che uomini come me crearono. Appena varcata la soglia di quel portone, sentii la morte capeggiare su quel terreno dove l’odio pose il fiore, e dove l’uomo che non conobbe amore rimase a piangere il suo dolore. Più mi dirigevo a vedere i vari reparti del campo e più mi accorgevo di come il tempo non avesse mitigato e lenito ferite e sofferenze ad ogni essere umano. Insieme a me, un gruppo di ebrei che appena entrati invocarono un grazie ad Adonai per averli fatti scampare dall’inferno. Nei vari reparti, o meglio blocchi, vi sono testimonianze di quanto accadde: capelli tosati senza alcun pudore e rispetto ai detenuti, denti e protesi anatomiche gettate e accatastate dietro vetri, che separano l’oggi dal passato. Vecchie valigie con i nomi dei proprietari segnati col gessetto; bagagli che non vennero mai recapitati ai mittenti ma che furono prontamente svaligiati. E ancora foto e filmati che venivano proiettati in tutte le lingue per favorire la comprensione e la storia del luogo che ci ospitava .Ma non potrò mai dimenticare i forni crematori, che vidi soltanto dopo aver percorso un lungo e tetro corridoio, e dopo aver riflettuto momento per momento che non erano potute accadere veramente certe cose, non potevano essere esistiti individui simili a me capaci di uccidere senza pietà. Ho pensato in quel momento ai bambini che con gioia di false promesse avevano creduto di andare a fare una doccia e pochi istanti dopo sarebbero passati da un forno mezzi storditi e definitivamente uccisi. Qualche anno fa ebbi l’onore di conoscere Elisa Springer già autrice di un bellissimo libro intitolato”Il silenzio dei vivi” (attualmente in libreria con il seguito “L’eco dei vivi”). La Springer era una sopravvissuta del campo di concentramento di Auschwitz. Ci raccontò che quando arrivò la prima volta ad Auschwitz, era notte fonda e in lontananza, vide uscire dai camini un gran fumo. Tutti i detenuti pensavano che i tedeschi stessero bruciando vestiti vecchi e sporchi, ma mai nessuno di loro avrebbe potuto immaginare che quanto fumava da quei camini era ciò che rimaneva dei corpi di uomini, donne e bambini, che con un macabro rituale, facevano posto ai nuovi arrivati. La mattina dopo aver dormito nel fango insieme a molte persone fu chiamata per sottoporsi alla visita medica. Elisa che durante il tragitto aveva stretto amicizia con una tenera famigliola, assistette ad una scena che soltanto dopo avrebbe realmente compreso. Il medico schierò la famiglia in un gruppo e la Springer nell’altro. La Springer protestò e il dottore rispose: “Resta lì dove sei, domani mi ringrazierai”. Quella famiglia la mattina seguente non fece mai più ritorno al campo, né il dì successivo, né l’altro ancora, perché venne bruciata con tempestività nei forni crematori. A distanza di anni, Auschwitz è ancora lì, testimone assoluto che tutto accadde, tutto avvenne e tutto potrebbe un dì riaccadere; se l’uomo non dimenticasse e rimuovesse il passato, con grande e assurda facilità. E un uomo senza memoria, è un uomo morto. Anche se è passato qualche anno della mia visita ai campi di concentramento tedeschi e polacchi, non riesco a nascondere che la pace e la speranza sono dei beni preziosi, che soltanto dopo averli persi, rimpiangi davvero!
“Su tre cose si regge il mondo, sulla giustizia, sulla verità e sulla pace” Rabban Shimon Ben Gamliel


Cristian Porcino



Pubblicato sul mensile Giornale dell’ Etna (gennaio 2004)

domenica 10 gennaio 2010

“Sono stato un numero” di Roberto Riccardi


“Sono stato un numero” di Roberto Riccardi per Giuntina Edizioni raccoglie la testimonianza di Alberto Sed sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, simbolo truce della Shoah. Concepire ed immaginare l’inferno e lo sterminio del popolo ebraico è praticamente impossibile. Soltanto chi ha vissuto sulla propria pelle quei dolori e quelle ferite può veramente comprendere l’orrore devastante di un abominio di tale proporzioni. Riccardi riesce a mettere per iscritto le parole raccontate da Sed utilizzando un registro narrativo incalzante e commovente. Quando vedo in giro persone che si dichiarano ammiratori di un semplice personaggio tv, mi chiedo perché Alberto Sed non sia diventato lui un esempio per gli altri. Ha conosciuto la morte, la cattiveria, la malvagità più sprezzante che può colpire l’essere umano; ha visto sterminare la sua famiglia, i suoi amici, eppure non ha mai avuto parole di odio verso nessuno; perché ad Auschwitz ha imparato ad andare oltre, a sopravvivere perfino all’odio e alla sofferenza. È riuscito a risollevarsi da quella esperienza grazie all’amore di sua moglie Renata e grazie all’incontro con diverse persone che hanno squarciato quella coltre di indifferenza e di disumanità conosciuta a Birkenau, riportandolo nuovamente alla vita. Le torture e le sofferenze che Sed ha subito rivivono fra le pagine scritte da Riccardi riuscendo a toccare le corde più nascoste dell’animo umano. L’autore ha saputo trasferire le sensazioni e gli eventi vissuti da Sed in un libro davvero ricco di significati. Chiunque dovrebbe leggerlo per non dimenticare mai che quanto accaduto ad Alberto Sed non fu semplicemente un caso, ma frutto di un progetto criminoso partorito da menti umane, simili in tutto e per tutto a noi. Ogni forma di razzismo a cui il nostro paese assiste inerme, dovrebbe farci capire che se non cesserà immediatamente potrebbe dare vita a nuovi olocausti e a nuove forme di sterminio.
Che la testimonianza di Sed sia da esempio per tutti; grandi e piccini, politici ed esponenti religiosi. Mi sento in dovere di ringraziare Alberto Sed per averci consegnato i suoi più intimi ricordi; sono davvero fiero di essere un italiano come lui. Grazie di esistere Alberto.


Cristian Porcino

sabato 2 gennaio 2010

“Pio XII santo?” di Roberto Schena


“Pio XII santo?” di Roberto Schena per Edizioni Libreria Croce è un saggio storico molto importante che prende in esame il pontificato di uno dei papi più discussi del secolo scorso, quello di Eugenio Pacelli meglio noto come Pio XII (1939- 1958).
È notizia dello scorso dicembre che l’attuale pontefice Benedetto XVI dopo molti rinvii, abbia approvato la procedura di beatificazione di Pio XII; questa possibilità già nel 2009 aveva profondamente offeso il popolo ebraico che sentiva venir meno i presupposti, per continuare il dialogo ecumenico intrapreso con la chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II.
Il libro in questione senza alcuna deformazione ideologica di parte, analizza i documenti e il contesto storico in cui si è mossa la Santa Sede durante l’imperversare del nazismo e fascismo. Alla luce dei fatti il silenzio diplomatico di Pio XII non ha in alcun modo arrestato o diminuito la deportazione e lo sterminio programmato del popolo ebraico né arginato la follia criminale dei nazisti. Elevare agli onori degli altari papa Pacelli significa, in qualche modo, cercare di chiudere un capitolo di storia che il Vaticano ritiene scomodo. Fare santo Pio XII e dichiarare al mondo le proprie “virtù eroiche”, vuol dire porre fine una volta per tutte alle accuse di connivenza col regime hitleriano; mettendolo quindi al riparo da futuri processi storiografici. Eppure gli archivi vaticani rimangono ancora chiusi, e questo alimenta grossi sospetti sull’effettiva inettitudine di Pacelli in favore del popolo ebraico. Sta di fatto che la sala stampa vaticana ha diffuso una nota chiarificatrice che dice: “Beatificando un suo figlio, la Chiesa non celebra particolari opzioni storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all'imitazione e alla venerazione per le sue virtù a lode della grazia divina che in esse risplende […] rimane quindi aperta anche in futuro la ricerca e la valutazione degli storici nel loro campo specifico sulla sua figura”..
Ciò non dovrebbe stupire più di tanto, poiché l’inquisitore che mandò sul rogo il filosofo Giordano Bruno, tale cardinale Roberto Bellarmino, venne fatto santo e dottore della chiesa proprio dal predecessore di Pacelli Pio XI nel 1930.
Chi adotta la strategia del silenzio davanti a dei crimini diventa suo malgrado complice; difatti la storia ci ha dimostrato che non fu una scelta condivisa nemmeno dai suoi successori, che si adoperarono per scongiurare guerre e catastrofi, pensiamo infatti all’operato di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Eppure come scrive Schena nel libro: “Pio XII scelse la via della contrapposizione frontale al comunismo. Una strada difficile da percorrere, alla lunga rivelatasi vincente. Un’intuizione totalmente mancata nei confronti del nazismo”. Liquidare libri come questo indicandoli come frutto di spirito anticattolico e anticristiano è davvero assurdo nonché ridicolo; poiché il giornalista valuta i fatti e non le congetture che scaturiscono da antipatie religiose.
In definitiva un libro da leggere assolutamente.

Cristian Porcino

venerdì 1 gennaio 2010

“Persone” di Fabrizio Dentice


“Persone” di Fabrizio Dentice per Archinto Editore raccoglie una vasta carrellata di ritratti di personaggi famosi come: San Benedetto, Leonardo Da Vinci, Winckelmann, Giuseppe Verdi, Monet, San Filippo Neri e molti altri ancora. Ogni figura è raccontata con competenza storica e soprattutto e analizzata da un punto di vista biografico. Quando si andava a scuola si studiavano i letterati, musicisti e artisti quasi come monumenti della cultura senza pensare per un solo momento alle loro vite e alle loro passioni e debolezze. Infatti il libro di Dentice pone rimedio a questa errata concezione e metodologia di studio. Attraverso la lettura di questo volume si scopriranno aspetti davvero sconosciuti di persone, che spesso sono state considerate con troppa enfasi da studiosi poco avvezzi a guardare oltre l’opera creata e al mito costruitosi attorno. Questo appare molto interessante se applicato persino a figure appartenenti all’ambito religioso come santi, papi, etc. Ciò che non si può dimenticare è che tutti furono esseri umani ancor prima di ricoprire un ruolo importante nella storia. L’opera di Fabrizio Dentice svela con un garbo d’altri tempi aneddoti e curiosità sulla vita di alcune delle più importanti menti della cultura mondiale. Come sostiene Lea Vergine nella prefazione al testo, questo libro assolve perfino una funzione educativa per studenti di ogni età. I ritratti messi a punto dall’autore sono infatti: “mai appesantiti da una didattica pedante, speziati invece dalla grazia di uno scrittore sapiente nella sua svagata eleganza”. In definitiva un libro da leggere assolutamente.


Cristian Porcino